Archivio tag: alice nella città 2022
L’uomo sulla strada, la recensione
Irene ha perso il padre quando aveva solo 8 anni, falciato via da un pirata della strada, incidente del quale lei è stata l’unica – inutile – testimone. Ora Irene ha 18 anni, ha un animo ribelle, un rapporto conflittuale con la madre e ogni occasione sembra essere quella adatta per dar sfogo, anche in modo violento, alle sue frustrazioni. Per questo motivo, Irene viene spedita in provincia a casa di sua zia dove la ragazza inizia subito a cercare lavoro e lo trova come operaia in una fabbrica. Il destino vuole, però, che il giovane proprietario della fabbrica è Michele, l’uomo che dieci anni prima ha travolto e ucciso il padre di Irene e che non ha mai pagato per il suo crimine. Michele capisce subito di trovarsi dinnanzi alle sue colpe passate e nonostante il tentativo iniziale di allontanare immotivatamente Irene dal lavoro, decide di affrontare la situazione. Ma più passano i giorni, più l’uomo si sente combattuto e allo stesso tempo attratto dalla ragazza.
Poker Face, la recensione
Russell Crowe ci aveva già provato nel 2015 a ricoprire il ruolo del regista, oltre che interprete, con il dramma The Water Diviner; il risultato non era incoraggiante e l’ambizione superava la qualità generale del film. Un campanello d’allarme più che un goffo esordio perché all’opera seconda dietro la macchina da presa l’ex Gladiatore fa anche peggio e Poker Face risulta un maldestro thriller con le idee poco chiare e la fattura generale di uno straight-to-video.
Jake Foley ha un passato da giocatore d’azzardo e un presente da milionario, dal momento che ha brevettato e fatto i soldi con un avveniristico sistema informatico di sicurezza nato dalla sua passione per il poker. Jake però nasconde anche un segreto che vorrebbe condividere con i suoi quattro amici d’infanzia, ma deve essere certo di potersi fidare di loro e per questo, dopo aver acquistato da uno sciamano un potente siero della verità, invita i suoi amici per una partita a poker che è però la scusa per metterli alla prova. Il piano di Jake va a rotoli quando un gruppo di ladri, capitanato da una sua vecchia conoscenza, si intrufola nella sua abitazione per derubarlo proprio mentre si sta svolgendo la rimpatriata con i suoi amici.
Notte fantasma, la recensione
Prendete Il sorpasso di Dino Risi, fondetelo con le suggestioni da noir metropolitano di Training Day di Antoine Fuqua e aggiungete un susseguirsi di eventi paradossali in ambientazione notturna e quasi in tempo reale come in Fuori orario di Martin Scorsese. Un curioso e improbabile mix che dà vita a uno dei più coinvolgenti e sorprendenti film italiani di questo autunno, Notte fantasma.
Il diciassettenne Tarek, romano di padre egiziano e madre indonesiana, si sta recando a casa di amici per un po’ di baldoria notturna, ma prima gli viene chiesto di fare una sosta a prendere del fumo. Il ragazzo, a piedi per il quartiere di San Lorenzo, si ferma in un parchetto per la commissione ma viene subito dopo fermato da un uomo che si identifica come poliziotto in borghese. Intimorito dalle conseguenze del possesso di stupefacenti, Tarek tenta la fuga ma viene immediatamente raggiunto e fermato dal poliziotto che lo carica in macchina per portarlo in centrale. La notte è ancora lunga per Tarek e il poliziotto non sembra intenzionato ad adempiere subito ai suoi doveri, inizia così una scorribanda per le strade di Roma che porterà il ragazzo e il poliziotto a confrontarsi, scontrarsi e cacciarsi costantemente nei guai.
Piove, la recensione
<<È tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti.>>
Diceva William Shakespeare nel quinto atto di Othello. Perché l’uomo ha bisogno di una giustificazione alle azioni violente, folli, malvagie se vogliamo, per quanto questa giustificazione possa essere fantasiosa, soprannaturale perfino. E così, a “far impazzire tutti” può essere anche una melma misteriosa che evaporando produce dei fumi tossici capaci di risvegliare in ogni essere umano gli istinti più violenti e letali. Da questa premessa, anticipata da una carrellata di azioni infami a cavallo dei secoli, prende il via Piove, il secondo lungometraggio del giovanissimo Paolo Strippoli dopo la co-regia con Roberto De Feo dell’horror Netflix A Classic Horror Story.