Captain America: The Winter Soldier, approfondimento e recensione

La Fase 2 del cine-universo Marvel è al suo apice e dopo i ritorni in solitaria di Tony Stark in Iron Man 3 e Thor in Thor: The Dark World, tocca ora a Steve Rogers la seconda avventura al di fuori del cross-over The Avengers. Arriva nei cinema dal 26 marzo 2014 il bellissimo Captain America: The Winter Soldier, diretto dai fratelli Russo. Ma facciamo prima veloce una lezione di storia.

CAPTAIN AMERICA: QUANDO, DOVE E PERCHÉ.

Nel 1941 Joe Simon e Jack Kirby crearono Captain America, un super eroe nazionalista fin dal nome che aveva il chiaro intento di propaganda dell’eroismo statunitense in un periodo in cui la Seconda Guerra Mondiale imperversava. Il primo numero di questo innovativo fumetto, che recava in copertina l’ormai leggendaria immagine di Captain America che da un pugno in faccia ad Hitler, venne pubblicato dalla Timely Comics, che ne fece il suo cavallo di battaglia. Bisogna aspettare il 1964 prima che il personaggio venga rilevato dalla Marvel Comics di Stan Lee e introdotto (a partire dal numero 4) nella collana dei Vendicatori.

Copertina di Captain America #1 (1941)

Copertina di Captain America #1 (1941)

Da quel momento in poi il super soldato Steve Rogers ha avuto una vita lunga e duratura che l’ha portato a morire, rinascere, scontrarsi contro i più pericolosi criminali, perfino a diventare uno zombie e a interagire con altri personaggi dell’Universo Marvel in vari cross-over… compreso il tentativo di essere portato al cinema. Diciamo tentativo perché la prima incarnazione cinematografica di Steve Rogers è stata tutt’altro che un’operazione riuscita! Escludendo il serial del 1944, il primo vero film di Captain America arriva nel 1990 per la regia di Albert Pyun e la produzione della Cannon Group di Globus e Golan. Il film fu un flop (e guardandolo si può capire il perché) e a impersonare Rogers c’era il Matt Salinger de La rivincita dei nerd; c’è voluta la rinascita del genere cinecomix con le varie trasposizione dei personaggi Marvel per riportare Steve Rogers sul grande schermo ben 21 anni dopo con Captain America: Il primo vendicatore, diretto da Joe Johnston e facente parte di quel gigantesco e meraviglioso piano diviso in “fasi” che avrebbe portato direttamente al film The Avengers.

CAPTAIN AMERICA SCONGELATO.

In Captain America: Il primo vendicatore avevamo lasciato Steve Rogers subito dopo essersi svegliato nel presente – ovvero il 2011 – in seguito all’ibernazione a cui era stato sottoposto negli anni ’40. Rogers torna in The Avengers al fianco di Thor, Iron Man, Hulk, Vedova nera e Occhio di falco battendosi come leader putativo dei Vendicatori contro i temibili extraterrestri Chitauri e contro Loki, riuscendo a salvare New York e con lei l’intera umanità. Captain America: The Winter Soldier segue gli eventi raccontati in The Avengers, ambientandosi due anni dopo l’attacco di New York. Steve lavora ormai attivamente per lo S.H.I.E.L.D., ma all’interno dell’organizzazione sembra esserci una talpa: è Nick Fury ad accorgersene e farne le spese, in seguito anche a una missione non andata a buon fine su una nave-cargo russa a cui lo stesso Rogers e la sua collega Natashia Romanoff, alias Vedova Nera, hanno preso parte. Contemporaneamente, un misterioso killer mascherato, conosciuto come Soldato d’Inverno, fa la sua comparsa, con l’obiettivo di eliminare Steve Rogers e altri membri dello S.H.I.E.L.D. Ci sarà forse lo zampino dell’HYDRA?

Steve Rogers in compagnia di Natashia Romanoff

Steve Rogers in compagnia di Natashia Romanoff

IL SOLDATO D’INVERNO.

Il villain principale di questo secondo film è il Soldato d’Inverno, personaggio creato da Ed Brubaker e comparso per la prima volta nel 2005 nel numero 1 della quinta serie di Captain America. Il Soldato d’Inverno è una vecchia conoscenza di Steve Rogers – ma non vi riveleremo l’identità per non rovinarvi la sorpresa – e ha subito una sorte analoga: potenziato come super soldato e dotato di un braccio meccanico. Questo guerriero, denominato Soldato d’Inverno a indicare la sua capacità di combattere anche in situazioni poco favorevoli, ha subito un lavaggio del cervello da parte della divisione scientifica dell’Unione Sovietica ed è stato indottrinato a diventare la perfetta macchina di distruzione contro la superpotenza statunitense, addestrato come killer e spia, con la particolarità che i servizi segreti russi lo mettono in uno stato di sonno criogenico dopo ogni missione, così da tenere più facilmente il controllo su di lui e rallentarne il processo di invecchiamento.

