Il giro dell’horror #3 – Back to the Horror, la folle conclusione della prima stagione della serie dedicata all’horror italiano

Con viaggi nel tempo fuori di testa, sedute di psicoterapia votate a rimuovere l’horror dalla vita di Luca, incredibili colpi di scena e un ospite di grande fama come Lamberto Bava, si conclude la prima stagione de Il giro dell’horror, la docu-serie che è anche un’adorabile commedia dell’orrore ideata/interpretata da Luca Ruocco e diretta/interpretata da Paolo Gaudio.

Grazie ai costanti aggiornamenti dei nostri amici di IngenereCinema, abbiamo seguito questo bizzarro progetto fin dal principio, quando il pilot ha esordito nel 2019, e con il secondo folle episodio del 2021, che confermava il format e rivelava anche una narrazione orizzontale interna a questa stagione. Con il terzo e ultimo (per ora) episodio, prosegue il percorso di Luca e Paolo alla ricerca delle icone del cinema horror italiano, nomi che vengono tirati in ballo dall’ospite precedentemente intervistato: così se Domiziano Cristopharo aveva coinvolto Fabio Frizzi, quest’ultimo ha passato il testimone a Lamberto Bava che diventa quindi la personalità da contattare e intervistare in Back to the Horror.

Ma la situazione si fa sempre più complicata e surreale. Se avevamo perso il produttore esecutivo Francesco Abonante nel secondo episodio, risucchiato da un vortice spazio-temporale, stavolta è proprio Luca Ruocco che rischia di abbandonare l’impegno a causa di una serie di sogni ricorrenti che lo mettono in contatto con il suo Io bambino e lo stanno convincendo a dare un taglio netto con l’horror.

Come guest-star dell’episodio, nei panni di uno psichiatra stalkerato da Luca, c’è Tino Franco, produttore de Il giro dell’horror nonché “amico dell’horror” a tutto tondo, che purtroppo ci ha lasciati prematuramente lo scorso anno e a cui questo episodio è affettuosamente dedicato.

Fatto sta che Luca si tira fuori e quindi è Paolo a dover portare avanti la ricerca per arrivare a Lamberto Bava, oltre a dover cercare un nuovo intervistatore; scelta che ricade su un individuo davvero poco raccomandabile (oltre che poco professionale) che si fa avanti per un malefico tornaconto personale. E qui si spiega anche il titolo che cita Ritorno al futuro, con un andirivieni temporale che potrebbe compromettere per sempre il passato, il presente e il futuro de Il giro dell’horror.

Arrivati a questo punto, è chiaro che Il giro dell’horror è stato un progetto in divenire, una serie documentario che si è evoluta in qualcosa di molto più grande e originale costruendo una mitologia attorno ai suoi personaggi e facendo del suo format una caratteristica narrativa interna allo stesso plot che si è venuto a creare passo dopo passo. Con Back to the Horror la definizione di docu-serie arriva stare strettissima a Il giro dell’horror, così come già ogni etichetta appariva straniante nei primi due episodi, e seppure il focus della puntata rimane la testimonianza di Lamberto Bava e delle persone con cui ha lavorato (Sergio Stivaletti in primis), è talmente importante e felicemente ingombrante tutto il corpus fictional che gli gravita attorno che lo stesso Bava passa quasi in secondo piano.

Con questo terzo episodio, la serie di Ruocco e Gaudio raggiunge il suo punto più compiuto e maturo, un’identità precisa e fortissima, fatta di risate e aneddoti horror, tanta fantasia, citazioni ironicamente colte e un tocco surreale sempre più marcato.

Il giro dell’horror #3 – Back to the Horror è stato presentato in anteprima al Monsters – Taranto Horror Film Fest e all’Heroes International Film Festival, ma la notizia più importante è che in questi primi mesi del 2024 tutti e tre gli episodi che compongono l’intera prima stagione esordiranno in un cofanetto DVD + libro edito da Weird Entertainment.

Roberto Giacomelli

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