Archivio tag: rami malek

Amsterdam, la recensione

Cinque candidature agli Oscar (tre come regista, due come sceneggiatore), David O. Russell si è ritagliato negli ultimi dieci anni un posto di tutto rispetto nella Hollywood che conta, da quando con The Fighter si è imposto come autore di “serie A”. Questo nonostante la sua carriera sia cominciata comunque a metà anni ’90 (tra gli altri, ha scritto e diretto il cult con George Clooney Three Kings) e abbia anche la fama di essere un vero “stronzo” sul set, con i suoi attori. Però è dal 2015 che David O. Russell era lontano dal set, ovvero dal bellissimo Joy con Jennifer Lawrence, sette lunghi anni durante i quali il regista e sceneggiatore ha dato vita alla sua opera più complessa e ambiziosa, Amsterdam.

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007 – No Time to Die: finalmente in home video l’ultimo emozionante film con James Bond

C’è poco da dire: 007 – No Time to Die, l’ultimo emozionante film dedicato a James Bond, l’iconico personaggio creato da Ian Fleming, è stato il titolo che più di tutti ha fatto discutere e soffrire per via dei continui rimpalli distributivi dettati dall’emergenza sanitaria covid-19. Ma al tempo stesso, e questo è estremamente ammirevole, è stato tra i pochi titoli che hanno saputo fermamente attendere le riaperture delle sale per uscire #soloalcinema senza cedere alla “morsa trita tutto” delle piattaforme on demand (rifiutando persino un’allettantissima proposta di Netflix). Uscito in sala a fine settembre 2021, sfidando lo scetticismo e la paura di molti spettatori a tornare al cinema, 007 – No Time to Die ha ultimato la sua corsa nelle sale incassando 700 milioni di dollari al botteghino mondiale (una cifra che sarebbe stata senz’altro più alta in altri tempi) e adesso è finalmente disponibile in home video in tutti i supporti possibili (incluse edizioni speciali da collezione).

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No Time to Die, la recensione

Siamo giunti al 25°, distributivamente sospiratissimo, capitolo della saga più longeva della storia del cinema, quella dell’agente dell’MI6 007. Un traguardo importante e delicato che oltre a segnare l’addio al personaggio del Bond corrente, Daniel Craig, No Time to Die ha anche l’oneroso compito di chiudere narrativamente una saga, cosa mai accaduta prima d’ora nella storia cinematografica dell’agente nato dalla penna di Ian Fleming. Perché quello iniziato nel 2006 con Casinò Royale è il primo arco narrativo bondiano ad avere un legame seriale tra film e film, ovviando alla struttura autonoma quasi antologica dei precedenti film e creando un unicum narrativo lungo cinque pellicole.

Alla fine è successo e nonostante i ripetuti rinvii distributivi causati dall’emergenza sanitaria e la costanza con cui la MGM ha insistito a voler far uscire fortunatamente il film solo al cinema, No Time to Die ha messo veramente la parola fine a un arco narrativo rivoluzionando la storia di James Bond.

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Fino all’ultimo indizio, la recensione

Se c’è un genere cinematografico che davvero non passa mai di moda, quello è il thriller di matrice poliziesca, capace di trasformarsi e cambiar pelle nei decenni ma di rimanere sempre molto fedele a un’impostazione di base ferrea. Negli ultimi anni, questo genere ha trovato terreno fertile soprattutto sul piccolo schermo andando in contro all’ennesimo mutamento d’abito e, grazie a prodotti di qualità indiscutibile come True Detective e Mindhunter, ha continuato a rimanere vivo nell’esperienza dello spettatore. Con Fino all’ultimo indizio (The Little Things, in originale) troviamo una interessante variante sul tema che sembra far sue le esperienze del thriller poliziesco cinematografico classico e le più recenti prove seriali di qualità.

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Fino all’ultimo indizio, il thriller con Rami Malek, Jared Leto e Denzel Washington dal 5 marzo esclusiva digitale

Fino All’ultimo indizio, il thriller con protagonisti i premi Oscar Denzel Washington, Rami Malek e Jared Leto, che per la sua interpretazione nel film ha ricevuto la nomination ai Golden Globe come “Miglior attore non protagonista”, arriva in Italia in esclusiva digitale da venerdì 5 marzo, disponibile per l’acquisto e il noleggio premium su tutte le principali piattaforme digitali. John Lee Hancock, regista di The Blind Side, Saving Mr. Banks e The Founder, dirige il film da una sua sceneggiatura originale.

