Noi e la Giulia, la recensione

Diego, Fausto e Claudio sono tre quarantenni che nella vita hanno sbagliato tutto. Insoddisfatti della loro condizione, decidono di fuggire dalla città per trasferirsi nella campagna e attuare quello che ognuno di loro considera il proprio “Piano B”. Da perfetti sconosciuti, i tre si mettono in affari per trasformare una vecchia masseria in un agriturismo di successo. Si unisce a loro Sergio, un cinquantenne con ideali fuori tempo, ed Elisa, una donna incinta costantemente con la testa fra le nuvole. Tutto procede per il meglio finché, a bordo della sua Giulia 1300, arriva Vito, un bizzarro camorrista venuto a chiedere il pizzo. Peccato che i nostri “eroi” non accettano di cedere ai soprusi della malavita così da iniziare una “guerra” con la Camorra decisamente tragicomica e sconclusionata.

Terza regia per Edoardo Leo. Terzo obiettivo perfettamente centrato. Dopo l’agrodolce Diciotto anni dopo e il divertente Buongiorno papà, Leo continua la sua attività di commediante confermandosi uno degli autori più interessanti e freschi nell’attuale panorama della commedia italiana. Il suo modo di raccontare è semplice, per alcuni aspetti persino classico, eppure le sue commedie sembrano godere sempre di un ingrediente segreto capace di contraddistinguerle da tutte le altre.

noi e la giulia immagine 1

Seguendo un po’ l’orma del Verdone post Compagni di scuola, Edoardo Leo tira su una commedia corale che pone l’attenzione su un manipolo di disagiati, tutti un po’ cialtroni e nevrotici, che incarnano e mettono alla berlina buona parte dei vizi e dei difetti degli italiani di oggi. Non ci sono personaggi positivi nel suo racconto, nessun esempio da prendere come modello, ma solo individui disagiati che incarnano – nel migliore dei modi – tutta quella serie di luoghi comuni che solitamente vengono attribuiti a noi italiani. Non può mancare il coatto razzista, ignorante e che vive vendendo orologi taroccati, così come non può mancare il nevrotico scaramantico o il comunista reazionario convinto che la rivoluzione è ancora possibile. Tanti luoghi comuni che Edoardo Leo riesce a gestire abilmente, persino con intelligenza, senza cadere mai nel già visto e riuscendo a mettere in scena momenti divertenti dall’inizio alla fine.

Grande pregio del film, infatti, è quello di riuscire a strappare continue risate senza accusare mai cali di ritmo (e il rischio era elevato, vista la durata considerevole) grazie ad un ottimo lavoro svolto sulla sceneggiatura e con gli attori. Si sceglie di ricorrere alla risata non per merito di facili battute collocate al momento giusto, ma grazie a situazioni rese costantemente frizzanti e divertenti da attori ben calati nei loro personaggi. È interessante vedere Luca Argentero, finalmente fuori dai panni del belloccio di turno, interpretare un autentico sfigato, inetto ed impacciato a fare qualsiasi cosa. Allo stesso tempo non può non divertire Stefano Fresi, alle prese con un inguaribile paranoico-scaramantico, o lo stesso Edoardo Leo che si toglie i panni del ragazzo goffo e insicuro per vestire quelli del coatto venditore di rolex. Completa il cast la sempre brava Anna Foglietta, che qui recita in toscanaccio e nei panni di una ragazza fuori di testa, un interessantissimo Claudio Amendola, in un ruolo che sarebbe stato caro a Mario Brega, e il sempre fenomenale Carlo Buccirosso alle prese con un camorrista fuori da ogni schema e totalmente in antitesi a quelli conosciuti nella fortunata serie Gomorra.

noi e la giulia immagine 2

Molto interessante, inoltre, è la volontà di Edoardo Leo a voler trattare una tematica sociale – come quella della criminalità organizzata – senza mai cadere in nessun tipo di moralismo e riuscendo, soprattutto nel finale, a prendersi qualche scelta coraggiosa rispetto a quelli che sono gli attuali standard della comicità italiana sul grande schermo.

Noi e la Giulia è un’opera davvero ben svolta, una commedia sicuramente divertente ma capace anche di esibire uno stile personale ed in evidente crescita. Tra i giovani commedianti italiani, Edoardo Leo è sicuramente quello più promettente.

 Giuliano Giacomelli

PRO CONTRO
  • Una commedia intelligente, ben confezionata, che non si prefigge solo lo scopo di far ridere ma si preoccupa anche di portare in scena una narrazione attenta e personaggi davvero interessanti.
  • Servendosi di attori decisamente calati nella parte, Leo gioca con tanti cliché senza mai cadere in situazioni banali o già viste.
  • Nonostante la durata notevole, la narrazione è costantemente sostenuta e non si avvertono mai cali di ritmo.
  • Finale insolito per una commedia italiana ma coraggioso.

 

  • Nessuno in modo particolare.
VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)
Noi e la Giulia, la recensione, 8.0 out of 10 based on 1 rating

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.