Atomica Bionda, la recensione

C’è una generazione di giovani registi che sta rifondando il cinema action cominciando dalle sue basi: la gestione dell’azione. Matthew Vaugh, Edgar Wright, Gareth Evans, Chad Staheski e David Leitch, solo per fare alcuni nomi, sono i nuovi Walter Hill e George Miller, cresciuti a pane e coreografie forsennate, capaci di infondere una particolare personalità a opere che, sulla carta, non avrebbero un appeal troppo forte proprio perché è l’azione a fare la differenza. Ed è grazie a questi “eroi” e a una serie di film dal grande impatto spettacolare prodotti in questi ultimissimi anni che possiamo tranquillamente affermare che il cinema action (soprattutto americano) sta incontrando una nuova età d’oro.

A confermare questa tesi arriva Atomica Bionda, il forsennato e ultra-cool spy movie tratto dalla graphic novel di Antony Johnston e Sam Hart The Coldest City (2012). Non è un caso, infatti, che al timone di Atomica Bionda ci sia proprio il su citato David Leitch, ex stuntman e co-regista di John Wick, uno dei più quotati action-director dell’attuale panorama cinematografico.

Atomica Bionda, così come l’opera da cui è tratto, è una sorta di zibaldone della spy-story, con una narrazione così pregna di eventi, personaggi e colpi di scena da riuscire con facilità a far perdere le fila della storia. In fin dei conti l’idea di Antony Johnston era omaggiare le grandi storie di spionaggio alla Ian Fleming facendone protagonista una 007 in gonnella, con tutte le paradossali varianti del caso, e il film che ne è risultato riesce a catturare proprio questa caratteristica giocando però con il senso dell’eccesso.

All’indomani dell’abbattimento del muro di Berlino, l’agente dell’MI6 Lorraine Broughton viene inviata nella capitale tedesca per fare chiarezza sulla misteriosa morte di un collega. Dietro il decesso sembra esserci una fantomatica “lista” agognata da una rete criminale che punta all’acquisizione di un’arma di distruzione di massa e per venire a capo della vicenda Lorraine è mandata a collaborare con David Percival, agente MI6 sotto copertura a Berlino.

La trama di Atomica Bionda è intricatissima e l’incastro di identità, alleanze e tradimenti raggiunge picchi di voluta astrusità che rendono arduo per lo spettatore riuscire a stare dietro a un ordine e una chiarezza sugli eventi che possa far tornare a posto ogni filo della matassa. Ma la completa limpidità narrativa non è certamente il fattore primario del film di David Leitch, che invece punta tutto su un mix davvero esplosivo di azione, musica e personaggi carismatici.

A far da leone – anzi leonessa – in un cast davvero corposo è Charlize Theron, che da corpo (e che corpo, ragazzi… passatemelo!) alla protagonista Lorraine Broughton, una action-woman tanto bella quanto letale che potremmo tranquillamente definire l’ago della bilancia nella riuscita di questa operazione. La Theron, che dopo Mad Max: Fury Road e Fast & Furious 8 possiamo definire tranquillamente una delle maggiori esponenti del cinema action americano, è davvero l’attrice capace di fare la differenza, una scelta azzeccatissima a cui possiamo imputare buona parte della riuscita del film. Fisico statuario, sguardo da dura, un corpo sexy anche quando è tumefatto e sanguinante, insomma una Bionda Atomica perfetta!

Il lavoro di casting eccellente riguarda però anche i comprimari, da Sofia Boutella – recentemente vista imbragata nelle bende dalla Mummia al fianco di Tom Cruise – che ha una scena hot con la Theron da antologia, a James McAvoy, nei panni del contatto MI6 a Berlino, gigione come non mai e pienamente padrone di un personaggio forse poco originale ma davvero divertente. John Goodman, Toby Jones e Eddie Marsan aggiungono professionalità da veterani immancabile in una produzione di questo tipo.

Si diceva delle musiche… Atomica Bionda ha una tracklist da fare invidia alle migliori compilation rock di tutti i tempi, un tappeto sonoro continuo con i maggiori successi rock degli anni ’80, dai The Clash ai Depeche Mode, passando per i Queen, David Bowie, George Michael, The Cure e tanti altri, un sound potentissimo pronto a sottolineare le spericolate sequenze action del film. A tal proposito, in Atomica Bionda assistiamo a scene d’azione di una complessità e spettacolarità impressionante, come accade nel lunghissimo pianosequenza che inizia con l’irruzione in una palazzina, continua in strada e termina, con un incidente automobilistico, dentro il fiume. Azione esagerata si, ma sempre dannatamente realistica.

Ma in Atomica Bionda c’è anche una ricostruzione storica certosina che gioca con la situazione politica altamente instabile dell’epoca, fatta di giochi di potere che oggi fanno quasi sorridere vista l’incredibile attualità che rispecchiano. Una Berlino plumbea illuminata con colori glaciali dal particolare fascino che ben si integra con il clima da Guerra Fredda che il film abbraccia.

Insomma, non importa se alla fine del film ci saranno più dubbi che al principio sull’arzigogolata trama, la cosa fondamentale è che vi sarete goduti uno dei migliori film d’azione dell’anno.

Atomica Bionda sarà nei cinema dal 17 agosto distribuito da Universal Pictures e in anteprima in alcune località selezionate il 5 e il 15 agosto.

Roberto Giacomelli

PRO

CONTRO

  • Charlize Theron… stupenda e perfettamente in parte.
  • Scene d’azione di una complessità impressionante.
  • Un’ottima ricostruzione storica.
  • Colonna sonora pazzesca.
  • La trama è un casino. 😀
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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Atomica Bionda, la recensione, 7.0 out of 10 based on 1 rating

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