Archivio tag: Mia goth

MaXXXine: il trailer del terzo capitolo della saga horror di Ti West con Mia Goth

Novità su MaXXXine, il terzo capitolo della trilogia horror di Ti West con Mia Goth iniziata nel 2022 con X – A Sexy Horror Story e proseguita nel 2023 con il prequel Pearl. Il film, prodotto da A24, è stato annunciato per l’uscita nei cinema statunitensi il 5 luglio di quest’anno e oggi si è finalmente rivelato con un primo trailer che non solo presenta i personaggi ma anche il contesto, che è quello della Hollywood del 1985 le cui cronache erano occupate dalle gesta del serial killer noto come Night Stalker.

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Pearl, la recensione del prequel di X

Il settore del cinema è costellato di autori che, nonostante dotati di indubbie qualità e spiccata ispirazione artistica, vengono sottovalutati o poco considerati per motivi disparati: vuoi per l’incapacità di attrarre le masse, vuoi per la “colpa” di non riuscire mai a realizzare quel film che riesca a fargli compiere il definitivo salto di qualità. Uno dei casi più significativi, in tal senso, è quello di Ti West, regista statunitense da anni sulla bocca di tanti cultori del genere horror grazie a numerosi apprezzabili lavori (The Sacrament, The Inkeepers, The House of the Devil), ma che soltanto di recente è riuscito a imporsi come uno dei nomi di spicco della scena horror contemporanea. Salto di qualità avvenuto nel 2022 con X – A Sexy Horror Story, nel quale West si lascia andare ad un sincero e accorato omaggio al cinema horror politico e verace degli anni Settanta, con uno slasher rurale dall’alto contenuto splatter, ma tutt’altro che privo di contenuti e riflessioni sui personaggi e sul mondo del cinema in generale.

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The Sadness e X – A Sexy Horror Story: un novembre sex & violence per Midnight Factory

Per il mese di novembre Midnight Factory, l’etichetta specializzata in cinema horror distribuita da Plaion Pictures, ha distribuito due chicche assolute del brivido, due film amatissimi dal pubblico di settore che hanno lasciato il segno in questo 2022, parliamo del classico contemporaneo X – A Sexy Horror Story e dell’inedito splatterosissimo taiwanese The Sadness.

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X – A Sexy Horror Story troppo estremo per la Commissione: scatta il 18+

Nello stesso giorno dell’uscita in sala in oltre 200 copie, X – A Sexy Horror Story di Ti West è stato vietato ai minori di 18 anni dalla Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche incaricata dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura. A darci notizia dell’accaduto, con un comunicato stampa, è lo stesso ufficio stampa del film distribuito da Midnight Factory, etichetta di proprietà di Koch Media.

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X – A Sexy Horror Story, la recensione

C’è stato un periodo nella Storia del cinema in cui a far cassa, per la prima volta, sono stati i film pornografici. Si trattava degli anni ’70, un decennio rivoluzionario per un gran numero di motivi, non solo legati al mondo del cinema, che ha visto l’esplosione di quella che oggi è comunemente indicata come “Golden Age of Porn”. Dopo la legalizzazione del porno audiovisivo avvenuta in Danimarca nel 1969, anche Hollywood seguì le gesta dei più libertini cugini europei e già nel 1970 le autorità della California dichiarano legale la produzione di film con contenuti sessuali espliciti e non simulati. Si aprì un vero e proprio mondo a sé e le tasche dei piccoli produttori cominciarono a riempirsi: Mona the Virgin Nymph, Deep Throat, The Devil in Miss Jones, Behind the Green Door. Film che costavano relativamente poco e incassavano tantissimo, giocando soprattutto sul senso del proibito e del voyeurismo che acchiappava gli spettatori. Il vaso di Pandora era stato aperto.

È proprio in questo contesto che va ad ambientarsi X – A Sexy Horror Story, l’ultimo film scritto e diretto da Ti West che vanta il marchio produttivo della lanciatissima A24. Non si tratta, però, di un film porno, ma di un cruentissimo horror/slasher che prende le mosse proprio dalla produzione di un piccolo film hard immaginario, Le figlie del fattore.

