Archivio tag: overlook hotel

Doctor Sleep, la recensione

L’astio che Stephen King ha riservato negli anni verso Shining e il suo regista è cosa nota, un rancore che nel tempo ha portato il “Re di Bangor” a sviluppare in prima persona, insieme all’allora fido Mick Garris, una miniserie tv tratta dal suo romanzo a cui era ben più fedele, oggi quasi dimenticata dai più e di certo neanche lontanamente paragonabile al grande lavoro svolto da Stanley Kubrick. Negli anni, però, la fama dello Shining cinematografico non si è placata e, un po’ per rivendicare la propria paternità sull’opera originaria e un po’ perché aveva ancora una storia da raccontare, Stephen King ha sentito il bisogno di rimettere ulteriormente mano alle vicende dei Torrance e della “luccicanza” buttando giù un romanzo sequel a quello risalente al 1977. Vede luce, così, nel 2013 Doctor Sleep, che riprende le fila della storia riportando in scena un Danny Torrance ormai cresciuto e ancora perseguitato dai fantasmi del passato.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

JACK TORRANCE (SHINING)

JACK TORRANCE

Jack Torrance è uno scrittore ed un ex-insegnante con grossi problemi di alcolismo e con una desiderio represso di violenza, caratteristiche che gli sono costati il posto di lavoro. Per redimersi e recuperare il delicato rapporto con la propria famiglia, Jack decide di accettare un lavoro come custode invernale dell’Overlook Hotel in Colorado; è proprio nell’hotel che la sua follia omicida prende il largo, grazie anche ad una sorta di “maledizione” che aveva portato il precedente custode mr. Grady a massacrare la sua famiglia. L’odio represso nei confronti della sua famiglia esplode trasformando questo uomo apparentemente normale in uno psicopatico killer che ha come unico scopo quello di uccidere ad asciate tutte le persone che si trovano attorno a lui. Aiutato dalla sua capacità di parlare con le persone morte cerca di giungere alla fine della sua “missione” mentre la sua vera indole diventa sempre più prorompente facendolo così vivere in un limbo tra incubo e realtà in cui sembra proprio che Jack abbia trovato la sua dimensione.