Archivio tag: Elena Sofia Ricci
Loro 2, la recensione
La prima parte di Loro terminava tra lacrime e risate: l’immenso dispiacere di Mariano Apicella nel vedersi “rimpiazzato”, la commozione di Veronica Lario per un gesto romantico inaspettato e le risate degli spettatori per una scena che gioca col paradosso portando a perfetta quadratura il cerchio di una commedia sagace e con personaggi ben scritti. Dunque, cosa c’è aspettarsi da Loro 2?
La seconda parte del kolossal di Paolo Sorrentino dedicato alla figura di Silvio Berlusconi è la naturale prosecuzione della piega presa nell’ultima tranche di Loro 1. Prevedibile, dunque, che dopo la sorrentiniana carrellata sulla fauna che ronza attorno al “Presidente”, ci si concentri proprio su quest’ultimo e in particolare sulle sue ossessioni e la delicata situazione sentimentale che lo stava investendo negli anni in cui il film si ambienta.
Loro 1, la recensione
Lo sguardo insolitamente curioso di un agnellino apre l’ultimo film di Paolo Sorrentino, o meglio, la prima parte dell’ultimo film di Sorrentino, Loro 1, munito di apposita numerazione che è una chiarissima indicazione per lo spettatore chiamato a tornare al cinema tra 20 giorni, il 10 maggio, quando uscirà Loro 2.
Un agnellino, dicevamo, candido e vaporoso, che si avventura nel prato accuratamente rasato di una villa lussuosa fino a fermarsi sull’uscio vuoto, proprio di fronte al mega-schermo di un televisore che trasmette un gioco a quiz. Parte il rumore del condizionatore a foto cellule che si attiva appena qualcuno varca l’uscio. Ma l’agnellino rimane lì, immobile, come ipnotizzato dal programma in tv, mentre il condizionatore si attiva di continuo fino a scendere di grado, sempre di più, fino a toccare lo zero. L’animale trema, emette un verso di dolore e poi stramazza a terra, mentre sullo schermo della tv una formosa valletta bionda si dimena.
Ho ucciso Napoleone, la recensione
Ho ucciso Napoleone è la storia di come il cinema italiano vorrebbe essere alternativo e “pop” ma finisce per imbrigliarsi nelle solite dinamiche da commedia dimenticabile, di come vorrebbe apparire emancipato nel suo essere fieramente femminista, ma non fa che cavalcare stereotipi con quell’alone da farsa che non graffia mai. Ho ucciso Napoleone è la dimostrazione che tutti sono consapevoli che la commedia all’italiana odierna ha ampiamente esaurito tutte le sue cartucce e si cerca di virare altrove, pur rimanendo costantemente imbrigliati nei soliti meccanismi. Anzi no, perché l’opera seconda di Giorgia Farina, a conti fatti, appare come un ibrido tra il “vorrei rompere gli schemi” e il “ma non posso del tutto” e stona perfino nella produzione omnia di Rai Cinema.
Allacciate le cinture, la recensione
Allacciate le cinture, si vive.
Arriva puntuale il nuovo film di Ferzan Ozpetek, il talentuoso regista turco che da piccolo sognava Cinecittà e Fellini; che sa muovere macchina da presa, attori e sentimenti come pochi altri in Italia; che sa indagare passioni stravolgenti con storie minimali dalle musiche travolgenti e dai colori strazianti; che sa amare indifferentemente dramma e commedia, come donne e uomini.
Allacciate le Cinture: foto e video della conferenza stampa a Roma
Il regista Ferzan Ozpetek, piacevolmente logorroico e visibilmente emozionato, ha presentato al Cinema Adriano di Roma Allacciate le Cinture, un malinconico e intenso inno all’amore autentico, che resiste e supera il tempo, le difficoltà, la morte. In compagnia del cineasta, i protagonisti, l’affascinante Kasia Smutniak e l’esordiente Francesco Arca, e il cast al completo: le travolgenti Carla Signoris ed Elena Sofia Ricci, la splendida Luisa Ranieri, l’elegantissima Paola Minaccioni e i giovani Filippo Scicchitano, Carolina Crescentini, Giulia Michelini e Francesco Scianna.
Il film racconta la passionale e travagliata storia d’amore tra Elena (Smutniak), giovane tenace e senza peli sulla lingua, e Antonio (Arca), rude e omofobo meccanico dall’animo tormentato. Negli anni, la loro relazione, seppur con alti e bassi, diviene solida e stabile; inoltre Elena, nel frattempo, riesce a coronare il sogno di aprire un locale tutto suo con l’amico di sempre, Fabio (Scicchitano). Tuttavia, la sua vita sta per prendere una piega tragicamente inaspettata…