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X – A Sexy Horror Story: arriva al cinema a luglio lo slasher di Ti West

a sexy horror story

Sarà Midnight Factory, etichetta specializzata in cinema horror proprietà di Koch Media, a portare in Italia, al cinema dal 14 luglio, X – A Sexy Horror Story, il nuovo horror di Ti West prodotto da A24 ambientato nel mondo del porno degli anni ’70.

Nel 1979, una troupe di ragazzi ambiziosi e affamati di successo decide di girare un film per adulti nelle zone rurali del Texas, ma l’anziana coppia che la ospita, in una fattoria isolata e indisturbata, comincia a nutrire un interesse lascivo per i giovani attori. Durante la notte, questo interesse morboso esploderà in tutta la sua violenza e terrore.

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High Life, la recensione

High Life

In genere, quando parliamo di cinema di fantascienza possiamo fare una distinzione in due macro settori che ci riconducono direttamente alla rivoluzione fantascientifica avvenuta nel decennio che collega la fine degli anni ‘60 con la fine degli anni ‘70. Da una parte abbiamo il grande cinema d’intrattenimento che ha ricodificato il linguaggio della fantascienza da botteghino e ha fatto scuola in ogni dove, inaugurando saghe che ancora oggi sopravvivono. Parliamo di quell’ideale arco temporale di completamento che inizia nel 1968 con Il Pianeta delle Scimmie e si chiude nel 1977 con Guerre stellari. Dall’altra abbiamo la fantascienza più filosofica, adulta, complessa, autoriale – se mi passate il termine – che irrimediabilmente prende il “la” sempre nel 1968 con 2001: Odissea nello spazio e chiude il cerchio nel 1979 con Stalker passando nel 1972 per il fondamentale Solaris dello stesso Tarkovskij. Un decennio di incredibile sperimentazione e ridefinizione dei linguaggi fantascientifici su cui ancora oggi si fondano la maggior parte dei film di fantascienza che vengono prodotti. Non fa eccezione High Life di Claire Denis che si aggancia al secondo settore che ho descritto, quello della cosiddetta “fantascienza d’autore”.

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Suspiria, la recensione

Presentato in concorso alla 75esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il Suspiria di Luca Guadagnino esce finalmente allo scoperto dopo un’attesa lunga quasi più di un anno. A precederlo c’è ovviamente il notevole successo riscosso dal precedente Chiamami col tuo nome, ma anche una certa diffidenza (non del tutto ingiustificata) da una parte dei devoti all’originale di Dario Argento.

Possano questi ultimi rasserenarsi: come già precedentemente anticipato dallo stesso Guadagnino, il suo NON è un remake dell’originale del 1977!

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Dane DeHaan nel nuovo horror di Gore Verbinski

È l’Hollywood Reporter a rivelare che Dane DeHaan, l’Harry Osborne di The Amazing Spider-Man 2, e Mia Goth (vista Nymphomaniac – Vol. 2) sarebbero in trattative per interpretare il film horror A Cure for Wellness, diretto e prodotto da Gore Verbinski, regista, tra gli altri, di The Ring.

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Nymphomaniac Vol. II, la recensione

Si concludeva in maniera beffardamente drammatica il Vol. 1 della gargantuesca epopea erotica messa in scena dal genio e sregolatezza Lars Von Trier, con la giovane Joe, interpretata dalla deliziosa Stacy Martin, che si rendeva conto della sua desensibilizzazione al piacere. Poi, sulle note quasi ossimoriche dei Rammstein, c’era qualche assaggio dei Vol. 2 scorrere affiancato ai titoli di coda, anticipando il brusco cambiamento di tono che la seconda parte di Nymphomaniac avrebbe subito.  Promessa mantenuta e al suo secondo atto l’affresco erotico/drammatico di Von Trier si tinge di nero, si fa più cupo, disperato e ossessivo, mantenendo fede agli ultimi istanti di disperazione del film precedente.

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