Il mostro della cripta e They Talk: in home video il nuovo cinema horror Made in Italy
Esplorando nello sconfinato e costantemente in crescita listino home video di CG Entertainment possiamo notare che, ormai da diverse settimane, sono apparsi due nuovi titoli che si fanno manifesto del nuovo cinema horror Made in Italy. Entrambi rilasciati da Vision Distribution nel cuore della scorsa estate, come specchio di quel pensiero un po’ vetusto che vede l’horror come un genere che può funzionare maggiormente nella stagione più calda, vi parliamo de Il mostro della cripta di Daniele Misischia e They Talk e Giorgio Bruno.
Siamo nel 1988 a Bobbio, comune dell’Emilia-Romagna. Qui l’adolescente Giò, appassionatissimo di fumetti horror e film splatter, passa le giornate tardo-estive a girare film con la sua videocamera insieme ai suoi migliori amici, con la speranza anche di far colpo su Vanessa, che però è fidanzata con Manuel. Quando in paese scompare Sara, Giò trova una inquietante somiglianza con l’ultimo numero del suo fumetto preferito, Squadra 666, intitolato Il mostro della cripta, che presenta tantissime analogie di location con Bobbio, descrivendo il risveglio di una sanguinaria creatura e una setta di fanatici assassini. Quando Giò si trova nei guai, convinto che il fumetto racconti fatti reali, rintraccia Busirivici, sceneggiatore e disegnatore di Squadra 666, per chiedergli aiuto. Ma la situazione a Bobbio è ormai degenerata.
Partiamo dal presupposto che Il mostro della cripta è, di base, una commedia e la mano in scrittura di Logli e Pondi (sodali proprio del genere comedy) così come quella in produzione dei Manetti bros si sente molto, nonostante non manchino squartamenti, mostri repellenti e tanto sano pulp. Quindi Daniele Misischia, che aveva già diretto il riuscito zombie-movie claustrofobico The End? L’inferno fuori, si concede una parentesi leggera, anzi leggerissima, pur non rinunciando a quel background grondante sangue che caratterizza il suo stile e le sue opere fin dagli esordi indipendenti. In questo caso, c’è dentro tutto quell’immaginario nerd anni ’80 e post Stranger Things che omaggia a mani basse il cinema fanta-avventuroso della Amblin Entertainment, le opere del periodo d’oro di Stephen King, i fumetti splatter e quel cinema horror adolescenziale del periodo che va da Ammazzavampiri a Ragazzi perduti, citando perfino Bellocchio e, con ironia, Moretti.
De Il mostro della cripta si apprezza molto il lavoro svolto dagli attori, tutti perfettamente in parte, cominciando dalla vera punta dell’iceberg rappresentata da un inedito Lillo e proseguendo sui due più giovani e bravi Tobia De Angelis e Amanda Campana. Ma soddisfa anche quel sapore artigianale che ammanta ogni frame, quel senso di analogico sottolineato dagli effetti speciali pratici, a cui ha contribuito Sergio Stivaletti, e dal make-up realizzato da Carla “Skarlatta” Martino.
Tuttavia, non manca qualche ingenuità disseminata lungo le quasi due ore di durata e, nonostante il film intrattenga, si percepisce appunto qualche minuto di troppo nel raccontare una storia comunque molto semplice e lineare che avrebbe sicuramente guadagnato in scorrevolezza con qualche taglio qua e là.
Come spesso, troppo spesso, ci troviamo a sentenziare quando parliamo di rilascio home video del cinema italiano, anche per quel che concerne Il mostro della cripta ci dobbiamo rassegnare e accontentarci dell’uscita su supporto fisico solamente in edizione DVD. Un’ingiustizia alla quale non riusciamo ancora a farci l’abitudine. Tuttavia, l’edizione DVD de Il mostro della cripta messa sul mercato da CG Entertainment si difende abbastanza bene così che il quadro video restituisce un’immagine nitida e dettagliata quanto basta (per le potenzialità del supporto, ovviamente) mentre il reparto audio offre due ascolti (entrambi in italiano) sia in Dolby Digital 5.1 che Dolby Digital 2.0. Il reparto dei contenuti extra è sufficientemente nutrito così da trovare un gustoso backstage di 11 minuti in cui il regista e i due giovani attori protagonisti (De Angelis e Campana) ci parlano della loro esperienza sul set e di come è nata l’idea del film. A questo backstage si uniscono 3 minuti di scene tagliate o alternative.
Voltiamo pagina e passiamo al capitolo successivo di questo salto nel nuovo horror italiano. Lasciamoci la contaminazione con la commedia alle spalle e affondiamo in un horror più convenzionale e indubbiamente a carattere serioso.
