La ragazza con la pistola e Infelici e contenti: due cult del cinema italiano rieditati in DVD

Mustang Entertainment, affidandosi ai sempre impeccabili canali distributivi di CG Entertainment, prosegue la sua missione alla riscoperta del cinema italiano di qualità. E lo fa, questa volta, riportando sul mercato due cult nostrani che, in modo decisamente diverso fra loro, hanno saputo segnare un immaginario ben preciso. Da una parte abbiamo l’arguzia e il cinismo di un vero maestro della settima arte, Mario Monicelli, dall’altra il rinomato mestiere di un regista che ha sempre dimostrato di saper maneggiare molto bene la risata spicciola, quella di pancia e sempre efficace, Neri Parenti. Tornano sul mercato home video in edizione DVD sia La ragazza con la pistola che Infelici e contenti.

Uscito nelle sale italiane nel settembre del 1968, La ragazza con la pistola è un indiscusso cult del nostro cinema che ha confermato – per l’ennesima volta – il talento e la modernità artistica di un autore che non è mai abbastanza celebrato, Mario Monicelli. Realizzato subito dopo L’armata Brancaleone (1966), La ragazza con la pistola è un film incredibilmente moderno capace di giocare con il linguaggio della commedia in modo decisamente innovativo per l’epoca. Quasi avanguardia.

Assunta è una ragazza siciliana che vive schiava di tutti i tabù imposti dalla sua terra e dalla sua cultura. In modo particolare quelli relativi al sesso e alla vita pre-matrimoniale, che sembrano condizionare molto il pensiero della giovane. Assunta, ormai prossima all’età adulta, sente l’impeto della sessualità e sogna di conseguenza una vita di coppia. La sua voglia di “sistemarsi” è così grande che riesce a gioire nel momento in cui viene rapita accidentalmente da Vincenzo, un moderno latin lover del paese. Dopo una notte di passione, Assunta si risveglia nel letto di Vincenzo ma quest’ultimo è fuggito. La ragazza è stata sedotta e abbandonata, nel peggior modo possibile. Un disonore grava sulla testa di Assunta che ormai in paese è considerata da tutti una donna di facili costumi. L’unico modo per riscattare l’onore è recarsi a Londra, ritrovare Vincenzo e ucciderlo senza pietà. Armata di pistola e determinata a farsi giustizia, Assunta giunge in Inghilterra e subito si mette alla ricerca dell’uomo che l’ha disonorata. Ma ancor prima di Vincenzo, la ragazza incontra una cultura moderna e progressista che non ha nulla a che vedere con la mentalità chiusa siciliana.

Candidato ai Premi Oscar nel 1969 nella categoria miglior film straniero, La ragazza con la pistola ha il primo grande merito d’aver consacrato a 360° il talento della bravissima e bellissima Monica Vitti che, proprio con questo film, dimostra di avere perfetta padronanza dei tempi comici oltre che di quelli più drammatici. Il secondo grande merito del film, inoltre, è strettamente legato a quella modernità di cui si accennava sopra. Figlio diretto di una corrente culturale squisitamente sessantottina, La ragazza con la pistola riesce a “vendersi” ancora oggi come un film capace di fotografare – in modo tanto ironico quanto incisivo – la condizione della donna in un’Italia che si crede(va) avviata verso il post-modernismo.

Ironia, dramma e una giusta dose di sano surrealismo fanno de La ragazza con la pistola un film che, per tanti aspetti, riesce ad essere “avanti” ancora oggi, dopo più di cinquant’anni dalla sua realizzazione. Sotto quest’aspetto risulta emblematico il finale, tanto semplice quanto potente, banale e rivoluzionario al tempo stesso, capace di raggiungere vette che sono rimaste precluse persino a tanto cinema femminista del nostro tempo.

Ormai fuori catalogo da anni, La ragazza con la pistola torna disponibile sul mercato home video con Mustang Entertainment e CG Entertainment solamente in edizione DVD. Un’edizione sicuramente di qualità ma che nulla aggiunge rispetto a quella già commercializzata in passato da Medusa. Trattasi infatti della stessa identica edizione.

Il supporto restituisce di conseguenza un’immagine buona, priva di restauri ma capace di sopravvivere al peso del tempo, dai colori abbastanza vivi e un’attenzione al dettaglio visivo nei limiti del possibile. Buono il reparto audio che prevede un ascolto piacevole e chiaro, in italiano mono e Dolby Digital 5.1. Tra i contenuti extra troviamo la featurette Vita da regista: un incontro con Mario Monicelli e Tiberio Murgia (13 minuti), la presentazione (chiamata così, ma in realtà si tratta del trailer del film) e le schede dedicate al cast artistico e al cast tecnico.

Voltiamo pagina e passiamo alla seconda commedia cult di questo dittico dedicato al cinema italiano del passato. Cambiamo decisamente tono e lasciamoci alle spalle qualsiasi pretese “autoriale” per abbracciare la commedia tout-court. Facciamo un balzo in avanti di più di vent’anni così da arrivare al 1992, anno in cui il produttore Vittorio Cecchi Gori contatta il talentuoso e a quel tempo lanciatissimo Neri Parenti per affidargli la regia di un suo soggetto, tanto originale quanto dichiaratamente ispirato al celebre Non guardarmi: non ti sento con Gene Wilder e Richard Pryor.

