Esterno notte, la recensione

Il 16 marzo 1978 veniva rapito a Via Mario Fani a Roma il Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro. Un’operazione che fu eseguita da alcuni militanti delle Brigate Rosse, che uccisero cinque uomini della scorta (Raffaele Iozzino, Francesco Zizzi, Oreste Leonardi, Giulio Rivera e Domenico Ricci). Una prigionia durata 55 giorni e conclusasi con l’uccisione di Moro, infatti, il corpo senza vita dell’uomo fu trovato all’interno del bagagliaio di una Renault 4 rossa il 9 maggio in Via Caetani. È da quel tragico avvenimento che ha scosso l’Italia che Marco Bellocchio sceglie, nuovamente, a distanza di quasi vent’anni da Buongiorno notte, di dirigere Esterno notte, presentato a Cannes Première, alla presenza del regista e di una parte del cast artistico.

Iniziamo subito col dire che Esterno notte nasce come serie televisiva composta da sei episodi, ma al momento è stata distribuita nelle sale cinematografiche in due parti, la prima è uscita nelle sale il 18 maggio, mentre la seconda uscirà il 9 giugno. In autunno è prevista la messa in onda su Raiuno in due parti.

Un’opera sceneggiata dallo stesso Bellocchio insieme a Stefano Bises, Ludovica Rampoldi e Davide Serino, che scelgono di concentrarsi su diversi punti di vista e sullo sviluppo di alcuni personaggi. Non c’è spazio per nessun tipo di fraintendimenti nel vedere Esterno notte, mostrandoci senza filtri ciò che avvenne nei cinquantacinque giorni di prigionia di Aldo Moro, in cui politica e Vaticano si mossero per cercare di riportarlo a casa sano e salvo, ma senza riuscirci.

C’è spazio per raccontare l’intimità di un uomo, padre e nonno affettuoso, prima di inoltrarci in quello che i quotidiani e i telegiornali dell’epoca scrissero e parlarono riguardo il suo sequestro.

Si parte in ordine cronologico, dal 13 marzo 1978, per poi brevemente ritornare indietro di qualche anno, mostrandoci alcuni aspetti della condizione socio-politica italiana di quegli anni. C’è tutto il cinema di Bellocchio in questa sua ultima opera, che sembra raggiungere l’apice di alcuni suoi grandi successi come La Cina è vicina (1967), Sbatti il mostro in prima pagina (1972), Il traditore (2019), raccontandoci famiglie disgregate (Francesco Cossiga e il suo fallimentare matrimonio con la farmacista Giuseppa Sigurani), madri snaturate che abbandonano i figli per fare le rivoluzionarie (Adriana Faranda) e politici corrotti.

Fabrizio Gifuni, attore di immensa bravura, interpreta magistralmente Aldo Moro, laddove in Buongiorno notte a interpretare il noto politico era Roberto Herlitzka, attorniato da un cast di attori tutti in parte; come non lodare le interpretazioni di Fausto Russo Alessi nei panni di Francesco Cossiga e Fabrizio Contri in quelli di Giulio Andreotti.

Marco Bellocchio ha il dono di saper maneggiare con immensa bravura la memoria storica e politica italiana, addentrandosi nei cinquantacinque giorni di prigionia di Aldo Moro, mostrando il lato cinico, opportunista e ipocrita della politica italiana di quegli anni. Non fa eccezione quest’opera bellocchiana, rispetto alle altre dirette dal regista emiliano, che si può considerare un approfondimento sulla vicenda politica di Aldo Moro, raccontata in precedenza in Buongiorno notte.

Bellocchio, a ottantadue anni suonati, continua a stupirci, in senso buono, e a raccontarci con grande lucidità e arguta intelligenza una delle pagine più importanti della storia italiana degli ultimi quarantaquattro anni, dirigendo un’opera scritta benissimo e interpretata da un cast di attori straordinari, restituendoci con atroce veridicità aspetti noti e poco noti di uno dei personaggi più controversi della politica italiana.

Giovanna Asia Savino

PRO CONTRO
  • Un Fabrizio Gifuni in stato di grazia, che ci regala una magistrale interpretazione di Aldo Moro.
  • Una sceneggiatura che descrive diversi punti di vista di alcuni personaggi importanti vicini ad Aldo Moro e non tralascia nessun particolare.
  • Marco Bellocchio dirige un’opera potente, capace di restituirci un ritratto spietato della politica italiana degli Anni di Piombo.
  • Nessuno.
VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 8.5/10 (su un totale di 2 voti)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)
Esterno notte, la recensione, 8.5 out of 10 based on 2 ratings

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.