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Mechanic: Resurrection, la recensione
Quando ero piccolo, parenti poco avvezzi al concetto di saga letteraria erano soliti regalarmi libri cronologicamente a caso. Quindi, che so, ho iniziato Harry Potter dal terzo volume. La sensazione era sempre quanto meno estraniante trovarsi in un quella specie di media res non programmata. Ecco, soltanto a fine film ho realizzato che Mechanic: Resurrection, di Dennis Gansel, in uscita in Italia il 24 novembre, è il sequel di Professione Assassino, che non ho visto.
Jason Bourne, la recensione
Dopo un’assenza di ben nove anni, Matt Damon torna a indossare i panni di Jason Bourne, il sicario professionista creato dallo scrittore Robert Ludlum. E come è accaduto per personaggi iconici come Rocky Balboa o John Rambo, anche Jason Bourne si guadagna un film che ha per titolo il suo nome. Semplice. Secco. Garanzia di riconoscibilità e di successo.
Ma in questa lunga assenza dagli schermi, giustificata da un capitolo realmente conclusivo – ovvero The Bourne Ultimatum: Il giorno dello Sciacallo – che dava un senso di chiusura a una ideale trilogia, il franchise lanciato al cinema da Doug Liman nel 2002 aveva avuto un quarto capitolo, The Bourne Legacy, un episodio spurio con protagonista l’agente Aaron Cross, interpretato da Jeremy Renner. Questo spin-off non è stato accolto benissimo da pubblico e critica, così, per riabilitare la saga, la Universal Pictures ha deciso di riportare in scena il personaggio principale, malgrado sia Matt Damon che il regista Paul Greengrass avevano manifestato disinteresse per un ulteriore progetto legato al brand.
Criminal, la recensione
Alcuni film diventano d’interesse comune per l’utilizzo che si fa degli attori e questo, spesso, accade quando troviamo un attore solitamente legato a ruoli positivi improvvisamente trasformato in un mostro. Succedeva, per esempio, al compianto Robin Williams quando interpretò il cattivo in Insomnia di Christopher Nolan (e ancora prima nel sottovalutato One Hour Photo), o di recente a Steve Carrel per il personaggio negativo di Foxcatcher. Ma ora la stessa cosa accade anche a Kevin Costner, che era già stato psicopatico nel thriller Mr. Brooks e ora si trasforma in un inedito antieroe in Criminal.
Cose Nostre – Malavita, la recensione
Giovanni Manzoni è un “onesto” criminale della mafia newyorkese che viene inserito in un programma di protezione testimoni dopo aver testimoniato contro alcuni suoi colleghi. Per questo motivo Giovanni diventa Fred Blake e lui e la sua famiglia vengono trasferiti sotto mentite spoglie in un tranquillo paesello nel cuore della Francia, dove l’agente Stansfield li tiene sott’occhio. Ma per la famiglia Blake è dura sottrarsi alle vecchie abitudini e così sia lo stesso Fred, che si spaccia per uno scrittore, che sua moglie Maggie e i suoi figli Belle e Warren, si adattano alla nuova realtà a modo loro, facendosi rispettare come sono abituati. Ma quando i vecchi compari mafiosi riescono fortuitamente ad individuare Fred, per la famiglia Blake ci sarà una sanguinosa resa dei conti alla maniera di Cosa Nostra.