Archivio tag: dylan o’brien

Saturday Night, la recensione

L’11 ottobre 1975, alle 11.30 p.m., si stava per fare la storia della televisione e della comicità americana perché andava per la prima volta in onda il Saturday Night Live. Oggi conosciamo il SNL come il più celebre sketch show della tv statunitense che lanciò il più grandi talenti della comicità a stelle e strisce, ancora oggi in onda dopo ben 50 stagioni distinguendosi come uno dei più longevi programmi della tv americana. Ma lo sapete che quel sabato notte di 49 anni fa il Saturday Night Live ha seriamente rischiato di non andare in onda? Ce lo racconta Jason Reitman nell’incredibile cronaca di un backstage in Saturday Night, film che ci mostra in tempo reale cosa è accaduto negli studi della NBC durante il 90 minuti che hanno preceduto la diretta della prima puntata del programma.

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Love and Monsters: arriva in blu-ray il divertente monster movie con Dylan O’Brien

Grazie a Paramount Pictures e ai canali distributivi di Koch Media, Love and Monsters, il divertente monster movie interpretato da Dylan O’Brien (la saga Maze Runner, American Assassin), approda finalmente anche su supporto fisico. Diretto da Michael Matthews nel 2019, Love and Monsters fa parte di quella sconfinata lista di titoli che hanno dovuto scontrarsi con i continui lockdown provocati dalla pandemia, così da dover riorganizzare continuamente i piani concernenti la distribuzioni. Dopo aver rimandato l’uscita in sala per ben tre volte, alla fine Paramount Pictures ha deciso di rinunciare al sogno della sala in favore di un (tristissimo) rilascio on demand. Un vero e proprio peccato, considerando soprattutto l’impatto spettacolare del film. Dopo esser stato a lungo un’esclusiva del listino Netflix, Love and Monsters arriva sul nostro mercato anche sottoforma di supporto fisico. Sia in edizione DVD che in alta definizione blu-ray.

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TSplusF21. Flashback, la recensione

Secondo la teoria dell’Universo dei Blocchi, il nostro Universo può essere visto come un gigantesco blocco spaziale a quattro dimensioni che contiene tutte le cose che accadono. Secondo questa teoria il “presente” non esiste ma è solo la percezione individuale in base al punto dell’universo dei blocchi in cui ci si trova, allo stesso tempo il “passato” e solo una posizione precedente dell’universo e il “futuro”, quindi, una posizione successiva. Una teoria che va dunque a scardinare il concetto stesso di tempo, ammettendo la possibilità che passato, presente e futuro possano convivere simultaneamente.

Non è dichiaratamente ispirato a questa teoria il fanta-thriller canadese Flashback, ma nel film di Christopher MacBride possiamo senza dubbio scorgere echi dell’Universo dei Blocchi per spiegare il trip fantascientifico che compie Fred Fitzell, il protagonista interpretato da Dylan O’Brien.

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Maze Runner – La rivelazione, la recensione

L’avventura di Thomas e i ragazzi sopravvissuti all’apocalisse virale iniziata nel 2014 e proseguita l’anno successivo, trova finalmente una conclusione con Maze Runner – La rivelazione, adattamento cinematografico del terzo romanzo della saga fantascientifica young adult creata da James Dashner. Una saga che ha saputo distinguersi positivamente nel mare magnum delle fallimentari produzioni cinematografiche tratte da romanzi per ragazzi, capace di aprire uno spiraglio di freschezza in mezzo a prodotti tutti troppo uguali a se stessi per “sopravvivere”. Maze Runner è una saga incredibilmente derivativa ma comunque legata a un immaginario che ad oggi non abbiamo incontrato nel suo filone di riferimento, apparendo così “diversa” seppur “uguale” a tante altre cose.

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American Assassin, la recensione

Hollywood è affamata di franchise. Si percepisce di continuo dai tentativi di trasformare in saga qualsiasi cosa passi tra le mani degli Studios, soprattutto, poi, se c’è già una matrice letteraria a fornire un’adeguata fanbase e sufficiente materiale per dar vita a più film. Adesso tocca a Mitch Rapp, agente della CIA sotto copertura specializzato in antiterrorismo, eroe di una serie piuttosto corposa di romanzi (16 ad oggi) iniziata nel 1999 dal compianto Vince Flynn e proseguita da Kyle Mills.

