Archivio tag: film sulla boxe

Sangue nella bocca, la recensione

sangue nella bocca

Sangue nella bocca (Sangre en la boca) è una co-produzione fra Argentina e Italia diretta dall’argentino Hernan Belon nel 2016, ma uscita nelle sale italiane solo adesso. Il regista, che ha all’attivo diversi documentari e cortometraggi, si cimenta qui con la sua seconda prova in un lungometraggio, dopo l’esordio nel 2011 con il dramma El Campo.

Con il nostro film, siamo ancora nel genere drammatico, unito però al cinema sportivo e a una spiccata componente erotica, elementi che si intrecciano in maniera indissolubile. La storia, se vogliamo, rinnova il mito di Rocky – che continua a fare scuola nel cinema – cioè racconta la vita sportiva e umana del personaggio, accentuando però notevolmente il lato passionale.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Bleed – Più forte del destino, la recensione

È curioso come il cinema sportivo sia quasi esclusivamente rappresentato da storie che raccontano il mondo della boxe. Dopo il successo mondiale del capolavoro Rocky (1976), hanno cominciato a proliferare film incentrati sul mondo della pugilistica e ispirati a storie più o meno vere. Da Toro Scatenato (1980) ad Alì (2001), Million Dollar Baby (2004) e Hurricane (1999), fino ad arrivare ai più recenti The Fighter (2010) e Southpaw – L’ultima sfida (2015), tutti film che raccontano la boxe come metafora della vita e della difficoltà di farsi strada in un mondo competitivo e incentrato sul mito dell’immagine. Un filone fiorente e appassionate a cui oggi si aggiunge Bleed – Più forte del destino, diretto da Ben Younger, regista di 1 km da Wall Strett, e prodotto da Martin Scorsese.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Southpaw – L’ultima sfida, la recensione

“Southpaw” in gergo pugilistico indica colui che boxa di braccio sinistro e che ha, quindi, la guardia destra. Nel film diretto da Antoine Fuqua questo dettaglio non viene mai posto all’attenzione e lo spettatore può accorgersene solo facendo attenzione all’azione di Billy Hope, il pugile dalla tragica storia e magistralmente interpretato da Jake Gyllenhaal.

All’occhio più smaliziato Southpaw – L’ultima sfida potrà sembrare un film facile, e di fatto lo è, un bel drammone dalla portata emotiva epica, giocato sulla vicenda umana del protagonista e con lo sport come semplice pretesto per fornire una motivazione e un incentivo alla redenzione per il personaggio principale. È Rocky da 1 a 6, è Toro Scatenato, è Cinderella Man ed è The Fighter: tutto il cinema pugilistico più celebre viene preso ad esempio, spremuto e rimescolato dallo sceneggiatore Kurt Sutter e dal regista Antoine Fuqua.

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