Archivio tag: Giovanni Ribisi
Strange Darling, la recensione

Mentre scorrono le note di Love Hurts, nella cover di Z. Berg e Keith Carradine, seguiamo la fuga disperata di una ragazza dalle grinfie di un uomo armato di fucile. Lei è spaventata, ferita, con il volto impiastricciato di sangue, il trucco sciolto dalle lacrime e dal sudore, che cerca riparo in un bosco adiacente a una strada di campagna. È il folgorante inizio di Strange Darling, opera seconda di JT Mollner, che segue appunto il drammaticissimo tentativo di sopravvivenza di una donna in quello che possiamo considerare il più classico meccanismo del gatto che dà la caccia al topo. Lei è la final girl dei film horror, è un archetipo e in quanto tale non ha un nome ma una indicazione generica, the Lady. Così come lui, l’inseguitore, l’uomo violento che imbraccia un fucile a pompa, è identificato come the Demon, il mostro predatore, simbolo del maschio tossico, delle derive del patriarcato, un’entità astratta di forte connotazione negativa e violenta che ha il solo scopo di plagiare e distruggere l’innocenza.
Ma attenzione! Come ci avvisa un cartello in apertura film, Strange Darling è un thriller in 6 capitoli e quello con cui la storia ci viene presentata è il capitolo 4.
Strange Darling, dal 13 febbraio al cinema il thriller rivelazione dell’anno!

Vertice360 porterà nei cinema italiani, a partire dal 13 febbraio, Strange Darling, il thriller rivelazione del 2024 scritto e diretto da JT Mollner, che, al suo debutto negli Stati Uniti, ha subito messo d’accordo critica e pubblico. “Capolavoro geniale” – secondo uno spettatore d’eccezione come Stephen King – Strange Darling è un film ricco a livello narrativo e visivo, girato interamente in 35mm.
Nell’arco di sei capitoli disposti in ordine non lineare, Mollner si diverte a stravolgere le aspettative del pubblico, alterando le barriere tra i generi in questo thriller che sconfina nell’horror, con qualche sfumatura di true crime e che, nella sua corsa vertiginosa verso l’epilogo, viene contaminato da suggestioni prese a prestito addirittura dal romance.
Ted 2, la recensione

Con gli oltre 200 milioni di dollari incassati nel 2012, era inevitabile che le avventure di John e dell’orsacchiotto di peluche Ted non rimanessero un caso isolato. E così, a distanza di tre anni, l’orsetto scorretto e sboccato creato da Seth MacFarlane torna in Ted 2, in cui il protagonista si sposa e vuole perfino diventare padre.
Il creatore delle sit-com animata I Griffin e American Dad, nonché regista del recente e poco fortunato Un milione di modi per morire nel west, è ancora una volta sceneggiatore, regista e interprete (è la voce dell’orsacchiotto) e Ted 2 colpisce nel segno, mostrandosi assolutamente all’altezza del già ottimo primo capitolo.
Un milione di modi per morire nel West, la recensione

L’allevatore di pecore Albert Stark (Seth McFarlane) passa le sue giornate tra pigre pascolate e monotoni incontri con la sua fidanzata Louise (Amanda Seyfried). Quando questa lo lascia, Albert si getta tra le braccia della misteriosa Anna (Charlize Theron), la quale gli insegna a sopravvivere nel mondo del West e a essere un vero cowboy, sviluppando nel frattempo una nuova relazione e fronteggiando le perfidie del nuovo fidanzato di Louise, Foy (Neil Patrick Harris).
Ma Albert ignora che la sua nuova fiamma è legata al violento Clinch Leatherwood (Liam Neeson), un fuorilegge dall’accento irlandese intenzionato a uccidere chiunque tenterà di rubargli la consorte.
Un Milione di Modi per morire nel West : prime immagini e uno spot con Ted e Seth MacFarlane

Durante l’intervallo del Super Bowl, Seth MacFarlane e… Ted chiacchierano e bevono birra in un esilarante e irriverente spot di Un Milione di Modi per Morire nel West diffuso dalla Universal Pictures.
Lo scatenato Seth MacFarlane, creatore di Ted e de I Griffin, dirige e interpreta la commedia western Un Milione di Modi per morire nel West. Nel cast, anche le bellissime Charlize Theron (Premio Oscar per Monster) e Amanda Seyfried (Les Misérables), i mitici Giovanni Ribisi (Salvate il soldato Ryan) e Neil Patrick Harris (I Puffi), Sarah Silverman (School of Rock) e il Premio Oscar Liam Neeson (Schindler’s List).