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I peggiori giorni: in DVD il secondo film antologico diretto da Edoardo Leo e Massimiliano Bruno
L’anno cinematografico 2023 si apriva con l’uscita in sala di I Migliori Giorni, ovvero una commedia al vetriolo diretta da Edoardo Leo e Massimiliano Bruno che intendeva mettere alla berlina vizi e virtù degli italiani riesumando la formula (un tempo molto amata dalla commedia all’italiana) del film a episodi. Purtroppo, però, il risultato non è stato dei migliori e il film diretto dai due talentuosi artisti appariva fiacco, poco ispirato sul fronte dell’ilarità e schiacciato da un buonismo e una retorica che non dovrebbero di certo appartenere ad una commedia di questo tipo. Lo scorso ferragosto, tuttavia, Edoardo Leo e Massimiliano Bruno c’hanno riprovato con I Peggiori Giorni, bizzarro sequel del precedente film girato back-to-back e ancora una volta interessato a deridere gli italiani osservandoli durante alcune delle festività più importanti del nostro calendario. Con un cast gigantesco che vede coinvolti nomi come Anna Foglietta, Renato Carpentieri, Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston, Claudia Pandolfi, Neri Marcorè, Ricky Memphis, Rocco Papaleo e Giovanni Storti, I Peggiori Giorni è da poche settimane disponibile in DVD grazie ai canali distributivi di CG Entertainment.
Tris di commedie italiane in DVD: Il regno, Si muore solo da vivi, Paradise – Una nuova vita
Nelle ultime settimane, tre commedie tutte italiane si sono affacciate sul mercato dell’home video dopo aver fatto i conti, lo scorso anno, con una pandemia che ha modificato completamente i loro piani distributivi. Parliamo de Il regno, Si muore solo da vivi e Paradise – Una nuova vita. I primi due hanno saltato a piè pari la sala trovando rifugio direttamente sulle piattaforme VOD mentre il terzo, forte anche di un’anteprima al 37° Torino Film Festival, ha potuto far affidamento su una fugace apparizione in sala proprio nei giorni antecedenti la chiusura dei cinema lo scorso ottobre. Tre piccole commedie dal forte sapore autoriale, tre opere prime, tutte accomunate da una tematica ben precisa: la voglia di ricominciare una nuova vita anche quando tutto sembra ormai definito. I tre film, prodotti e distribuiti da Fandango, arrivano in DVD grazie ai canali distributivi CG Entertainment.
Soul, la recensione
Ventitreesimo lungometraggio d’animazione della Pixar, Soul è anche il primo a non raggiungere il grande schermo a causa delle restrizioni anti-covid che hanno spinto la Disney a convogliare parte delle sue uscite 2020 direttamente sulla piattaforma streaming Disney+. Un gran peccato, perché il film scritto e diretto da Pete Docter, con il supporto di Kemp Powers, fonda una importante componente della sua personalità sull’immagine e sul suono che sicuramente vengono valorizzati dalla fruizione al cinema, un lavoro in parte sperimentale che va a braccetto con l’esplorazione di tematiche inusuali per il cinema d’animazione per famiglie che Pete Docter sta portando avanti da diversi anni.
Due uomini, quattro donne e una mucca depressa, la recensione
All’interno di un ambiente tradizionalmente maschile come quello del cinema, non è cosa consueta assistere a film realizzati da registe donne le quali da sempre hanno trovato, proprio per questo motivo, molta fatica a farsi spazio. Una piacevole eccezione, per quanto riguarda l’epoca contemporanea e senza voler andare indietro nel tempo, è rappresentata da Anna Di Francisca, autrice con all’attivo una lunga carriera tra televisione e documentari intervallata da alcune incursioni sul grande schermo con La bruttina stagionata e Fate un bel sorriso.
A distanza di diciassette anni dal suo ultimo film, la regista milanese torna con un nuovo lavoro dal titolo grottesco Due uomini, quattro donne e una mucca depressa, una commedia che parla di amore e passione per la musica con sullo sfondo le ambientazioni bucoliche e rassicurati di un tranquillo paesino della Spagna.
