The Mandalorian: Star Wars mette a segno l’ennesimo colpo!

La nuova via che la saga di Star Wars ha intrapreso a partire dal 2015, quando nei cinema è uscito Il risveglio della Forza in seguito all’acquisizione di Lucas Film da parte di Disney, ha aperto un vero e proprio universo davanti a questo magnifico franchise. La saga più influente e innovativa della storia del cinema postmoderno ha definitivamente visto consacrare a canone l’universo espanso che ha bramato per decenni e così, dopo i timidi tentativi di uscire fuori dalle storie cinematografiche con le fondanti ma sottovalutate serie animate di Dave Filoni (Clone Wars, Rebels e Resistance), l’universo espanso di Star Wars è stato ufficialmente avviato dagli spin-off cinematografici (anche se con fortuna alterna, si veda l’ingiusto flop di Solo), fino al passo successivo, rappresentato dalla prima serie tv live action ufficiale della saga, The Mandalorian.

Ideata da uno dei più intelligenti e talentuosi uomini Disney del momento, ovvero Jon Favreau, regista di Iron Man e Il libro della giungla, The Mandalorian è un po’ il simbolo di questo nuovo corso starwarsiano, forse più degli episodi cinematografici VII-VIII-IX, perché rappresenta lo sdoganamento della Saga su nuovi lidi di fruizione mediale, lo scardinamento della sacralità della sala cinematografica. Infatti, The Mandalorian è la serie con cui Disney e Lucasfilm inaugurano la piattaforma streaming Disney+, il loro “Cavallo di Troia” per entrare nelle case degli spettatori. E il valore intrinsecamente nativo digitale di questa serie è il meraviglioso paradosso di un prodotto che si ancora saldamente alla tradizione, urla classicità da ogni fotogramma, dimostrando che Favreau e i suoi collaboratori non solo conoscono molto bene la materia che stanno trattando, ma sanno perfettamente cosa piace al fan di Star Wars, forse anche consci delle critiche (quelle costruttive, però) che la nuova trilogia cinematografica ha riscosso. Dunque, The Mandalorian, per semplificare, può essere visto come una sorta di Rogue One dai toni più leggeri e dalla ponderata valenza iconografica.

The Mandalorian

Articolata in otto episodi dalla durata di circa 30 minuti l’uno, The Mandalorian racconta una storia compatta e semi-compiuta che si ambienta temporalmente pochi anni dopo gli eventi raccontati ne Il ritorno dello Jedi. Seguiamo le avventure di Din Djarin, noto anche come Mando, un orfano mandaloriano che appartiene alla gilda dei cacciatori di taglie che opera oltre i confini della Nuova Repubblica. Quando il leader della gilda di cacciatori, Greef Karga, commissiona a Mando un cliente che ha tutta l’aria di simpatizzare per l’ex-Impero, il cacciatore accetta la sua missione che è rigorosamente top-secret: Mando deve recuperare un misterioso pacco e consegnarlo al suo cliente. Quando Mando giunge su Arvala-7, dove deve portare a segno l’obiettivo, realizza di cosa si tratta: un essere vivente… adorabile! E così decide di evadere agli ordini, diventando a tutti gli effetti un disertore con una taglia sulla testa.

Inizia così l’avventura di Mando e del Bambino, una bellissima storia ricca di avventura, azione e colpi di scena che può essere vista idealmente come un lungo film di quattro ore.

The Mandalorian

Jon Favreau scrive insieme a Dave Filoni, Christopher Yost e Rick Famuyiwa una storia compatta e molto ben strutturata che ha il pregio di inserirsi perfettamente all’interno della mitologia di Star Wars pur rimanendo libera da eccessivi vincoli. Così facendo, The Mandalorian, per assurdo, può essere facilmente fruita e compresa anche da chi non ha mai visto un film di Star Wars, ma allo stesso tempo far emozionare chi questa saga la ama e la segue da anni.

L’intuizione, per quanto semplice, sta tutta nell’aver voluto creare un piccolo mondo nel più ampio universo di Saga, con personaggi inediti che si muovono in un contesto già conosciuto. Personaggi che in qualche modo rimandino alla tradizione, come lo stesso Mando che appartiene alla gilda dei cacciatori a cui appartenevano anche Jango Fett e Boba Fett, quindi ne richiama il look, oppure il Bambino che tutto il mondo ha salutato come Baby Yoda ed è diventato un po’ la mascotte dello show.

The Mandalorian

Oltre a questo semplice ma efficace stratagemma, Jon Favreau e soci hanno giustamente pensato di donare a The Mandalorian quella semplicità strutturale e narrativa che avevano i primi tre film della saga. Lontani dagli arzigogoli narrativi della trilogia prequel ereditati dalle serie d’animazione e non incastrati in meccanismi di ibridazione neo-citazionista della nuova trilogia cinematografica, The Mandalorian si presenta come un’avventura vecchio stile che riecheggia atmosfere e dinamiche narrative del western, mostra degli ottimi momenti d’azione e un parco di personaggi non troppo ampio ma perfettamente strutturato.

Al risoluto Mando, a cui dona la corporatura un Pedro Pascal costantemente celato da una maschera (lo vediamo in volto per pochissimi minuti solo in un’occasione) e l’adorabile Bambino/Baby Yoda che darà tante soddisfazioni durante gli 8 episodi della prima stagione, si aggiunge Carasynthia Dune, detta Cara, una ex soldatessa che ha combattuto per l’Alleanza Ribelle e che ora lavora come mercenaria, a cui dà volto e fisico una perfetta Gina Carano.

The Mandalorian

A questo terzetto si aggiunge Kuiil, un ex schiavo ugnaught dell’Impero che ora si guadagna da vivere coltivando umidità e allevando Blurrg a cui da la voce Nick Nolte, e IG-11, un droide da difesa programmato come cacciatore di taglie che viene riprogrammato a nutrice, a cui da la voce Taika Waititi, anche regista dell’ultimo episodio della stagione. In più, abbiamo i personaggi ambigui, di cui non sono subito definite le parti che appoggiano: c’è il leader della gilda dei cacciatori, Greef Karga, interpretato da Carl Weathers, e il misterioso Cliente, a cui da volto nientepopodimeno che Werner Herzog, un uomo dal fare autoritario che si circonda di stormtrooper, il che ci fa sospettare in una diretta connessione con il da poco caduto Impero.

La stagione uno di The Mandalorian sostanzialmente è un bellissimo film d’avventura molto old style, capace di calibrare a dovere ogni sua componente e imporsi nell’immaginario sfruttando con intelligenza un brand noto come Star Wars. Sa essere grande produttivamente, di ampio respiro se parliamo di aspetto narrativo e allo stesso tempo molto circoscritto nel tempo e nello spazio se consideriamo la saga di cui fa parte. Insomma, è stata trovata la formula giusta per tenere costantemente alto il livello d’interesse su Star Wars e strizzare l’occhio ai più esigenti che avevano notato uno snaturamento nella nuova trilogia cinematografica.

The Mandalorian

The Mandalorian funziona. Funziona nella sua interezza nonostante degli otto episodi della prima stagione almeno un paio nel mezzo danno quella sensazione di brodo allungato utili a “fare numero”.

Ora aspettiamo con una certa impazienza la stagione due, già annunciata da Disney+ per l’autunno 2020.

The Mandalorian è disponibile su Dsiney+ Italia a partire dal 24 marzo 2020 con due episodi a settimana.

Roberto Giacomelli

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