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Io sono Dolittle! Robert Downey Jr in blu-ray nei panni del dottore che parla con gli animali

Dopo aver salutato la luccicante armatura di Iron Man nel film campione d’incassi Avengers: Endgame, Robert Downey Jr indossa i panni di un altro amatissimo personaggio fantastico dotato di “poteri” tutt’altro che convenzionali. Era il 1920 quando andò per la prima volta alle stampe La storia del Dottor Dolittle, primo dei 14 volumi firmati dallo scrittore inglese Hugh Lofting e dedicati all’immaginario medico naturalista che aveva la facoltà di comunicare con gli animali. Un personaggio fantastico e fantasioso creato da Lofting durante il suo servizio militare, nel bel mezzo delle trincee della Prima Guerra Mondiale e ispirato al chirurgo scozzese John Hunter, con il chiaro intento di fuggire dagli orrori quotidiani della guerra. Dolittle, ultimo adattamento cinematografico dell’opera di Lofting, arriva finalmente in alta definizione blu-ray disc sotto il marchio Universal Pictures Home Entertainment.

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Mr. Robot, ultima stagione: l’isolamento del narratore inaffidabile

Elliot Alderson

Dopo quattro anni, si è conclusa la serie creata da Sam Esmail Mr. Robot, che ci aveva conquistati fin dall’inizio grazie alle trame intricate e le scelte stilistiche uniche, raccogliendo non pochi premi nel corso degli anni.

Mr. Robot racconta di Elliot Alderson (intrepretato dall’incredibile Rami Malek), ragazzo mentalmente instabile che trova il suo sfogo nell’hackerare coloro che considera “cattive persone”. Ad accompagnarlo nella creazione di un gruppo di hacker professionisti, la F-Society, troviamo Darlene, sorella di Elliot (Carly Chaikin), e il “mr. Robot” (Christian Slater) del titolo, che nella prima stagione crediamo essere il padre, ma in realtà scopriremo essere una delle personalità di Elliot, affetto da Disturbo dissociativo della personalità.

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Oscars 2019: analisi ragionata di tutte le vittorie

Oscars 2019, l’edizione delle incertezze fino all’ultima ora.

Come tutti sapranno, la 91esima edizione degli Academy Awards è stata pesantemente influenzata dagli ascolti ai minimi storici dello scorso anno, l’anno di Shape of Water. Un risultato che ha spinto la ABC a riformulare lo show riducendo, innanzitutto, la durata totale. A questo ha contribuito l’esclusione a posteriori del conduttore, inizialmente individuato in Kevin Hart, licenziato dopo alcune accuse di omofobia legate a suoi vecchi tweet ironici, e una maggiore asciuttezza generale con meno sketch e meno esibizioni.

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Oscars 2019: Green Book miglior film e tutti i vincitori

Si è appena conclusa la 91^ edizione degli Academy Awards, i prestigiosi Premi Oscar e quest’anno le premiazioni sono state meno prevedibili in confronto allo scorso anno. A portarsi a casa la statuetta come miglior film è stato Green Book di Peter Farrelly, che guadagna altri due importanti premi: la migliore sceneggiatura originale e il miglior attore non protagonista per Mahershala Ali.

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Bohemian Rhapsody, la recensione

Ad un cinefilo può capitare di attendere con trepidazione l’uscita di un film e di prenotare per tempo la poltrona migliore della sala migliore della sua città per il primo spettacolo del primo giorno di programmazione. Magari ha letto in anteprima le tiepide critiche della stampa ed ha, quindi, un’aspettativa bassa. Può capitare anche che, ai titoli di coda, tutto sia cambiato; che scopra di avere gli occhi lucidi e nella mente il proposito di tornare al più presto in sala per una seconda visione. Non è fantasia, ma esattamente ciò che è successo a chi vi scrive. 

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