De Palma Film Collection: vi raccontiamo il cofanetto Midnight Factory

Prosegue il magnifico percorso che Midnight Factory sta compiendo all’interno del cinema di genere con la riscoperta dei grandi cult del passato, attraverso la collana Midnight Classics. Questo mese, in esclusiva per il solo e-commerce proprietà di Koch Media FanFactory.shop, Midnight Factory propone De Palma Film Collection, un bellissimo cofanetto che comprende – su tre differenti dischi – i film di Brian De Palma Vestito per uccidere (1980), Blow Out (1982), Murder à la mod (1967) e il documentario De Palma (2015) di Jake Paltrow e Noah Baumbach.

Tra i più grandi cineasti della sua generazione, Brian De Palma ha contribuito moltissimo alla reinvenzione del cinema di genere avvenuta negli anni ’70, una profonda ristrutturazione intrapresa da molti autori emergenti della cosiddetta New Hollywood a cui De Palma si è unito focalizzandosi in particolare sul genere thriller. Nel 1973 usciva il bellissimo e disturbante Le due sorelle, a cui ha fatto poi seguito l’eccentrico e travolgente Il Fantasma del palcoscenico, il più canonico Obsession – Complesso di colpa e il rivoluzionario Carrie – Lo sguardo di Satana, prima stupenda trasposizione di un allora ancora poco noto Stephen King. La strada era spianata e grazie all’enorme successo di Carrie, De Palma aveva l’attenzione delle major, che lo coinvolsero si nella realizzazione del fanta-thriller Fury, ma gli diedero anche carta bianca per intraprendere un percorso personalissimo nella destrutturazione dello psycho-thriller di matrice hitchcockiana.

Vestito per uccidere

Il primo tassello è stato Vestito per uccidere, audace thriller che De Palma scrisse guardando in maniera evidente a Psycho di Alfred Hitchcock, rielaborato con l’anarchica libertà espressiva e provocatoria di chi aveva vissuto e partecipato al “sessantotto” cinematografico.

Kate Miller – interpretata dalla Angie Dickinson protagonista della serie Pepper Anderson – Agente Speciale – è una donna sessualmente frustrata che cerca di allentare le sue pulsioni da ninfomane confidandosi con il suo analista, il dottor Elliot (Michael Caine). Dopo una notte di passione trascorsa in un hotel con una delle sue conquiste, Kate viene brutalmente assassina nell’ascensore e l’unica testimone dell’accaduto è la prostituta Liz (Nancy Allen). Torchiata dalla polizia, che però sembra navigare in alto mare, Liz decide di aiutare Peter (Keith Gordon), figlio di Kate, in un’indagine privata alla ricerca dell’assassino, finché la stessa ragazza viene intercettata dal killer.

Con una cura registica maniacale che designa uno stile unico e inimitabile, De Palma si sbizzarrisce in evoluzioni di macchina, pianisequenza e un gran numero di invenzioni che forgeranno la sua personalità autoriale per le opere a venire. Un esempio emblematico di questa creatività e perizia di sguardo è la lunghissima sequenza di seduzione all’interno del Metropolitan Museum di New York, dove Kate incontra il killer prima che lo spettatore possa capire che si tratta di un assassino. Dettagli, riflessi, sguardi, piani lunghi, il tutto accompagnato dalla musica sognante di Pino Donaggio che aveva già collaborato con De Palma in Carrie.

Eppure, De Palma riuscì a sollevare un polverone che andava ben oltre l’indiscutibile ricercatezza artistica dell’opera, ma affondava nelle tematiche affrontate nel film. Vestito per uccidere, infatti, poneva al centro dell’intreccio la tematica del travestitismo e della transessualità ovviamente trattata con quella sostanziale mancanza di tatto, o se vogliamo ambiguità, che il cinema di quegli anni spesso aveva. Ovviamente questo particolare destò malcontento della comunità gay, a cui si unì la condanna dell’ambiente femminista che accusava il film di De Palma di ritrarre le donne come oggetti, tesi supportata da alcuni critici dell’epoca che attaccarono Vestito per uccidere tacciandolo di “pornografia”, sostenendo che la grande quantità di scene di nudo (femminile), che spesso sfociavano nell’erotismo, erano del tutto gratuite.

