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La via degli angeli e Lei mi parla ancora: il cinema di Pupi Avati in DVD

Con oltre cinquant’anni di ininterrotta attività tra cinema e televisione, e con almeno un paio di autentici capolavori in filmografia (La casa dalle finestre che ridono e Regalo di Natale), Pupi Avati è ad oggi un vero e proprio maestro della settima arte italiana. Con un’abilità invidiabile nell’alternare generi e linguaggi cinematografici (dall’horror alla commedia parodistica, dal dramma agrodolce al film di formazione), il cinema di Pupi Avati è diventato oggi un marchio di fabbrica. In tutti questi anni è stato capace di creare un suo personalissimo immaginario, un vero e proprio universo di toni e sapori, in cui il reale si fonde con il sognante e in cui il folclore scende a patti con il moderno. Una genialità, quella intrinseca al suo cinema, che ha saputo persino dare vita ad un intero genere, il gotico padano, che dagli anni ’60 ad oggi continua ad ispirare le nuove generazioni di cineasti. Grazie a CG Entertainment e Mustang Entertainment torna disponibile su supporto fisico DVD uno dei suoi film meno celebrati, La via degli angeli, e insieme a questo vi parliamo anche della sua ultima fatica, Lei mi parla ancora, disponibile in home video sempre grazie ai canali di CG Entertainment.

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A Tor Bella Monaca non piove mai, la recensione

Roma. Tra i “casermoni” di Tor Bella Monaca vive Mauro, trentacinquenne, un uomo dal carattere mite e con un futuro che sembra offrirgli ben poche possibilità. Si barcamena come può tra lavoretti saltuari, portafoglio sempre vuoto e da qualche tempo anche senza l’amore, dal momento che Samantha, la sua fiamma di tutta una vita, ha deciso di lasciarlo per un uomo che potesse offrirle ben altre prospettive. Mauro vive con la sua famiglia e tutti i giorni, tra le difficoltà, deve cercare di sedare il carattere irruento di suo padre che sta per sfiorare l’esaurimento nervoso a causa di Ciro, un furbo commerciante che non gli paga l’affitto del locale da oltre un anno. In casa con Mauro c’è anche Romolo, il fratello maggiore, ex delinquente pentito e adesso determinato a mettere la testa a posto e farsi una famiglia. In uno scenario come questo, tra mille ingiustizie e situazioni precarie, tutto può cambiare quando alcuni amici di Mauro esternano la volontà di rapinare la mafia cinese. Ma il dilemma è solo uno: cattivi si nasce o ci si diventa?

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Sono arrivati in DVD Orecchie, Easy – Un viaggio facile facile e 2Night

Ci siamo più volte detti, anche su queste pagine, che la commedia italiana è in crisi. Eppure, anche in questo caso vale il saggio proverbio che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio perché, stringi-stringi, ad essere afflitta da una spaventosa moria di idee e assenza di buon gusto sembra essere solamente la commedia mainstream. Quella affidata ai grandi nomi, per la precisione. Una tesi che può essere confermata anche grazie ad alcune recenti uscite in DVD di CG Entertainment che edita tre piccolissimi film, per lo più ignorati dalla grande massa, ma ricchi di idee ed inventiva. Tre approcci (molto) differenti alla commedia, da quella votata al paradosso a quella più di stampo sentimentale, ma tre esempi di come fare buon cinema sfuggendo ai soliti e logori cliché. Perché, a differenza di quanto credono in molti, per fare una buona commedia non bastano i nomi…servono anche, e soprattutto, le idee.

Vi parliamo di Orecchie, Easy – Un viaggio facile facile e 2Night.

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La casa di famiglia, la recensione

Nonostante il successo ormai evidente agli occhi di tutti di altri generi come il thriller e i gangster movie, il cinema italiano continua imperterrito a puntare sulla commedia, come dimostrano i numeri relativi alla produzione e distribuzione di film di questo tipo e la tendenza a far esordire giovani registi ancora affascinati da questo genere. L’ultimo nome in ordine di tempo è quello di Augusto Fornari il quale, dopo una lunga attività di attore e autore teatrale, fa il suo esordio alla regia con  La casa di famiglia. Un battesimo bagnato in maniera sufficiente grazie ad una commedia che stenta a prendere quota e ritmo, ma che in fin dei conti si rivela riuscita, divertente e caratterizzata da un buon lavoro sui personaggi e su una storia che sa strappare più di qualche risata sana e divertita, nonostante difetti evidenti e fisiologici dati dall’inesperienza di Fornari.

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Ho ucciso Napoleone, la recensione

Ho ucciso Napoleone è la storia di come il cinema italiano vorrebbe essere alternativo e “pop” ma finisce per imbrigliarsi nelle solite dinamiche da commedia dimenticabile, di come vorrebbe apparire emancipato nel suo essere fieramente femminista, ma non fa che cavalcare stereotipi con quell’alone da farsa che non graffia mai. Ho ucciso Napoleone è la dimostrazione che tutti sono consapevoli che la commedia all’italiana odierna ha ampiamente esaurito tutte le sue cartucce e si cerca di virare altrove, pur rimanendo costantemente imbrigliati nei soliti meccanismi. Anzi no, perché l’opera seconda di Giorgia Farina, a conti fatti, appare come un ibrido tra il “vorrei rompere gli schemi” e il “ma non posso del tutto” e stona perfino nella produzione omnia di Rai Cinema.

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Smetto quando voglio, la recensione

Pietro Zinni (Edoardo Leo) ha trentasette anni, fa il ricercatore presso la cattedra di Biologia all’università e convive con Giulia (Valeria Solarino), che lavora in un centro di recupero per tossicodipendenti. Le cose sembrano andare particolarmente bene per Pietro, che è il favorito per un incarico a posto fisso, ma i tagli all’università cambiano i suoi programmi e così viene licenziato. Non avendo il coraggio di dare la brutta notizia alla fidanzata e ispirato da una notte brava in discoteca, Pietro decide di mettere su una banda criminale composta dai suoi ex colleghi, che, nonostante le competenze, vivono ormai ai margini della società facendo lavori precari e umilianti. L’idea è quella di creare una nuova droga che riesca ad aggirare l’illegalità, una cosiddetta smart drug, e mettere su un massiccio giro di spaccio. Il successo è immediato, il problema sarà gestirlo…

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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