David di Donatello 2024, polemiche e meritocrazia

Nella serata del 3 maggio si è svolta agli studi di Cinecittà di Roma la 69ª cerimonia di premiazione dei premi David di Donatello che ha visto trionfare Io, Capitano di Matteo Garrone e C’è ancora domani di Paola Cortellesi. Come ogni anno, non sono mancate le polemiche – per lo più davvero sterili e noiose – che hanno accompagnato i premi conferiti, anche se ha rimbalzato un po’ ovunque una polemica reale sollevata dal costumista Sergio Ballo – premiato per Rapito insieme a Daria Calvelli – ovvero la dislocazione delle premiazioni per le categorie tecniche. Ma andiamo con ordine.

Quella condotta da Carlo Conti e Alessia Marcuzzi, con la collaborazione di Fabrizio Biggio, è stata una cerimonia essenziale che ha dato voce ai professionisti del settore cinematografico, come è giusto che fosse. La conduzione di Conti e la Marcuzzi, nonostante alcuni momenti molto brillanti affidati alla co-conduttrice, importanti per spezzare la seriosità della serata, è stata molto classica e al servizio dell’evento che stavano conducendo e questo nonostante un pre-show con red carpet condotto da un esuberante Biggio che ha portato con se il tormentone del gingle musicale con dei ballerini tutti dorati vestiti da David di Donatello. Una cosa molto kitsch che stava facendo temere il peggio per la cerimonia, pericolosamente sfiorata dalla malsana idea di aprire la serata con l’esibizione di Mahmood nella hit sanremese Tuta Gold a supporto dell’omaggio a Federico Fellini. Una scelta completamente schizofrenica, sicuramente dettata dalla richiesta di un inserimento dei talent di Sanremo (e infatti avremo Irama con la sua Tu no durante l’In Memoriam) ma che non trova davvero alcun senso con l’argomento introdotto (Fellini, Sandra Milo, il circo…) e con il tema della serata.

Roma, 3 maggio 2024: Mahmood canta “tuta gold” sul palco del premio David di Donatello

L’estrema professionalità di Carlo Conti, Alessia Marcuzzi e Fabrizio Biggio raddrizza il tiro e la serata procede in maniera ordinata e ordinaria con l’unico inciampo a cui facevo cenno poco su. La consegna dei premi che potremmo definire “tecnici” (montaggio, fotografia, costumi, scenografie, trucco, acconciature, suono ed effetti speciali) è avvenuta in un luogo differente dal teatro in cui sono stati consegnati i premi “artistici”, ovvero lo Studio 4, dove sono istallate alcune scenografie semi-permanenti, e lo Studio 18, dove c’è l’imponente VideoWall. Una scelta, sulla carta, anche interessante per lo spettatore da casa, perché si inserisce il premio all’interno del contesto in cui i premiati lavorano davvero; ma una scelta pressoché fallimentare per i candidati e i premiati che si possono sentire quasi esclusi dalla cerimonia vera e propria. Una divisione (ovviamente non voluta) tra candidati di serie A e candidati di serie B e la cosa è stata percepita sia sul posto che a casa finché è stata perfino esplicitata dal costumista Sergio Ballo nel momento del discorso post-vittoria. Insomma, quella che partiva come un’idea originale con le migliori intenzioni per diversificare lo spettacolo e creare un naturale stacco dal palco, si è trasformato in un vero e proprio autogol che sta monopolizzando i titoli degli articoli e i trend sui social network.

Roma, 3 maggio 2024: Paola Cortellesi ritira il premio David di Donatello per il film C’è ancora domani

Per quanto riguarda le premiazioni, mai come quest’anno abbiamo assistito a una vittoria del merito: un po’ tutti i premi sono andati lì dove era giusto che andassero (con qualche eccezione, sia chiaro) vedendo una distribuzione di maggiori vittorie tra Io capitano, con 7 conquiste totali su 15 candidature, C’è ancora domani, 6 premi su 19 candidature, Rapito con 5 vittorie su 11 candidature, Palazzina Laf  con 3 vittorie su 5 candidature e Adagio con 1 vittoria su 5 candidature. A rimanere realmente a bocca asciutta sono stati Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti, candidato a 7 premi, e La chimera di Alice Rohrwacher, che era candidato a ben 13 premi. Quest’ultima, però, è stata riempita di complimenti sul palco da Justine Triet, che ha ritirato il premio al Miglior film Internazionale per Anatomia di una caduta.

