Venezia 72. Per Amor Vostro

Nell’ultimo giorno di Concorso al Festival di Venezia, ecco arrivare l’ultimo film italiano, Per Amor Vostro di Giuseppe Gaudino, affermato documentarista napoletano alle prese con il suo secondo lungometraggio. Chi scrive, purtroppo, non ha visto il primo film di Gaudino ma dopo Per Amor Vostro si sente di affermare che forse sarebbe meglio per l’autore non girarne un altro. Grazie a questo film, intanto, Valeria Golino si è vista consegnare la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile, altro premio, giustamente, discusso di questa strana edizione del Festival. 

Per Amor Vostro si può definire un ibrido tra una tragedia greca e una sceneggiata napoletana con richiami danteschi e religiosi, commentata da una musica neomelodica alquanto fastidiosa. Insomma, se Gaudino aveva deciso di strafare ci è riuscito.

Il film è la storia kitsch di Anna, una donna dall’indole combattiva che, però, da vent’anni a questa parte ha deciso di spegnersi e diventare un’eduardiana “cosa da niente” per amore della sua famiglia e dei suoi tre figli. Anna, da giovanissima coraggiosa e spigliata, diventa vittima di un violento marito usuraio e di una vita che si lascia scorrere addosso in maniera ormai disinteressata. Anna finge di non conoscere le attività illegali di suo marito e ogni giorno subisce gli insulti dei suoi vicini e conoscenti, intanto, però, ha finalmente trovato un lavoro come gobbo in una produzione televisiva dove cade vittima anche di una passione amorosa travolgente, avvenimento che fa risvegliare in lei la voglia di vivere e reagire alla ferocia di suo marito.

La vita di Anna ci viene mostrata in uno spento bianco e nero che simboleggia il suo modo di vedere la realtà, sprazzi di colore intenso, però, compaiono durante i flashback e durante le visioni oniriche che la protagonista vive di continuo. Visioni troppo invadenti e mal fatte con una computer grafica discutibile che sottolineano ogni avvenimento della vita di Anna in maniera anche ripetitiva e ridondante. Spesso queste visioni sono legate a un’iconografia religiosa fuori luogo che trasformano, letteralmente, la Golino in una Madonna, una martire della società in cui vive.

Ma anche senza tutti questi arzigogoli registici, la sceneggiatura di Per Amor Vostro pecca spesso di banalità e di un’incoerenza di fondo. Inoltre, le scene che ci mostrano il rapporto di Anna con suo marito, interpretato da Massimiliano Gallo, sono tutte uguali. Lo stesso problema si riscontra con le scene che vedono Anna interagire con i propri figli e con Ciro, suo mentore e vittima del marito.

per amor vostro 2

Eccessività è la parola che meglio descrive il film, coronato da un finale ancora più pomposo e esagerato che confonde ancora di più lo spettatore.

In conclusione, nonostante le tante esaltazioni entusiastiche che il film ha ricevuto da buona parte della critica veneziana, se vi volete bene, “per amor vostro”, evitate questo film, che è in sala dal 17 settembre.

Rita Guitto

PRO CONTRO
  • L’unico aspetto positivo del film è l’interpretazione di Valeria Golino, anche se di sicuro non meritava la Coppa Volpi.
  • Da apprezzare il coraggio del regista.
  • Di cose che non vanno in Per Amor Vostro ce ne sono davvero troppe. L’aspetto più problematico, comunque, rimane il fatto che questo film è troppo eccessivo da ogni punto di vista.
  • La scelta della musica come narratore è un esperimento interessante ma che alla lunga stanca.
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Valutazione: 4.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Venezia 72. Per Amor Vostro, 4.0 out of 10 based on 1 rating

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