La storia è quella di Aldo, un bancario di Milano costretto su una sedia a rotelle a causa di un incidente automobilistico. Sopraggiunta l’estate, sentendosi in colpa per il suo handicap, Aldo insiste affinché la moglie possa distrarsi e concedersi una settimana di vacanza, affidandolo temporaneamente ad una rinomata struttura alberghiera per disabili. Raggiunta la struttura, Aldo e sua moglie scoprono che la stanza prenotata è ancora occupata da Vittorio, un cieco di Varese che dovrebbe lasciare la stanza l’indomani mattina. Quella che per Aldo si era prefigurata una “convivenza” di una notte con Vittorio, si trasforma in un’avventura lunga una settimana. Vittorio infatti è un truffatore esperto che non ha nessuna intenzione di lasciare l’albergo, teatro perfetto per pianificare truffe d’ogni tipo. Adesso che ha conosciuto Aldo, per Vittorio non c’è niente di più comodo e divertente che coinvolgere l’uomo sulla sedia a rotelle nella sua ultimissima truffa.

Nei primi anni ’90 Renato Pozzetto, che nel film interpreta Aldo, iniziava ad avviarsi verso quella maturità artistica che lo vedeva stanco di continuare a far ridere il pubblico. Una stanchezza che lo ha portato nel giro di pochi anni (nel 1994, con Le nuove comiche, firma il suo ultimo film dichiaratamente comico) a mollare definitivamente la comicità e poco dopo anche le scene, salvo poi riapparire in mirate circostanze ma in modo sempre più rado.

Infelici e contenti rappresenta per Pozzetto una delle ultime incursioni nel cinema dichiaratamente comico ma, al tempo stesso, è anche un film che già manifesta apertamente quella stanchezza che gravava sul comico milanese.

Per l’occasione viene affiancato per la prima (e unica) volta da Ezio Greggio, che nel film interpreta il cieco truffatore, e tra i due mattatori nasce un’alchimia che purtroppo funziona solo a tratti. Infatti, oltre che a causa di una sceneggiatura non troppo ispirata, scritta dallo stesso Parenti insieme a Rodolfo Sonego, Infelici e contenti fatica a convincere al cento per cento proprio a causa della verve comica dei due protagonisti. Entrambi mattatori della risata devoti ad un umorismo squisitamente surreale (più demenziale nel caso di Greggio, più sofisticato in quello di Pozzetto), in Infelici e contenti questi due caratteri surreali sembra non riescano a dialogare nel modo giusto e convivere contemporaneamente nella stessa scena. Il risultato è che, nonostante l’innegabile talento di entrambi, nessuno dei due riesce mai a prevalere sull’altro, nessuno dei due riesce mai ad emergere come avrebbe dovuto.

Mustang Entertainment e CG Entertainment rieditato Infelici e contenti in DVD, in un’edizione ricavata da master in alta definizione e arricchita da contenuti speciali inediti. Partiamo proprio da questi ultimi. Tra gli extra troviamo un’esaustiva intervista a Neri Parenti in cui il regista racconta la genesi del film e il modo in cui ha lavorato sui due caratteri comici (La strana coppia ma non troppo, 24 minuti) e una seconda intervista, ancora più corposa, all’attore Ezio Greggio (Cecchi Gori mi chiama e mi dice: C’ho una grande idea, 32 minuti). A queste due interviste, già molto sostanziose, si aggiunge un’introduzione al film ad opera del critico Rocco Moccagatta (Una commedia (all’) italiana?16 minuti).

Sotto il profilo tecnico nulla da lamentare. Restando all’interno dei limiti imposti dal supporto, il DVD di Infelici e contenti restituisce un’immagine decisamente nitida e attenta al dettaglio visivo. Molto buona anche la traccia audio in italiano Dolby Digital 2.0.

Giuliano Giacomelli

LA RAGAZZA CON LA PISTOLA di Mario Monicelli

Label: Mustang Entertainment e CG Entertainment

Formato: DVD

Video: 16/9  1.85:1

Audio: Italiano Mono e Dolby Digital 5.1

Sottotitoli: Italiano per non udenti

Extra: Vita da regista: un incontro con Mario Monicelli e Tiberio Murgia, Presentazione, Cast artistico, Cast tecnico

Puoi acquistare il DVD di La ragazza con la pistola cliccando su questo link.

INFELICI E CONTENTI di Neri Parenti

Label: Mustang Entertainment e CG Entertainment

Formato: DVD

Video: 16/9  1.66:1

Audio: Italiano Dolby Digital 2.0

Sottotitoli: Italiano per non udenti

Extra: Una commedia (all’) italiana? – Introduzione al film di Rocco Moccagatta, La strana coppia ma non troppo – Intervista a Neri Parenti, Cecchi Gori mi chiama e mi dice “C’ho una grande idea” – Intervista a Ezio Greggio

Puoi acquistare il DVD di Infelici e contenti cliccando su questo link.

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