Roma 3 maggio 2024: Justine Triet ritira il premio David di Donatello al miglior film internazionale per il film “Anatomia di una caduta”

Ovviamente sui social sono esplose le polemichette da bar perché i film più premiati sarebbero l’emblema del famigerato “politicamente corretto” e si farebbero forti di argomenti oggi molto attuali spesso teatro di scontro politico (i migranti e la violenza sulle donne), con i soliti minus habens da tastierina dello smartphone che gridano alla propaganda e al complotto senza valutare il reale valore artistico o l’apprezzamento generale del pubblico (che sicuramente ha inciso, ad esempio, sui premi alla Cortellesi, come il premio dello spettatore e dei giovani, appunto).

Vi lasciamo con la lista completa dei vincitori ai David di Donatello 2024.

Roma 3 maggio 2024: Matteo Garrone ritira il premio David di Donatello per la migliore regia per il film “Io Capitano”

MIGLIOR FILM
Io Capitano – Prodotto da Archimede, Rai Cinema, Pathé, Tarantula per la regia di Matteo Garrone

MIGLIOR REGIA
Matteo Garrone per il film Io Capitano

MIGLIOR ESORDIO ALLA REGIA
Paola Cortellesi per il film C’è ancora domani

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi per il film C’è ancora domani

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Marco Bellocchio e Susanna Nicchiarelli per il film Rapito

MIGLIOR PRODUTTORE
Archimede, Rai Cinema, Pathé, Tarantula per il film Io Capitano

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Paola Cortellesi per il film C’è ancora domani

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
Michele Riondino per il film Palazzina LAF

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Emanuela Fanelli per il film C’è ancora domani

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Elio Germano per il film Palazzina LAF

MIGLIORE AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Paolo Carnera per il film Io Capitano

MIGLIORE COMPOSITORE
Subsonica per il film Adagio

MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
“La mia terra” musica, testi e interpretazione di Diodato per il film Palazzina LAF

MIGLIORE SCENOGRAFIA
Per la scenografia: Andrea Castorina – Per l’arredamento: Valeria Vecellio per il film Rapito

MIGLIORI COSTUMI
Sergio Ballo e Daria Calvelli per il film Rapito

MIGLIOR TRUCCO
Enrico Iacoponi per il film Rapito

MIGLIOR ACCONCIATURA
Alberta Giuliani per il film Rapito

MIGLIORE MONTAGGIO
Marco Spoletini per Il film Io Capitano

MIGLIOR SUONO
Presa diretta: Maricetta Lombardo – Montaggio suono: Daniela Bassani – Creazioni suoni: Mirko Perri – Mix: Gianni Pallotto per il film Io Capitano

MIGLIORI EFFETTI VISIVI -VFX
Supervisore VFX: Laurent Creusot – Producer VFX: Massimo Cipollina per il film Io Capitano

MIGLIOR DOCUMENTARIO – PREMIO DAVID CECILIA MANGINI
Laggiù qualcuno mi ama di Mario Martone

DAVID GIOVANI
C’è ancora domani per la regia di Paola Cortellesi

MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE
Anatomie d’une chute (Anatomia di una caduta) di Justine Triet – Teodora Film

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
The Meatseller di Margherita Giusti

DAVID DELLO SPETTATORE
C’è ancora domani per la regia di Paola Cortellesi

DAVID ALLA CARRIERA
Milena Vukotic
Giorgio Moroder

DAVID SPECIALE
Vincenzo Mollica

A cura di Roberto Giacomelli

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One Response to David di Donatello 2024, polemiche e meritocrazia

  1. Fabio ha detto:

    Adagio solo un misero premio, assurdo, ormai anche i David sono politicizzati e ideologici come gli Oscar. VERGOGNA

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