A tal proposito, segnaliamo che la sequenza d’apertura in cui Kate si fa una doccia e poi si masturba non è interpretata da Angie Dickinson, ma dalla modella di Penthouse Victoria Lynn, andando ad anticipare quello che sarà l’argomento metafilmico di Omicidio a luci rosse (ovvero la controfigura, come da titolo originale Body Double), completamento della ideale trilogia psycho-thriller ottantiana di De Palma.

Vestito per uccidere è un film magnifico, la testimonianza di un grande talento artistico e di quella libertà espressiva che oggi, purtroppo, non possiamo più trovare al cinema, soprattutto mainstream. Ma solo l’anno successivo, con Blow Out, De Palma diede vita a un altro gioiello che giocava con il genere thriller per scavare nell’anima cinefila dell’autore.

Blow Out

Il film si apre con la soggettiva di un maniaco, molto in stile Halloween di John Carpenter, che spia le ragazze di una confraternita nella loro intimità e poi si intrufola nell’edificio sorprendendo una di loro sotto la doccia. Il ridicolo urlo della ragazza ci svela che si tratta di un film e che siamo nella sala mixaggio audio alla ricerca dell’urlo adatto da montare su quella scena. Da questo momento seguiamo le gesta di Jack, tecnico del suono con un passato in polizia. Una notte, mentre Jack campiona dei suoni della natura in un parco, capta accidentalmente il rumore di un’automobile che sbanda e precipita nel fiume e corre in soccorso dei passeggeri, riuscendo a salvare Sally. Purtroppo per l’uomo al volante, il Governatore dello Stato, non c’è nulla da fare. Sally è una prostituta e per evitare lo scandalo, il team del Governatore decide di omettere la presenza della ragazza e il salvataggio di Jack, ma quest’ultimo ha un sospetto e, riascoltando la sua campionatura, gli viene confermato: l’auto ha sbandato perché qualcuno ha sparato. Da quel momento diventa una ricerca personale della verità che mette Jack e Sally nei guai quando il killer del Governatore capisce di avere qualcuno sulle sue tracce e cerca di completare l’opera.

Leggenda vuole che l’idea per Blow Out sia venuta a De Palma durante la post-produzione di Vestito per uccidere, quando non era soddisfatto del rumore della pioggia e chiese al suo montatore di uscire per registrarlo; un espediente che ha dato modo alla fantasia dell’autore di costruire una storia thriller che riprendesse alcuni elementi da Blow Up di Antonioni e, soprattutto, da La conversazione di Coppola, conditi con quell’esasperazione della suspense tipica del suo maestro Hitchcock. Un film meno virtuositico di Vestito per uccidere ma ugualmente pronto a sperimentare, stavolta col suono, con il mondo del cinema, fino al finale amaro che colpisce per il cinismo di fondo.

John Travolta, dopo aver lavorato con De Palma in Carrie, torna come protagonista, così come Nancy Allen che qui è alla sua ultima collaborazione con il regista e, all’epoca, marito. Qui si consolida e perfeziona il lavoro del compositore Pino Donaggio, in una delle sue prove più convincenti.

Disco Bonus: De Palma + Murder à la mod

A completare la De Palma Film Collection c’è il documentario De Palma di Noah Baumbach e Jake Paltrow, presentato alla 72ª Mostra del Cinema di Venezia in occasione del Premio Jaeger Le-Coultre Glory to Filmaker conferito proprio a De Palma e fino ad oggi inedito in Italia. Un rigoroso e completissimo documentario, realizzato nella maniera più classica possibile, di cui De Palma è protagonista assoluto. Lasciato a ruota libera, l’autore racconta aneddoti legati ai suoi film, ripercorre la sua carriera e ricostruisce la genesi di quasi tutte le sue opere, parlando in maniera approfondita e senza peli sulla lingua di Hollywood e delle persone con cui ha lavorato. Insomma, un documento davvero utile per i fan del regista.

