Free Guy – Eroe per gioco, la recensione

free guy

Avete presente The Truman Show di Peter Weir? Bene, ora immaginatelo ambientato nel mondo videoludico di Fortnite. Se riuscite a unire questi due universi apparentemente agli antipodi avrete Free Guy – Eroe per gioco, il nuovo folle e divertentissimo fanta-action di Shawn Levy interpretato da Ryan Reynolds, Jodie Comer e Taika Waititi.

Guy trascorre una vita tranquilla a Free City, dove le stranezze sono all’ordine del giorno ma lui, impassibile, ripete quotidianamente le stesse azioni, tra l’ordinare un caffè e latte nella sua caffetteria preferita e il subire rapine nella banca in cui lavora. Ogni giorno la stessa vita, la stessa identica routine. Quando Guy, per errore, indossa un paio di occhiali da sole sottratti a un rapinatore, si rende conto che tutto attorno a lui assume un aspetto differente, ricco di dettagli e indicazioni che fino ad ora erano celate alla sua vista. Guy, infatti, è un PNG, un personaggio non giocante del videogame open world Free City. Ma con indosso gli occhiali appartenuti a un videogiocatore ha adesso libero accesso a tutte le informazioni che hanno i player e il suo incontro con Molotov Girl lo porterà a vivere un’avventura leggendaria, oltre a diventare una vera star del mondo di Free City.

Free Guy eroe per gioco

Rimandato più e più volte a causa della pandemia (inizialmente sarebbe dovuto uscire a luglio 2020), Free Guy – Eroe per gioco approda finalmente nelle sale italiane dall’11 agosto grazie a 20th Century Studios e Disney riportando al cinema il talento di Shawn Levy dai tempi di Una notte al museo 3.

Il regista di Real Steel, che nel frattempo si è dedicato alla tv producendo e dirigendo Stranger Things, ha filmato la brillante sceneggiatura di Zack Penn e Matt Lieberman che è una vera festa per gli appassionati di videogames. Infatti, in Free Guy è concentrato tutto l’immaginario videoludico open world degli ultimi anni, dalla logica quasi anarchica del multiplayer on line del già citato Fortnite al seminale GTA, apertamente citato nel character design promozionale di Free City, oltre che Far Cry omaggiato nel font del logo del videogame.

Free Guy ci mette nei panni di un PNG, un “signor nessuno” che sta sullo sfondo e ripete meccanicamente le stesse azioni mentre i player fanno qualsiasi follia in una sessione di gioco. Ovviamente l’intero film è una metafora del riscatto dalla mediocrità quotidiana, un modo per spronare – magari lo stesso videogiocatore – a non rimanere impantanato nell’anonimato ma diventare protagonista della propria vita. E Guy, che ben presto diventerà “Camiciola Guy”, è pronto a guidare una vera e propria rivoluzione, per lo più inconsapevolmente. Dietro di lui, infatti, nel mondo reale, si muove una guerra a colpi di patch e di proprietà intellettuali rubate, mostrando il competitivo (e spesso scorretto) settore dello sviluppo dei videogame di cui sono protagonisti la combattiva Millie, interpretata dalla brava e lanciatissima Jodie Comer (che da Killing Eve la vedremo a breve in The Last Duel di Ridley Scott), Joe Keery di Stranger Things e il regista/attore Taika Waititi, dolce genitore in The Suicide Squad – Missione suicida che in questo film diventa un esaltato, disonesto ed egocentrico CEO dell’azienda che sviluppa Free City.

Due mondi, reale e virtuale, che si incontrano proprio grazie alla determinazione di Millie/Molotov Girl, figura virgiliana per Guy e allo stesso tempo suo paradossale interesse sentimentale che dona al film di Levy anche una originale backstory da rom-com.

Free Guy – Eroe per gioco si mostra a metà tra la commedia (genere preponderante) e l’avventura fantasy che spesso si tinge di action ipertrofico. Si tratta di un film genuinamente divertente e ricco di trovate fantasiose che deve molto al suo protagonista Ryan Reynolds, un attore che si è cucito l’etichetta di “cazzone” e ormai è diventato sinonimo di film cult. E cult, in effetti, Free Guy potrebbe davvero diventarlo, grazie a una serie di trovate originali e alcune scene fuori di testa come il “combattimento” con il boss finale Dude, a colpi di citazioni dalle proprietà intellettuali della Disney.

Insomma, se cercate un film spensierato, divertente, ricco di ritmo e idee e con un substrato nerd molto ma molto marcato, Free Guy – Eroe per gioco fa davvero al caso vostro.

E a Camiciola Guy gli si vuole davvero bene.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Ryan Reynolds, Jodie Comer, Taika Waititi… il cast funziona a meraviglia e odora di cult fin dai titoli di testa.
  • Divertente e pieno di trovate ingegnose.
  • Citazioni a go-go dai videogames openworld.
  • È molto sciocco e se vi aspettate un fanta-action nel vero senso della parola sappiate che siamo più dalle parti della commedia demenziale.
VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)
Free Guy - Eroe per gioco, la recensione, 7.0 out of 10 based on 1 rating

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.