Archivio tag: Viola Davis

Air – La storia del grande salto, la recensione

Gli anni ’80 continuano a dominare nello iato nostalgico del cinema americano, ma se normalmente quel retrogusto eighties interessa revival di celebri franchise, coming of age adolescenziali o racconti di personalità storiche, c’è anche chi preferisce uscire da questa comfort zone e immergersi in una storia che mai e poi mai potremmo immaginare come “cinematografica”. Quel qualcuno è il buon Ben Affleck, regista e interprete di Air – La storia del grande salto, un biopic trasversale che è tanto il racconto di un’epoca quanto un singolare trattato di marketing.

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The Woman King, la recensione

Siamo nel 1823 e il regno africano del Dahomey, guidato dal re Ghezo, deve difendersi dalle pressioni del vicino regno di Oyo che esige vantaggi sempre più ingenti nell’attività di scambio e commercio. La principale fonte di guadagno economico di entrambi i regni, così come di altri in Africa, è il commercio degli schiavi africani con l’Europa e, in particolare, sia il Dahomey che l’Oyo hanno un fiorente rapporto di clientela con il Portogallo. Il Dahomey, inoltre, ha un efficientissimo corpo speciale militare femminile, le Agojie, sotto la guida del generale Nanisca. Quest’ultima, che ha una grande influenza sulle decisioni di re Ghezo, suggerisce di abbandonare la tratta degli schiavi in favore della produzione e del commercio di olio di palma, una decisione mal vista dai compratori portoghesi. Nel frattempo, la giovane Nawi, che ha rifiutato di sposare un anziano e facoltoso possidente come avrebbe voluto la sua famiglia, viene mandata ad addestrarsi con le Agojie finendo presto per essere notata da Nanisca. Ma la guerra per il commercio è ormai alle porte e dal valore delle Agojie dipende la vittoria o la resa del Dahomey.

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Widows – Eredità criminale, la recensione

Per la quarta prova dietro la macchina da presa di un lungometraggio, l’inglese Steve McQueen si cimenta con un singolare heist movie, Widows – Eredità criminale, che trova nella denuncia politica e in un sottotesto sociale la giusta amalgama tra il cinema di genere e uno sguardo più autoriale.

Siamo a Chicago e il criminale Henry Rawlings rimane vittima di una retata della polizia mentre fugge insieme alla sua banda in seguito a un colpo milionario ai danni del gangster e aspirante politico Jamal Mannings. La vedova di Henry, Veronica, riceve in eredità l’agenda del marito in cui è descritto nei minimi particolari il prossimo colpo della banda, ma si fa carico anche dei debiti dell’uomo, tra cui i due milioni di dollari sottratti a Mannings e andati in fumo durante la retata. Messa con le spalle al muro, Veronica decide di mettere a segno proprio il colpo che stava preparando il marito ma per far ciò ha bisogno di aiuto e coinvolge Linda e Alice, vedove dei complici di Henry e anche loro messe alle strette dai debiti economici dei defunti consorti.

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Suicide Squad, la recensione

Che la DC e la Warner stessero facendo sul serio si era già capito con Batman v Superman: Dawn of Justice, in cui l’idea di creare un universo cinematografico dedicato agli amati supereroi di carta si è concretizzata in un tentativo che molti considerano nato sull’orma del grande successo della similare operazione messa in atto da Marvel e Disney. Ora quell’universo si espande ulteriormente in un’operazione che però ha del singolare, dal momento che ad essere eletti protagonisti non sono gli iconici super “eroi” bensì le loro nemesi.

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Il Comic-Con trailer italiano di Suicide Squad

E’ stato al centro di una vera e propria bagarre a causa del piratamento durante l’ultimo Comic-Con di San Diego, ora il trailer di Suicide Squad arriva anche nella sua versione ufficiale italiana e noi ve lo mostriamo!

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Primo ciak per Suicide Squad: partite le riprese!

Il regista di David Ayer ha svelato, via Twitter, che sono ufficialmente iniziate le riprese di Suicide Squad, film basato sul fumetto ideato originariamente da Robert Kanigher e Ross Andru nel 1959. Ayer ha reso noto anche il nome del direttore della fotografia, ovvero Roman Vasyanov (Fury).

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Prisoners, la recensione

Il regista canadese Denis Villeneuve, candidato all’Oscar per il miglior film straniero nel 2011 per La donna che canta, debutta a Hollywood con l’intenso thriller Prisoners, una storia potente e ad alta tensione sulla rabbia, la sete di vendetta e i limiti che questa dovrebbe conoscere.
La pellicola si avvale di un cast stellare, a cominciare da Hugh Jackman che, dopo aver legato con successo il proprio nome all’X-Man Wolverine e dato maestosamente corpo al personaggio letterario Jean Valjean, stavolta veste gli insoliti panni di ‘uomo qualunque’.
Un uomo pur sempre irascibile, appassionato e incline alla violenza, ma anche un marito innamorato e un genitore affettuoso.
Keller Dover, il personaggio di Jackman, è infatti un tranquillo padre di famiglia, timorato di Dio, con l’hobby della caccia. Quando i Dover sono invitati a trascorrere il giorno del Ringraziamento a casa dei Birch, loro vecchi amici, tutto sembra procede per il meglio in una tranquilla giornata di festa come tante. Ma improvvisamente, nel pomeriggio, le loro figlie minori, Anna Dover e Joy Birch, spariscono nel nulla. Chi le ha prese? Perché?
Il detective Loki (Jake Gyllenhall), incaricato di occuparsi del caso, da avvio a un’indagine serrata ma Keller, non convinto dell’efficacia dei suoi metodi, deciderà di provare a farsi giustizia da sé…

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ENDER’S GAME, la recensione

In un lontanissimo futuro, il dodicenne Ender Wiggins (Asa Butterfield), il più sveglio e dotato dei suoi compagni, viene ammesso alla Scuola di Guerra, una stazione orbitante nello spazio in cui giovani talenti vengono addestrati alla battaglia, attraverso simulazioni in assenza di gravità, e si giocano la possibilità di diventare Comandanti della Flotta Internazionale.
Questo perché gli abitanti della Terra, dopo il devastante attacco subito molti anni prima dalla specie aliena dei Formics, che costò la vita all’eroico Comandante Mazer Rackham (Ben Kingsley), vogliono essere più che preparati per respingere un nuovo eventuale assalto e, anzi, fare sì che sia l’ultimo.

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