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Un bel mattino e Love Life: disponibili in DVD due ritratti di donna dal forte respiro autoriale
Sempre più spesso ci troviamo a tessere le lodi di CG Entertainment per la sua ammirevole dedizione nei confronti del moderno cinema d’autore. Spesso un cinema dal carattere fortemente intimo e introspettivo, capace di spingere alla riflessione così come fungere da specchio dei tempi che stiamo vivendo. Quello che CG ci propone, con sempre maggior insistenza, è quel cinema che emerge dai più importanti festival a rilevanza internazionale e che perciò si fa manifesto di tutti i più moderni sguardi autoriali. Presentati rispettivamente al 75° Festival di Cannes (nella sezione Quinzaine Des Realisateurs) e alla 79ª Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, entrambi portati poi nelle sale italiane da Teodora Film, sono da poco disponibile in home video – purtroppo solo in edizione DVD – Un bel mattino di Mia Hansen-Løve e Love Life del giapponese Kōji Fukada. Due film che, seppur distanti per cultura e confini geografici, condividono un pensiero artistico ed espressivo piuttosto vicino. In modo specifico si presentano come due interessanti ritratti di donna, due opere che ci parlano – ognuna con il proprio linguaggio – della condizione della donna nell’epoca moderna e in relazione al nucleo famigliare (che sia esso ufficiale o clandestino).
La persona peggiore del mondo e Petite Maman: in DVD due film di formazione dal sapore europeo
Nelle scorse settimane, il sempre florido listino home video di CG Entertainment si è arricchito di due bellissimi film di formazione dal sapore europeo: La persona peggiore del mondo di Joachim Trier e il delicatissimo e struggente Petite Maman di Céline Sciamma. Il primo è stato indubbiamente uno dei casi cinematografici di quest’anno, vincitore della Palma a Cannes 2021 per la migliore interpretazione femminile (assegnata a Renate Reinsve) e candidato agli Oscar sia nella sezione miglior film straniero (per la Norvegia) che in quella miglior sceneggiatura originale; il secondo invece, applaudito all’ultimo Festival Internazionale di Berlino e vincitore come miglior film nella sezione Alice nella Città durante la Festa del Cinema di Roma 2021, segna il ritorno dietro la macchina da presa della regista dell’acclamato Ritratto della giovane in fiamme. Entrambi i titoli arrivano sul nostro mercato home video con CG Entertainment e Teodora Film inspiegabilmente solo su supporto DVD. E questa cosa inizia ad avere sempre meno senso.
Doppio sospetto: in blu-ray il thriller hitchcockiano diretto dal belga Olivier Masset-Depasse
Poco prima che la piaga del covid-19 si abbattesse con inaudita ferocia sul nostro Paese (e non solo), nelle sale cinematografiche – sotto il marchio Teodora Film – usciva Doppio sospetto, un interessantissimo dramma familiare che pian piano cede il passo al thriller, facendo entrare nella vicenda meccanismi psicologici sempre più torbidi, sempre più brutali. Diretto dal belga Olivier Masset-Depasse, che in questo film cerca chiaramente di omaggiare un certo cinema di matrice hitchcockiana, Doppio sospetto trae ispirazione dal romanzo Alice (Derrière la Haine) di Barbara Abel e ad inizio 2020 si è aggiudicato il record di vittorie ai Premi Magritte ottenendo nove riconoscimenti su dieci candidature (tra questi, anche miglior film e miglior regia). Doppio sospetto è da poco disponibile in blu-ray disc grazie ai canali distributivi di CG Entertainment.
Commedie d’autore in home video: Dio e’ donna e si chiama Petrunya e La Belle Epoque
Tra le recenti offerte home video di CG Entertainment, sempre molto variegate fra loro, segnaliamo la presenza di due piccole opere d’autore che hanno saputo smuovere un certo entusiasmo sia da parte della critica che del pubblico, emergendo anche in prestigiose vetrine festivaliere di tutto il mondo. Due film capaci di riflettere e far riflettere su problemi esistenziali, su quanto possa essere fallimentare la condizione umana così come su tematiche di stretta matrice sociale. Vi parliamo di Dio è donna e si chiama Petrunya, singolare coproduzione tra Macedonia, Francia, Slovenia e Croazia, e La Belle Epoque, agrodolce commedia francese accolta con un notevole plauso un po’ da tutti.
