Archivio tag: sinister

Black Phone, la recensione

Nel 2020 l’azienda di comunicazione Broadband Choices ha avviato uno studio scientifico denominato Science of Scare Project che, attraverso un’equipe di medici, ha sottoposto un campione di 250 spettatori alla visione di alcuni film horror per cercare di stabilire, dalla frequenza del battito cardiaco, quale fosse il film più spaventoso tra i selezionati. Il risultato ha decretato Sinister (2012) di Scott Derrickson il più ansiogeno di sempre.

A dieci anni esatti da Sinister, il team che ha dato vita a quel piccolo classico del terrore si è riunito per un’altra perla del brivido, Black Phone. Infatti, Scott Derrickson è tornato a collaborare con lo sceneggiatore C. Robert Cargill e con il produttore Jason Blum per portare al cinema uno dei primi racconti di Joe Hill, figlio di Stephen King, contenuto nell’antologia Ghosts.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Sinister, la recensione

Dopo aver ottenuto un buon successo con il romanzo “Kentucky Blood”, un thriller che si ispirava a un fatto di cronaca, lo scrittore Ellison Oswalt è progressivamente caduto nell’anonimato. Ora Ellison vuole riprovarci e decide di dedicarsi a un altro romanzo di cronaca nera e per trovare la giusta ispirazione e allo stesso tempo indagare in prima persona si trasferisce con la sua famiglia a King County, proprio nella casa in cui hanno abitato le vittime protagoniste del suo nuovo libro. L’uomo trova nella soffitta della casa una scatola contenete dei filmini amatoriali che riproducono delle efferate morti, tra le quali anche la terrificante fine dei precedenti inquilini. Ellison capisce di avere tra le mani del materiale controverso ma invece di denunciare il ritrovamento alla polizia comincia ad analizzare i filmati per il suo romanzo. Non immagina, però, che quei filmati sono legati a un’entità maligna e nel momento in cui Ellison li ha visti l’ha risvegliata!

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Valutazione: 7.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Sinister Saga e Kiss of the Damned: i blu-ray limited edition Midnight Factory

L’instancabile Midnight Factory, etichetta dedicata al cinema horror distribuita da Koch Media, nelle ultime settimane ha portato nei negozi due titoli davvero imperdibili per gli appassionati: Sinister 2, sequel del fortunato film di Scott Derrickson, e Kiss of the Damned, love story vampirica che arriva in Italia direttamente per il mercato home video.

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Liberaci dal Male, la recensione

Scott Derrickson ha una carriera votata al demoniaco.

Se escludiamo il non troppo fortunato remake di Ultimatum alla Terra, infatti, il futuro regista del marveliano Doctor Strange ha in curriculum un’invidiabile quantità di film horror che parlano di diavoli e demoni. Cominciamo con il riuscitissimo Hellraiser 5: Inferno (2000), ovvero uno dei migliori sequel del cult diretto da Clive Barker, si prosegue con The Exorcism of Emily Rose (2005), tratto dalla vera storia di Anneliese Michel e divenuto in breve tempo un punto di riferimento per il cinema esorcistico. Arriva poi, nel 2012, Sinister, prodotto dalla BlumHouse, che pur allontanandosi dall’impianto del film demoniaco per abbracciare quasi più quello del filone “case infestate”, porta in scena uno spaventoso demone che si lega alla sua immagine riprodotta. Ma ora arriva Liberaci dal Male, che sembra quasi essere un mix tra i primi due film di Derrickson, visto che unisce a un impianto da thriller poliziesco (come Hellraiser 5) con tematiche e immagini tipiche del cinema degli esorcismi.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Oltre i confini del male: Insidious 2, la recensione

Dopo lo strano caso accaduto al piccolo Dalton, la famiglia Lambert ha di nuovo cambiato abitazione con la speranza di ricominciare una nuova vita serena. Le cose, però, non sembrano cambiare realmente e strani fatti continuano a tormentare la famiglia. Questa volta non è il corpicino di Dalton a fare da magione a sinistre entità ma quello di suo padre Josh. Renai, servendosi ancora una volta dell’aiuto dei due maghi dell’occulto Specs e Tucker, scoprirà che ad infestare il corpo di suo marito è lo spirito maligno di una donna anziana che sembra perseguitare Josh sin dalla sua infanzia.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Dark Skies – Oscure presenze, la recensione

Certo non è il massimo dell’originalità, e la trama si svela a tratti prevedibile, ma Dark Skies: Oscure Presenze risulta essere un film che tratta di rapimenti alieni meglio riuscito degli ultimi anni.

Più proiettato verso il sottogenere Home Invasion che verso il filone fantascientifico, la pellicola ci regala un mix indubbiamente interessante tra diversi generi cinematografici adoperando, spesso, anche uno sfrenato citazionismo dedicato alle situazioni più classiche del cinema horror. Lo schema standard dei film dell’orrore, infatti, non cambia di una virgola; abbiamo la tipica famigliola medioborghese, formata da padre, madre (Josh Hamilton e Keri Russell) e due figli, che sta attraversando un periodo difficile, soprattutto sul versante economico, e che cerca di salvare le apparenze affidandosi al modesto lavoro da agente immobiliare di lei. Man mano, però, i loro problemi diventano di ben altra portata.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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