Venezia 76. Marriage Story – Storia di un matrimonio

La fine di un matrimonio. Uno fra gli argomenti più affrontati sul grande schermo.

Quindi declinarlo in modo originale, senza ricorrere ai soliti cliché, sarebbe difficile, se non impossibile, no?

Non per Noah Baumbach, regista e sceneggiatore di Marriage Story – Storia di un matrimonio, opera in Concorso alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia e da dicembre su Netflix.

L’incipit è un colpo di fulmine per lo spettatore: i protagonisti leggono i motivi per cui si sono innamorati l’uno dell’altro. Teneri e buffi nelle loro idiosincrasie. Nicole è un’attrice hipster e lunatica, Charlie un regista teatrale pignolo ed egocentrico.

Ma terminata la presentazione, troviamo i due da un terapista di coppia, alle prese con la più grossa crisi del loro matrimonio.

Per evitare al figlio Herny lo stress del divorzio, stanno tentando di risolvere i loro problemi senza ricorrere ad avvocati. Ma la frustrazione di lei, che si sente imprigionata nell’ombra del marito, e l’incapacità di lui nel riconoscere il proprio egoismo, sfoceranno presto in un’azione legale sempre più dolorosa.

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In una delle migliori performance della loro carriera, Scarlett Johansson e Adam Driver dipingono due personaggi sfaccettati, ricchi e adorabili. Circondati da comprimari più “macchiette” rispetto a loro, ma eccellenti (come Laura Dern e Julie Hagerty) che mettono in scena alcune fra le sequenze più divertenti del film.

Un rapporto d’amore non finisce, ma si trasforma. È questo che Baumbach vuole dirci nei 135 minuti di pellicola, gestendo le dinamiche familiari con rara maturità.

La scrittura abbonda di lunghe scene di dialogo che mai annoiano e spesso commuovono; la regia è di servizio, eppure svolge egregiamente il suo dovere.

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Uno dei migliori pregi del film è l’equilibrio fra dramma e ironia: le debolezze di Nicole e Charlie, i litigi così violenti ma reali e le situazioni legali ai limiti del paradossale, rendono l’intero lungometraggio profondamente umano.

E se alla fine di un film salti in piedi per applaudire, asciugandoti l’ennesima lacrima di commozione, il mimino che puoi fare è consigliare a tutti di godere di Marriage Story.

Michele Cappetta

PRO CONTRO
  • Recitazione.
  • Sceneggiatura.
  • Equilibrio fra dramma e ironia.
  • I personaggi secondari troppo macchiette rispetto ai protagonisti.
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Valutazione: 9.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Venezia 76. Marriage Story - Storia di un matrimonio, 9.0 out of 10 based on 1 rating

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