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La notte del giudizio, la recensione

2022. Da alcuni anni l’America è diventato uno dei luoghi più sicuri del mondo e tutto questo grazie all’iniziativa intrapresa da i Nuovi Padri Fondatori d’America, un organismo governativo che ha sancito ed imposto la ratifica del 28° emendamento per codificare il diritto di ogni cittadino americano alla libertà di commettere qualsiasi tipo di crimine, compreso l’omicidio, per una sola notte all’anno, senza subire conseguenze penali, precisamente la notte tra il 21 e il 22 marzo, tra le 7 della sera e le 7 del mattino. Lo chiamano lo “Sfogo annuale” e James Sandin, che di mestiere vende allarmi e sistemi di sicurezza, ha fondato la propria fortuna proprio sulla necessità delle persone di proteggersi quella notte all’anno dalla violenza che scoppia tra le strade.
A poche ore dallo Sfogo annuale, James, sua moglie e i suoi due figli si chiudono in casa aspettando che faccia mattina, ma un uomo di colore comincia a chiedere insistentemente aiuto in strada. Il figlio minore dei Sandin decide di far entrare l’uomo in casa, ma un gruppo di teppisti mascherati e armati fino ai denti assedia la casa dei Sandin intenzionati a farsi consegnare la loro preda.
Disponibili in blu-ray La prima notte del giudizio e Obbligo o verita’

Il cinema horror, ormai, è in mano a quell’uomo che risponde al nome Jason Blum. Sia lui che la sua etichetta produttiva – la Blumhouse – non hanno certo bisogno di particolari presentazioni e se il loro passato (primi anni del duemila) era rappresentato quasi esclusivamente da piccolissimi film dell’orrore low budget, oggi ricordiamo la Blumhouse anche per aver dato vita all’intrigante Get out – Scappa di Jordan Peele, film che ha saputo fare incetta di nomination e premi agli ultimi Academy Awards. Ma il primo amore non si scorda mai, si sa, e la Blumhouse continua dritta per la sua strada a “sfornare” horror macina-botteghino. Così nelle scorse settimane, mentre Michael Myers tornava al cinema nell’ultimo bellissimo Halloween diretto da David Gordon Green e prodotto appunto da Blum, due recenti successi della Blumhose approdavano sul mercato home video sotto il marchio di Universal Pictures Home Entertainment. Vi parliamo de La prima notte del giudizio, quarto film della saga creata da James DeMonaco, e del pasticciato teen-horror Obbligo o verità.
La notte del giudizio – Election Year, la recensione

Nel 2013 James DeMonaco ha scritto e diretto La notte del giudizio, un piccolo thriller che si faceva forte di una grande idea: e se per contenere la criminalità negli Stati Uniti istituissero una giornata all’anno, detta dello “sfogo”, durante la quale ognuno può scatenare i più violenti istinti senza ripercussioni legali? A produrre quell’opera sono stati il guru del cinema di genere a basso budget Jason Blum insieme alla Platinum Dunes di Michael Bay, e i circa 3 milioni di dollari investiti ne hanno fruttati quasi 100 in tutto il mondo. L’idea originale che ne stava alla base sicuramente ha ripagato l’esito del film, dal momento che James DeMonaco è stato chiamato per realizzare un sequel nel 2014, Anarchia: La notte del giudizio, anche più convincente del predecessore, e ora un terzo e altrettanto valido capitolo, La notte del giudizio – Election Year.
La Notte del Giudizio – Election Year: il nuovo trailer italiano e i poster

Diversamente da come annunciato in precedenza, La Notte del Giudizio – Election Year sarà nei cinema italiani dal 28 luglio e oggi la Universal Pictures Italia ha diffuso il nuovo trailer italiano, il poster ufficiale e i character poster dedicati ai “valori” predicati dai Nuovi Padri fondatori d’America.
Il trailer italiano di Ouija, l’horror sulla tavoletta invoca-spiriti

Vi segnaliamo il primo trailer italiano di Ouija, il nuovo horror prodotto dalla BlumHouse (Paranormal Activity, Insidious, Sinister) in associazione con la Platinum Dunes (Non aprite quella porta, Venerdì 13, Amityville Horror), che hanno già collaborato per La notte del giudizio e il suo recente sequel Anarchia – La notte del giudizio.
Anarchia – La Notte del Giudizio, la recensione

L’incredibile successo riscosso lo scorso anno da La notte del Giudizio ha spinto il produttore Jason Blum a mettere immediatamente in cantiere un sequel. Lì avevamo appena 3 milioni di dollari e un incasso totale di circa 90 milioni, con Anarchia – La notte del Giudizio, invece, il budget è leggermente levitato a 9 milioni, anche se nel solo giorno di lancio, il film, nuovamente diretto da James DeMonaco, ne ha già incassati 13 milioni.
Intervista a Jason Blum, produttore di Anarchia – La notte del giudizio

Mercoledì 23 luglio uscirà nei cinema italiani Anarchia – La notte del giudizio, l’atteso sequel del fortunato thriller/horror che lo scorso anno ha sbancato i botteghini di mezzo mondo. Torna dietro la macchina da presa James DeMonaco, che ci racconta però una storia completamente differente dal prototipo, con attori diversi e personaggi inediti, tra i quali c’è il “giustiziere” Frank Grillo, la coppia di fidanzati con l’auto in panne, Zach Gilford e Kiele Sanchez, una madre e una figlia (Carmen Ejogo e Zoe Soul) finite nelle mire di una squadra di misteriosi “epuratori”.
Ma c’è un uomo dietro i due capitoli di La notte del giudizio, così come dei più fortunati (e validi) film horror americani degli ultimi anni: si chiama Jason Blum ed è a capo della casa di produzione BlumHouse.