Dio è donna e si chiama Petrunya, la recensione
Raramente la filmografia macedone riesce a guadagnare la notorietà internazionale e gli onori di festival italiani, ancora più raramente trova accoglienza dai distributori nostrani per un’uscita sul grande schermo. Ma questo è stato il caso di Dio è donna e si chiama Petrunya, nuovo lungometraggio della macedone Teona Strugar Mitevska che dopo essere stato applaudito al 37° Torino Film Festival arriva nelle sale italiani dal 12 dicembre distribuito da Teodora. Ma il percorso di Dio è donna e si chiama Petrunya era già iniziato al Festival di Berlino a inizio 2019 ed è proseguito con grande successo fino alla finale del Premio Lux, riconoscimento che viene annualmente attribuito dal Parlamento europeo a film di nazionalità europea che si distinguono per la capacità di trattare temi rilevanti nel dibattito socio-politico.
Disponibile in DVD La diseducazione di Cameron Post, il film trionfatore al Sundance Film Festival 2018
Vincitore del Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival 2018 e presentato nella sezione “Tutti ne parlano” della 13esima edizione della Festa del Cinema di Roma, La diseducazione di Cameron Post va a rinverdire il sempre avvincente filone dei film sulla segregazione e, stavolta, trova un efficace mix nella tematica della scoperta dell’identità sessuale. Dopo una timida uscita nelle sale a ridosso della Festa del Cinema di Roma, per mano di Teodora Film, La diseducazione di Cameron Post arriva in home video (solamente su supporto DVD, purtroppo) attraverso i canali di CG Entertainment.
Le invisibili, la recensione
Quando si cammina in gruppo è buona norma adeguarsi all’andatura del più lento, perché nessuno deve essere lasciato indietro per nessun motivo. Fermandosi un attimo a ragionare su questa affermazione, è difficile non trovarsi d’accordo o trovarci qualcosa di sbagliato. Se dalla teoria però si passa all’applicazione pratica, le cose cambiano radicalmente in ogni contesto possibile.
Il presente ci chiede di procedere costantemente ad una velocità elevatissima senza compromessi, pena l’esclusione e l’allontanamento dal mondo del lavoro. Le persone che non si adeguano ai ritmi si trasformano nel reflusso di materiale umano che sempre più sale alla ribalta nelle cronache di tutto il mondo. C’è chi ha la forza di lottare, ma anche chi non incassa bene il colpo e rimane inesorabilmente al tappeto e popola una terra di mezzo che spesso si spinge ai limiti della realtà, fatta di degrado, disagio e depressione.
Adolescenza d’autore: Girl e Thelma disponibili in home video
Tra le recenti uscite home video a marchio CG Entertainment e Teodora Film troviamo due film molto simili fra loro pur essendo profondamente diversi, entrambi spinti dal forte impulso di raccontare l’adolescenza filtrata dagli occhi del “diverso”. Due pellicole europee, entrambe marcate da una forte impronta autoriale, interessate a raccontare quel difficile passaggio dall’età infantile a quella adulta così come la scoperta della propria sessualità e del proprio “io”. Parliamo dell’interessantissimo film belga Girl e del più oscuro film norvegese Thelma.
Thelma, la recensione
Quello dell’adolescenza e i suoi contrasti, contraddizioni e difficoltà nell’improvviso passaggio da bambini ad adulti è un tema caro non solo alla psicologia, ma anche al mondo del cinema che, attraverso diversi generi e linguaggi narrativi, ne ha spesso raccontato le dinamiche più scabrose e per certi versi inquietanti. Un ulteriore esempio di questo forte interesse e legame si può notare in Thelma, nuovo lavoro di Joachim Trier il quale, rifacendosi in maniera evidente ad un grandissimo classico del passato come Carrie di Brian De Palma, dà vita ad un thriller/horror psicologico che tratta il tema della crescita e della scoperta di un mondo che va al di là degli schemi imposti da una rigida educazione. Potenziale di partenza molto promettente gettato alle ortiche, però, da una storia che implode su se stessa e, seppur supportata da un impianto visivo dal forte impatto e di grande simbolismo, non riesce a esprimere del tutto la carica emotiva e il tormento della giovane protagonista.