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Shorta: abbiamo incontrato Simon Sears e Jacob Lohmann, protagonisti del crime danese
Dal 3 di maggio è disponibile su Amazon Prime Video Shorta, il fenomenale film poliziesco diretto dagli esordienti registi danesi Frederik Louis Hviid e Anders Ølholm, lo stesso film sarà distribuito da Blue Swan Entertainment in home video DVD e Blu-ray Disc dal 27 maggio. Grazie a Blue Swan, abbiamo avuto modo di fare una chiacchierata con gli attori protagonisti Simon Sears e Jacob Lohmann che hanno discusso sulle tematiche che il film affronta e sul training che hanno affrontato per vestire i panni di due poliziotti immersi in una situazione di guerriglia urbana.
Long Pig, la fame oscena nel corto di Riccardo Suriano
Una didascalia apre Long Pig, il cortometraggio scritto e diretto dal giovane Riccardo Suriano, che ci informa sui numeri statistici delle morti violente: ogni anno, nel mondo, un milione e mezzo di persone perdono la vita a causa di violenze, ogni giorno sono circa 3800. Dati sconcertanti che in un anno flagellato dalla pandemia, in cui sentiamo quotidianamente dai mass media aggiornamenti sulla triste conta dei decessi, ci fanno riflettere sulla fragilità, la volatilità della vita umana. La didascalia è abbastanza pretestuosa perché Long Pig non è e non vuole essere un’opera documentativa sull’argomento, ma un genuino mini shock-movie che gioca la carta del disgusto per inserirsi in un sapiente discorso di genere.
Il richiamo della foresta, la recensione
La memoria è stata ingiusta con Jack London, perché tra i grandi scrittori statunitensi che hanno vissuto a cavallo del IXX e il XX secolo è oggi tra i meno celebrati, eppure Zanna Bianca e Il richiamo della foresta sono tra i più grandi capolavori della letteratura avventurosa. Però, curiosamente a distanza di pochi mesi e senza l’ausilio di alcuna ricorrenza, le più celebri opere di London sono tornate alla ribalta grazie al medium cinema con Zanna Bianca di Alexandre Espigares, Martin Eden di Pietro Marcello e Il richiamo della foresta di Chris Sanders.
A sorpresa, è proprio il film di Chris Sanders, tra i primi a marchio 20th Century Studios, a colpire per la riuscita generale e la fedeltà allo spirito originario dell’opera. Noto per il suo contributo al cinema d’animazione con Lilo & Stitch (2002), Dragon Trainer (2010) e I Croods (2013), Sanders rimane nei territori del cinema per famiglie con l’utilizzo della tecnica mista che unisce il live-action con l’animazione in CGI per la realizzazione di tutti gli animai del film, a cominciare da Buck il cane protagonista de Il richiamo della foresta.
Memorie di un assassino, la recensione
Sagace e lucidissima riflessione degli anni più bui della storia della Repubblica di Corea, Memorie di un assassino – Memories of Murder racconta attraverso il ricorso a reali fatti di cronaca adeguatamente romanzati la società sudcoreana di metà anni ’80 e lo fa con tale maestria da noir e cinismo da satira da rendere la storia di un Paese fruibile in maniera trasversale a qualsiasi pubblico. Questo è un po’ il talento che il regista Bong Joon-ho, fresco trionfatore agli Oscar 2020 con la sua opera più tagliente Parasite, ha dimostrato fin da principio quando nel 2000 ha esordito con la commedia dalle tinte fosche Barking Dogs Never Bite. E Memorie di un assassino appartiene proprio alla prima fase di una carriera fino ad oggi molto coerente essendo datato 2003, precisamente il secondo film da lui diretto e arrivato nei cinema italiani solo ora, a distanza di ben 17 anni, distribuito da Academy Two proprio all’indomani dell’incredibile successo di Parasite.
47 Metri in home video: il nostro video esperimento sulla paura
Dal 4 ottobre è disponibile in DVD e Blu-ray Disc con Universal Pictures Italia 47 metri, il thriller acquatico diretto da Johannes Roberts che è stato distribuito nei cinema italiani lo scorso maggio da Adler Entertainment. Quando il film ha fatto la sua comparsa in sala, la distribuzione italiana ha organizzato un esperimento: uno sparuto gruppo di spettatori selezionati sono stati invitati in un cinema di Milano per assistere alla proiezione di 47 metri in anteprima; gli spettatori sono stati dotati di un cardiofrequenzimetro che monitorasse il loro battito cardiaco durante lo scorrere delle immagini, per scoprire se nelle scene di maggior tensione i battiti a minuto aumentassero. Ora lo stesso esperimento è stato ripetuto in occasione dell’uscita di 47 metri in home video.
The Witch, la recensione
Le streghe al cinema di solito non fanno paura. Non è un caso se sempre più spesso sono diventate protagoniste di innocui teen movie, film per famiglie o blockbuster che concedono all’azione più che all’orrore. Eppure, di tanto in tanto, qualcuno si ricorda il potenziale terrificante delle seguaci di Satana e così arrivano piccoli film come The Witch, capaci di sbalzarci all’improvviso in una dimensione da incubo che difficilmente si dimentica.
Verità sepolte e Un poliziotto all’asilo in DVD
La divisione Home Video di Universal Pictures è sempre vitale e ricca anche nei mesi che notoriamente sono poco praticati dall’audiovisivo in Italia, così anche in estate abbiamo una buona varietà di titoli che si concretizzano in due film inediti fino ad oggi sul nostro mercato e che arrivano, quindi, direct-to-video: l’horror Verità Sepolte, prodotto da Jason Blum e interpretato da Jessica Alba e Thomas Jane, e l’action-comedy Un poliziotto all’asilo, sequel del cult con Schwarzenegger, qui sostituito da un’altra icona dell’action, Dolph Lundgren.
Wes Craven: una riflessione personale
Wes Craven ci ha lasciati.
Stroncato da un tumore al cervello che, pudicamente, non aveva annunciato pubblicamente, il settantaseienne regista americano se ne è andato in silenzio, lasciando letteralmente in lacrime uno stuolo di fan e generazioni di cineasti che a lui si sono ispirati.
A mente fredda, a una giornata dalla scomparsa di uno dei più grandi artisti del panorama horror internazionale, vorrei abbandonarmi a una considerazione sull’argomento. Parole forse in disordine che non hanno nulla a che fare con il taglio editoriale solito di DarksideCinema, ma che rappresentano solo il dispiacere di chi il cinema l’ha imparato ad amare grazie a un autore che oggi, improvvisamente, non c’è più.