Per battezzare al cinema l’agente Rapp si sceglie saggiamente di partire dal principio trasponendo L’assassino americano, romanzo scritto da Flynn nel 2010 che nella timeline letteraria si poneva come prequel alla saga raccontando la genesi dell’eroe, ovvero la prima missione di Rapp, il suo addestramento e il grande dolore che l’ha portato a seguire la strada della lotta al terrorismo. È ovvio che negli intenti della produzione c’era quello di dar vita a un nuovo Jason Bourne, ma il risultato non gli da troppa ragione tanto che American Assassin è un “filmetto” e nulla più, una gradevole spy-story parzialmente rovinata da un finale cretino e incapace di lasciare realmente il segno.

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Maze Runner – La Fuga, la recensione

Quando un romanzo guadagna una trasposizione cinematografica ciò che ci si aspetta è vedere su schermo quello che precedentemente abbiamo potuto leggere su carta. Ma spesso regista e sceneggiatore optano per la modifica del materiale originale, anche per esigenze dovute ad uno scorrimento più fluido della vicenda che viene raccontata.

È successo per Harry Potter, per Insurgent, per Mortdecai e in tv con Il Trono di Spade  e The Walking Dead. Non fa eccezione Maze Runner – La Fuga, secondo capitolo della saga fantasy nata dalla penna di James Dashner. Solo che in questo specifico caso la pellicola è stata completamente stravolta. In America questo stravolgimento non è piaciuto ai fan e difatti questo secondo capitolo non ha brillato al botteghino.

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Maze Runner – La fuga: poster e trailer italiano

Buone notizie per i fan italiani della saga Maze Runner: sono infatti disponibili online, in versione italiana, il poster ufficiale, il teaser trailer nonché un pugno di nuove immagini tratte dall’adattamento cinematografico del secondo capitolo della saga sci-fi distopica dello statunitense James Dashner.

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Chi sarà il nuovo volto di Spider-Man? I primi nomi in lizza…

Ieri la notizia che ha monopolizzato le redazioni di cinema è stata senza dubbio l’annuncio dell’accordo tra Sony Pictures e Marvel Studios sul futuro del franchise di Spider-Man, che nel 2017 tornerà in un film tutto suo che andrà a inserirsi nella continuity dell’universo cinematografico Marvel (qui tutti i dettagli).

Ma come ben sappiamo, Andrew Garfield non tornerà a vestire i panni di Peter Parker/Spider-Man ne Marc Webb a dirigere la pellicola e, riguardo la scelta dell’attore, la Marvel è intenzionata a mostrare un Peter Parker adolescente, così da inquadrarlo ai tempi del liceo.

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Maze Runner – Il Labirinto, la recensione

Se il cinema fantasy odierno avesse un’età biologica si aggirerebbe, con ogni probabilità, tra i 12 e i 19 anni, tant’è la fascia d’età che interessa generalmente la categoria “young adult”, che per l’editoria designa il pubblico adolescenziale. Questo tipo di prodotti ha avuto il boom, prima letterario poi cinematografico, con Harry Potter e si è consacrato con Twilight e rinnovato con Hunger Games; tutti prodotti che guardano in maniera diversa al fantasy. Di volta in volta, i produttori cinematografici sperano di trovare la nuova gallina dalle uova d’oro con questo o quel romanzo (meglio se si tratta di saga) che ha venduto un tot, ma, per la regola delle cifre, il più delle volte incappano in sonori flop. Ultimo esempio è stato The Giver – Il mondo di Jonas, che di certo non ha fatto registrare quei grandi incassi che si sperava.

Adesso tocca a Maze Runner, pellicola d’esordio dell’esperto di effetti visivi  Wes Ball che si rifà al romanzo di James Dashner Il labirinto, che a sua volta ha già generato due seguiti, La fuga e La rivelazione, e un prequel, The Kill Order (ancora inedito in Italia).

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