Il Soldato d'Inverno

Il Soldato d’Inverno

COME UNA SPY STORY D’ANTAN.

Con Captain America: The Winter Soldier la Marvel realizza uno dei migliori capitoli della saga dei Vendicatori e questo grazie a un pressoché perfetto equilibrio di ogni sua componente narrativa e stilistica. In perfetta coerenza con i toni più dark e vicini al thriller con cui si sta caratterizzando la Fase 2, Captain America: The Winter Soldier si contraddistingue come tassello più serio e maturo dell’intero universo cinematografico Marvel. Gli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely, già artefici del precedente Captain America e Thor: The Dark World, imbastiscono una trama fitta di eventi ma armoniosa e ordinata, che strizza l’occhio a certo cinema di spionaggio caratteristico del cinema anni ’70 e ’80. Ci sono intrighi, complotti nelle alte sfere del potere, talpe, morti e presunte tali, un orrore venuto dal passato e villains con mire espansionistiche e di controllo della società degne del peggior nemico di James Bond. In questo scenario tipico da thriller stile Guerra Fredda, si muovono perfettamente i personaggi dell’immaginario fumettistico, portando avanti la storia con importanti accadimenti che avranno ripercussioni sulle prossime interazioni tra i vari super eroi.

A questo giro viene dato maggior spazio sia a Vedova Nera, sempre efficacemente interpretata da Scarlett Johansson, sia al Nick Fury di Samuel L. Jackson, che ha un ruolo chiave e non si esime nell’autocitarsi in Pulp Fiction. Ma c’è spazio anche per personaggi nuovi, l’inedito Alexander Pierce, che ha il volto iconico di Robert Redford, tanto per ricordarci che l’atmosfera da spy movie è predominante, e Sam Wilson alias Falcon, il soldato alato spalla di Captain America che i seguaci dei fumetti ben conosceranno, che è impersonato da Anthony Mackie. C’è spazio – poco – anche per Sharon Carter, ovvero l’Agente 13, interpretata da Emily VanCamp e l’agente Maria Hill (Cobie Smulders) che abbiamo visto in The Avengers e nel pilot della serie tv Agents of S.H.I.E.L.D..

Captain America entra in azione con Falcon

Captain America entra in azione con Falcon

Con uno sguardo decisamente più serio del solito, che comprende anche una buona dose di violenza come non se ne era mai vista prima in un film della Marvel, Captain America: The Winter Soldier non si esime comunque dalla caratteristica incursione ironica, qui affidata per lo più alle interazioni di Steve Rogers con Natashia Romanoff, che vuole trovargli una fidanzata.

Una particolare lode va poi rivolta alla regia dei fratelli Joe e Anthony Russo, che vengono dalla tv e dalla commedia per famiglie (Tu, io e Dupree) ma che conoscono alla perfezione le regole del cinema d’azione, mettendo in scena delle sequenze adrenaliniche infallibili e dei meravigliosi scontri a fuoco tra le strade della città che ricordano tanto il Michael Mann di Heat – La sfida quanto il Christopher Nolan del Cavaliere Oscuro.

Captain America: The Winter Soldier è lo zenit qualitativo della Marvel, un film capace di appassionare lo spettatore comune così come di lasciare pienamente soddisfatto il conoscitore dell’opera fumettistica, una perfetta sintesi di buone idee ed eccellente realizzazione.

Non uscite subito dalla sala appena finito il film perché, come ormai da tradizione, ci sono ben due scene bonus, una a metà titoli di coda (che annuncia The Avengers 2: The Age of Ultron) e una post credits, che apre la strada a Captain America 3.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Il tassello più maturo della saga dei Vendicatori.
  • Storia complessa e appassionante.
  • Echi dal cinema di spionaggio.
  • Scene d’azione orchestrate in maniera perfetta.
  • Porta avanti la trama della saga con molti eventi importanti.
  • I molti personaggi sullo schermo a volte non hanno lo stesso approfondimento e un Falcon, per esempio, è una semplice spalla.
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