Everybloody’s End: recensione del film e del Blu-ray

Ne abbiamo parlato più e più volte su DarksideCinema di Everybloody’s End, ma ora finalmente abbiamo tra le mani il blu-ray disc! L’horror post-apocalittico di Claudio Lattanzi è infatti disponibile dal 17 giugno in alta definizione, ma anche in DVD e in combo con il CD della colonna sonora, distribuito dall’etichetta indipendente Digitmovies.

COME IN UN FILM ANNI 80…

Un prologo ambientato in un passato non definito ci mostra una ragazza spaventata, inseguita e poi raggiunta da un losco figuro che le pianta un chiodo direttamente nel petto. Un salto temporale ci catapulta in un futuro prossimo, se non un presente distopico, in cui l’umanità è stata spazzata via da un virus non ben identificato; nelle macerie della civiltà passata si aggirano gli Sterminatori, un corpo di polizia privata che ha il compito di catturare chiunque violi l’obbligo di coprifuoco. Due fuggitive, che si fanno chiamare Bruna e Rossa, trovano rifugio nel magazzino abbandonato che ospita già il dottor Steiner, un teologo che crede di aver individuato nel virus un’origine soprannaturale. A breve giro nel rifugio arriva un’altra donna, chiamata Bionda, e Michael, un dottore fuggito dalla morsa degli Sterminatori.

Claudio Lattanzi, una vita passata nel cinema, storico assistente di Michele Soavi fin dagli esordi e regista per la Filmirage di Aristide Massaccesi del cultissimo Killing Birds – Raptors, torna dietro la macchina da presa per riportare il cinema italiano a quell’ingenuità ottantiana che mescola l’horror più truce con le suggestioni fantascientifiche. Un tipo di cinema che non si pratica più, neanche nei meandri dell’indie, un tipo di cinema anarchico e con la voglia di stupire, legato alla tradizione ma con uno sguardo catapultato verso i modelli di genere che oggi si possono trovare nelle sezioni underground dei festival internazionali (non a caso Everybloody’s End è passato da SITGES).

Inizialmente Everybloody’s End disorienta, sembra girare a vuoto e forse per un po’ lo fa, poi riesce a portare lo spettatore in una dimensione di genere specifica che non è solamente quella del post-apocalittico, ma è legata all’horror puro, colpendo con un twist narrativo che riesce a far quadrare il cerchio, dando un senso a tutto quello che si è visto sullo schermo nei minuti precedenti.

La chiusa è un atto d’amore di Lattanzi al cinema stesso, un omaggio all’esperienza nella sala cinematografica, al cinema horror come catartico contenitore di paure, alfa e omega dell’intrattenimento.

Ma il dato su cui ha viaggiato buona parte della promozione di Everybloody’s End è il suo cast, composto per la maggior parte da volti (molto) noti agli appassionati di cinema italiano di genere da Giovanni Lombardo Radice, grande interprete di alcuni dei più memorabili splatter anni 80 (Paura nella città dei morti viventi, Apocalypse Domani, Cannibal Ferox) a Cinzia Monreale, che ricordiamo senz’altro per l’indimenticabile performance in …e tu vivrai nel terrore – L’aldilà di Lucio Fulci e per Buio Omega di Aristide Massaccesi. E se un ruolo chiave ce l’hanno Veronica Urban (Herbert West Re-Animator) e Nina Orlandi (La terra dell’abbastanza), non da meno sono Lorenzo Lepori, noto soprattutto come regista di horror indie (Catacomba, Notte nuda), e Marina Loi che invece ricordiamo negli anni ’80 per i piccoli ruoli in Zombi 3 e Demoni 2 e, più recentemente, in The Antithesis. Il mago degli effetti speciali Sergio Stivaletti, oltre ad occuparsi del make-up e del prostetico, compare anche in un breve ruolo nel prologo. Ma i nomi “cult” non finiscono qui perché in sceneggiatura troviamo Antonio Tentori, che l’horror l’ha praticato al fianco di Fulci e Argento, e alla fotografia Ivan Zuccon, noto ai più come regista di piccoli grandi film come Colour From the Dark e Wrath of the Crows.

Insomma, seppur non privo di difetti da cercare nella gestione dei ritmi narrativi e in alcune interpretazioni, Everybloody’s End è senz’altro un film che ogni amante del cinema horror italiano anni ’80 vedrà con estremo piacere.

Everybloody's end

IL BLU-RAY DI EVERYBLOODY’S END  

Digitmovies, grazie alla collaborazione con Home Movies, porta negli store – fisici e virtuali – il nuovo film di Claudio Lattanzi in un’abbondanza di edizioni da far contento anche il palato più esigente: DVD, Blu-ray e edizione speciale in tiratura limitata (sia dvd che blu-ray) con il CD della colonna sonora di Luigi Seviroli. Per i dettagli alle diverse edizioni vi rimando a un precedente articolo (qui), qui ci concentriamo sull’edizione blu-ray standard.

Un ottimo lavoro generale che si concentra tanto sull’aspetto prettamente tecnico dell’edizione quanto su quello inerente i contenuti extra.

Da un punto di vista video, il blu-ray di Everybloody’s End è curatissimo e la fotografia dai toni freddi di Zuccon viene perfettamente restituita con un’ottima tenuta dei contrasti e dei dettagli, anche nelle scene più buie (e ce ne sono tante), così come gli effetti digitali si amalgamano in maniera impeccabile al contesto. Anche l’audio è pienamente soddisfacente e troviamo la traccia in italiano in un ottimo DTS-HD 5.1, profondo e limpidissimo, ben distribuito tra colonna ed effetti sonori e dialoghi.

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Ricchissimo il comparto extra che comprende un backstage 7 minuti con momenti catturati direttamente dal set a cui si aggiunge un secondo backstage (3 minuti circa) interamente dedicato agli effetti speciali pratici. Ben 18 minuti dura lo speciale dedicato agli attori con interviste a Marina Loi, Giovanni Lombardo Radice e Cinzia Monreale; un altro speciale è dedicato agli autori (13 minuti), con interviste a Claudio Lattanzi e Antonio Tentori. Completano il lotto un lungo inserto (45 minuti) che corrisponde all’incontro fatto con gli autori e gli attori durante la Halloween Night del 2019; infine un’intervista a Luigi Seviroli che parla del suo lavoro sulle musiche.

Roberto Giacomelli

EVERYBLOODY’S END di Claudio Lattanzi

Formato: Blu-ray (disponibile anche in DVD)

Label: Digitmovies

Video: 2.35:1 (16/9)

Audio: DTS-HD 5.1 Italiano; DTS-HD 2.0 Italiano

Sottotitoli: Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo

Extra: Backstage, Backstage con Sergio Stivaletti, Interviste agli attori, Interviste agli autori, La genesi e altre storie, The soundrack: Intervista a Luigi Seviroli

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