Il Libro della Giungla: le voci italiane si raccontano [Video]
Con l’uscita italiana del film Disney Il Libro della Giungla, nei nostri cinema dal 14 aprile, la divisione italiana di The Walt Disney Company ha organizzato una conferenza stampa con le voci italiane del film diretto da Jon Favreau. Nomi illustri del mondo del cinema e della televisione che hanno doppiato in maniera egregia il kolossal in CGI e live action, a cominciare dall’attore sorrentiniano Toni Servillo, che ha dato la voce alla pantera nera Bagheera, e il comico e attore Neri Marcorè, che è invece la voce dell’orso Baloo. Completano il quadro Violante Placido (la lupa Raksha), Giovanna Mezzogiorno (il serpente Kaa) e Giancarlo Magalli (l’orango Louie).
Il Libro della Giungla, la recensione
Il piccolo Mowgli, protagonista del romanzo del 1893 di Rudyard Kipling, ritorna al cinema dopo 50 anni in una veste tutta nuova. Dopo il cartone animato del 1967, il 19° classico Disney, l’ultimo dell’epoca di Walt, ecco arrivare nelle nostre sale Il Libro della Giungla in live-action e CGI, diretto dal regista di Iron Man Jon Favreau. Un CGI talmente perfetto, c’è da aggiungere, che dona alla pellicola un realismo tanto riuscito che ci si dimentica di ritrovarsi in una dimensione fittizia in cui anche gli animali, o almeno alcuni, hanno il dono della parola.
TIR e Leoni: il cinema del nord-est con CG Entertainment
Se c’è una realtà cinematografica italiana che è stata capace di farsi notare con sorpresa e accenti di indubbia qualità, in questi ultimi anni, è la realtà veneta/friulana. A partire dal panorama horror con gli ottimi prodotti di Lorenzo Bianchini, come Custodes Bestiae e Oltre il Guado – Across the River, e gli atipici cortometraggi di Michele Pastrello (Ultracorpo, Desktop), fino ad arrivare irrimediabilmente alla commedia con il geniale Zoran, il mio nipote scemo e l’indipendente The Special Need, l’estremo nord-est italiano ha decisamente dimostrato di avere qualche cosa da comunicare e di sapere come si fa. CG Entertainment, sempre molto attenta a conferire il giusto merito ai prodotti alternativi del panorama cinematografico italiano, distribuisce in home video due film veneto-friulani che negli ultimi tempi hanno saputo destreggiarsi abilmente tra sala e importanti festival internazionali: Tir e Leoni.
Leoni, la recensione
Se c’è una realtà cinematografica italiana che è stata capace di farsi notare con sorpresa e accenti di indubbia qualità, in questi ultimi anni, è la realtà veneta/friulana. A partire dal panorama horror con gli ottimi prodotti di Lorenzo Bianchini, come Custodes Bestiae e Oltre il Guado – Across the River, e gli atipici cortometraggi di Michele Pastrello (InHumane Resources, Desktop), fino ad arrivare irrimediabilmente alla commedia con il geniale Zoran, il mio nipote scemo e l’indipendente The Special Need, l’estremo nord-est italiano ha decisamente dimostrato di avere qualche cosa da comunicare e di sapere come si fa.
Adesso arriva un nuovo esempio di cinema veneto, Leoni; siamo ancora nel territorio “commedia all’italiana” e ci troviamo di fronte all’esordio nel lungometraggio dello sceneggiatore Pietro Parolin.
Sei mai stata sulla luna?, la recensione
Paolo Genovese, regista dell’apprezzato Tutta Colpa di Freud, torna al timone di una commedia romantica, con un titolo altrettanto originale, interpretata da un cast di grandi nomi. Sei mai stata sulla luna? è la storia della bella e sofisticata Guia (Liz Solari), direttrice di una rivista di moda che una serie di circostanze legate al passato condurranno, con fidanzato opportunista (Pietro Sermonti) al seguito, da Milano a Nardò, paesino pugliese in cui affondano le sue radici familiari. Sarà in questo bucolico scenario che Guia, ansiosa di rientrare in città in tempo per la settimana della moda, entrerà in contatto con un gruzzolo di bizzarri quanto folcloristici personaggi, ma anche con l’affascinante contadino Renzo (Raoul Bova)…