Rogue One: A Star Wars Story, la recensione

Sapevamo tutti che sarebbe stato un rischio pompare la rinascita di Star Wars al punto tale da avere un film all’anno fino al 2020, con tanto di spin-off mirati ad espandere la saga oltre i confini dei sequel e, strada facendo, hanno cominciato a sospettarlo anche in casa Disney, quando la scorsa estate si sono trovati tra le mani il girato di Gareth Edwards che non soddisfaceva i canoni del rebranding operato da J.J. Abrams.

Sbagliavamo noi e sbagliava la Disney con lo scetticismo post reshooting, perché stando alla visione di Rogue One: A Star Wars Story, l’ampliamento di questo universo sta procedendo nel migliore dei modi e questo primo spin-off è un’opera visivamente ed emotivamente potentissima.

Un prologo ci porta a conoscenza della famiglia Erso, apparentemente agricoltori, anche se lui, Galen, è legato in qualche modo all’Impero. Il tempo di veder morire lei, Lyra, per mano delle truppe del malvagio Krennic e la quotidianità della piccola Jyn è stravolta per sempre. Suo padre Galen si piega all’Impero tornando a lavorare come ingegnere e la bambina viene affidata a Saw Gerrera, esponete della ribellione già fattosi valere durante la Guerra dei Cloni.

Passano diversi anni, una ventina occhio e croce, siamo poco prima dei fatti narrati in Episodio IV – Una nuova speranza. Jyn è ormai cresciuta, inaridita dalla vita e speranzosa di poter ritrovare un padre che ha ceduto al “Lato Oscuro” per salvarle la vita; l’occasione le si presenta quando viene contattata dall’Alleanza per guidare un team di ribelli che devono recuperare una comunicazione di Galen Erso, nella quale pare che l’ingegnere abbia rivelato il punto debole della Morte Nera, il pianeta-arma che l’Impero ha appena costruito per spazzare via l’Alleanza.

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Rogue One parte da questo spunto per costruire un’avventura incredibilmente epica che si fonda sul già noto per dar vita a una storia ricca di spunti, di situazioni nuove per la saga e di colpi di scena che, sinceramente, non ci saremmo aspettati. Rogue One coglie nel segno e non può che far breccia nel cuore di chi con Star Wars c’è cresciuto e lo ha amato negli anni, conservando il ricordo di un film, una saga, che ha cambiato per sempre la storia del cinema.

E Rogue One si approccia con molto coraggio a questo mito facendo l’esatto contrario di quanto aveva fatto lo scorso anno il molto più canonico Il Risveglio della Forza, un sequel di qualità eccezionale ma che andava sul sicuro dando al fan quel che il fan voleva. Rogue One, pur rispettando al millesimo il materiale che affronta e incastrandosi con una precisione commovente alla storia di cui si fa ampliamento, riesce a trattare tematiche nuove con un approccio originale.

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Di fatto Gareth Edwards, che vi ricordiamo ha in curriculum lo splendido Monsters e l’esaltante reboot di Godzilla, ha fatto un war-movie d’autore, ovvero quello che non ti aspetteresti mai da un film di questo tipo. E non si tratta di guerra nello spazio con astronavi che sparano laser, almeno non solo, ma di quella guerra che si combatte sul campo, in trincea, con soldati che impugnano fucile, seppur laser. Un film, per certi versi, molto maturo nei contenuti politici che si prefigge di veicolare e indubbiamente dark tanto nella messa in scena che nella rappresentazione della violenza.

Una serie di indizi che, fin dalla mancanza dell’iconico riassunto iniziale a scorrimento sullo schermo e il ri-arrangiamento delle musiche, che per la prima volta sono a opera di Michael Giacchino, sta a indicare una scissione di questo capitolo dalla saga principale.

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Allo stesso tempo, però, Rogue One ha tutta la “Forza” di Star Wars in sé. Anche qui c’è un rapporto travagliato tra padri e figli, dove il “Lato Oscuro” gioca un ruolo di rilievo, e, come accadeva in Il Risveglio della Forza, la donna non è più una principessa da salvare ma la vera eroina della situazione. Poi c’è un droide a far da spalla ai protagonisti, K-2SO, che ha una particolarissima consapevolezza del suo essere che lo rende un personaggio molto sui generis, decisamente opposto all’adorabile presenza di un BB-8, e ci sono le fantastiche creature che da sempre popolano l’universo di Star Wars, incontrate in mercati e sudicie locande.

Ma la cosa che più colpisce del suo essere inserito nel contesto della saga è la perfetta mimesi con cui coglie le atmosfere vintage di Una nuova speranza. Gli ambienti, gli abiti, i suppellettili, le armi e le acconciature del futuristico 1977 sono riproposte con tale fedeltà e naturalezza che non solo non sembra passato tutto questo tempo tra l’uno e l’altro film, ma ci riesce a far credere che quel look, oggi così cheap, possa essere serioso e soprattutto appartenete a un’epoca futura.

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Un lavoro di tutto rispetto è stato compiuto anche sui personaggi, affatto banali soprattutto nella delineazione di quelli secondari, dal cieco che crede di possedere la Forza, interpretato da un grande Donnie Yen, al pilota dell’Impero che accoglie la causa dell’Alleanza. Funziona tutto e molto bene e quando compaiono i volti noti a tutti noi, che siano semplici cammei o ruoli di una certa importanza, come accade al Governatore Tarkin, che incredibilmente ha ancora il volto di Peter Cushing a 22 anni dalla sua morte, il fan non può che fomentarsi. A tal proposito è da segnalare assolutamente la presenza – ben più parca del previsto – di Darth Vader in tutta la sua imponente iconicità, che si fa protagonista di una scena bellissima che sicuramente rimarrà nella storia della saga.

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Ora che questa magnifica parentesi nel passato si è conclusa, non dobbiamo fare altro che aspettare dicembre 2017 per vedere come proseguirà la storia con l’ottavo episodio della saga cinematografica più rappresentativa di sempre.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Ha uno stile completamente differente dagli altri capitoli pur rimanendo perfettamente fedele alla saga.
  • Il modo in cui si incastra in Episodio IV ha del commovente.
  • Personaggi delineati molto bene.
  • Scene d’azione ricche di epicità ed enfasi.
  • È Star Wars!
  • Sappiamo già tra Impero e Alleanza chi avrà la meglio…
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Valutazione: 9.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Rogue One: A Star Wars Story, la recensione, 9.0 out of 10 based on 1 rating

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