Ma non finisce qui, perché il disco bonus su cui è contenuto De Palma ha una vera chicca, il lungometraggio d’esordio di Brian De Palma, Murder à la mod, realizzato nel 1967 in bianco e nero. Un’opera sperimentale che mescola commedia e thriller, Hitchcock, Godard e Powell con un risultato originale che lascia già intravedere la mano tipica del suo autore. Entrambi i film, De Palma e Murder à la mod, sono in lingua originale sottotitolati in italiano.

Vestito per uccidere e Blow Out sono proposti in versione integrale e perfettamente restaurati da master Criterion e Arrow per esaltare l’alta definizione del blu-ray (il cofanetto è disponibile anche in DVD), anche se in Blow Out possiamo notare con maggiore insistenza la grana tipica della pellicola, soprattutto nelle frequenti scene notturne o scarsamente illuminate. Entrambi i film comprendono traccia audio in DTS-HD 2.0 sia in italiano che in inglese, con doppiaggio originale d’epoca per quanto riguarda la nostra lingua.

Numerosi gli extra, che ogni film ha sul suo rispettivo disco, una quantità enorme di materiale d’epoca e di produzione più recente (fondamentalmente i nuovi materiali risalgono al 2015, quando è stato realizzato il documentario di Baumbach e Paltrow) che offrono un quadro completo sulle opere. Vi riportiamo l’elenco completo dei contenuti extra nella scheda tecnica in calce all’articolo.

Inoltre, il bel cofanetto in slipcase cartonata, comprende al suo interno l’immancabile booklet informativo e due cartoline da collezione.

Vi ricordiamo che la De Palma Film Collection è acquistabile in esclusiva, sia DVD che Blu-ray, sul sito di FanFactory.

Roberto Giacomelli

DE PALMA FILM COLLECTION

[Vestito per uccidere + Blow Out + De Palma + Murder à la mod]

Formato: Blu-ray (disponibile anche in DVD)

Label: Midnight Factory (Koch Media)

Video: Vestito per Uccidere: 2.35 1080p @23.98fps • Blow Out: 2.39 1080p @23.98fp • Disco Bonus: aspect vari 1080i @25fp

Audio: Vestito per Uccidere: Italiano 2.0 DTS-HD Master Audio, Inglese 5.1 DTS-HD Master Audio • Blow Out: Italiano 2.0 DTS-HD Master Audio, Inglese 2.0 DTS-HD Master Audio • Disco Bonus: Italiano 2.0 Dolby Digital

Sottotitoli: Italiano

Extra: Vestito per Uccidere. Symphony of fear: Intervista al produttore George Litto • Dressed in white: Intervista all’attrice Angie Dickinson • Dressed in purple: Intervista all’attrice Nancy Allen • Lessons in filmaking: Intervista all’attore Keith Gordon • The making of a thriller – documentario making of • A film comparison – featurette che mette a confronto le versioni Rated, Unrated e TV- Rated • Slashing dressed to kill – conversazione tra De Palma, Nancy Allen e Keith Gordon sui tagli per la censura • Trailer • Gallery.

Blow Out. Noah Baumbach Intervista De Palma • Intervista a Nancy Allen • Intervista a Garrett Brown • Fotografie di scena di Louis Goldman • Return to Philadelphia: il produttore George Litto parla di Blow Out • Black and White in color: Vilmos Zsigmod parla di Blow Out • Rag doll memories: Nancy Allen parla di Blow Out • Der klang des totens: Intervista a Pino Donaggio • Trailer.

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