EVP è l’acronimo internazionale per Electronic Voices Phenomena, fenomeno conosciuto anche come psicofonia, che consiste nella registrazione di suoni/voci di matrice non umana attraverso apparecchiature elettroniche. Semplificato al massimo: la registrazione di voci dall’aldilà. Non è raro che il cinema abbia trattato questo fenomeno per storie d’orrore, basti pensare al celebre White Noise (2005) e relativo sequel (2007), a The Innkeepers (2011), ESP – Fenomeni paranormali (2011) o al più recente Voces (2020). In questo mini-filone dell’horror spettrale va oggi ad inserirsi anche They Talk, sesto film da regista di Giorgio Bruno e sua terza incursione nell’horror dopo l’argentiano Nero Infinito (2013) e il riuscito Almost Dead (2016).
Alex Browlin è un tecnico del suono e si trova nel ben mezzo delle riprese di un documentario. Ascoltando il materiale girato durante il giorno nei pressi di un ex orfanotrofio, il ragazzo capta delle strane frequenze e si rende conto che nascoste tra quei suoni ci sono delle voci che sembrano umane, forse una richiesta d’aiuto. Alex si rivolge allora al prof. Hasegawa, esperto nel fenomeno delle voci elettroniche, e comincia a convincersi di aver captato le voci dei morti.
Interamente ambientato sui monti della Sila, in Calabria, sagacemente mascherati da location nordamericana, They Talk si avvale di una confezione tecnica di tutto rispetto capace di donare al film di Giorgio Bruno una particolare credibilità internazionale. Se il film, infatti, funziona molto bene da un punto di vista tecnico/artistico con una regia molto attenta a creare la giusta atmosfera dai dettagli dell’ambiente, la stessa cosa non si può dire della scrittura. Il soggetto di They Talk è molto accattivante e il fenomeno degli EVP sicuramente cattura l’attenzione, ma quello che inizialmente sembra il tema portante, con il passare dei minuti diventa marginale e la sceneggiatura di Vinicio Canton e Stefano Ceccarelli si concentra sempre più su uno sviluppo thriller risaputo che, nonostante l’intenzione di costruire suspense e colpi di scena, risulta abbastanza prevedibile e anche un po’ confuso.
Nonostante queste indecisioni di scrittura, They Talk riserva nella sua seconda parte i migliori momenti orrorifici, con un pizzico di violenza e qualche situazione raccapricciante pronta ad omaggiare il cinema del grande Lucio Fulci (come la scena introduttiva che richiama alla mente degli appassionati Quella villa accanto al cimitero e l’immagine della suora infernale che ricorda Demonia).
Uscito in una manciata di sale a fine luglio dello scorso anno, They Talk arriva in home video sempre per mano di CG Entertainment e Vision Distribution ma, a differenza del film di Misischia, questa volta accanto all’edizione DVD è prevista anche un’edizione ad alta definizione blu-ray disc. Noi vi parliamo di quest’ultima soluzione.
Il blu-ray del film di Giorgio Bruno convince molto sotto il profilo tecnico, in particolar modo sotto quello visivo. Il quadro video, infatti, restituisce un’immagine molto nitida e forte nei contrasti, così da risaltare al meglio l’algida fotografia di Rocco Marra. Il reparto sonoro è squillante e di piacevole fruizione, e comprende una doppia traccia in italiano sia in DTS HD Master Audio 5.1 che Dolby Digital 2.0. Peccato, a tal proposito, non avere la possibilità di ascoltare il film nella sua versione originale (il film è recitato in inglese).
Il reparto dedicato agli extra, invece, risulta un po’ magro e comprende un backstage con intervista al regista e gli attori principali della durata di 3 minuti e una brevissimo timelaps (28 secondi) per mostrare il lavoro di make-up sull’attrice Margaux Billard.
Roberto e Giuliano Giacomelli
IL MOSTRO DELLA CRIPTA di Daniele Misischia
Label: CG Entertainment e Vision Distribution
Formato: DVD
Video: 16/9 2.39:1
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1; Italiano Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Italiano per non udenti
Extra: Backstage, Scene tagliate, Audiodescrizione
Puoi acquistare il DVD di Il mostro della cripta cliccando su questo link.
THEY TALK di Giorgio Bruno
Label: CG Entertainment e Vision Distribution
Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD)
Video: 16/9 2.39:1 – HD1080 24p
Audio: Italiano DTS HD Master Audio 5.1; Italiano Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Italiano per non udenti
Extra: Backstage, Backstage make-up
Puoi acquistare il bluray di They Talk cliccando su questo link
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