Archivio tag: venezia78

Old Henry, in blu-ray il western con Tim Blake Nelson

Il genere western, fra tutti, è forse quello che nella storia del cinema è riuscito ad oscillare più di tutti da un estremo all’altro. Sia che parliamo del cinema hollywoodiano, sia di quello italiano. In America si sa, indiani e cowboy hanno vissuto il loro periodo d’oro tra la seconda metà degli anni Trenta fino alla prima metà degli anni Sessanta (con John Ford e Howard Hawks pronti a scrivere le regole del genere); mentre in Italia, quel periodo d’oro, lo abbiamo vissuto tra gli anni Sessanta e Settanta grazie al fenomeno degli spaghetti-western che hanno eletto a loro beniamino l’inimitabile Sergio Leone.

Il genere western ha generato un immaginario, ha contribuito alla creazione di miti e leggende, ha dettato le regole per una giusta messa in scena cinematografica (non solo all’interno del genere stesso) eppure oggi è un genere morto. Un genere che sembra aver perso ogni forma d’appeal. Un genere che in alcuni casi è stato rispolverato con fare autoreferenziale, tanto nerd quando nostalgico (si pensi al cinema di Tarantino o a quello dei Fratelli Coen), ma che il più delle volte è confinato a piccole produzioni per lo più destinate al solo circuito home video. Qualche settimana fa vi abbiamo parlato del bel The Last Son di Tim Sutton, atipico western con Sam Worthington arrivato da noi direttamente in home video grazie a Blue Swan Entertainment; adesso la stessa Blue Swan, affidandosi ai sempre validi canali distributivi di Eagle Pictures, rilancia con un nuovo western altrettanto atipico e distribuisce in blu-ray Old Henry, film esistenzialista con Tim Blake Nelson, attore feticcio proprio dei fratelli Coen.

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Finale a sorpresa – Official Competition, la recensione

finale a sorpresa

Competencia oficial (che in Italia arriverà con il titolo Finale a sorpresa – Official Competition) è stato presentato nel concorso ufficiale della 78ª Mostra del Cinema di Venezia e non è un gioco di parole ma la pura verità. Per di più è un film che parla di persone che realizzano un film, quindi è una perfetta operazione di meta-cinema ovvero il cinema che parla di se stesso. Allora è un documentario? No, niente di più lontano. È una commedia, tagliente e spassosa, che si discosta vigorosamente dalle atmosfere standard delle opere festivaliere.

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Valutazione: 9.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Sundown, la recensione

Quello del critico è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo. Se poi il film da giudicare è Sundown di Michel Franco allora quel compito raggiunge difficoltà estreme. Perchè il regista messicano che aveva stupito e incantato Venezia con Nuevo Orden (vincitore del Gran Premio della giuria nel 2020) torna a far parlare di sé con un film che non lascia spazio a mezze misure. Usiamo un banale luogo comune e affermiamo che un tale film o lo si ama o lo si odia.

Noi non abbiamo nessun dubbio e scegliamo la busta numero due. Perchè Sundown è sconvolgente ed estremo.

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Valutazione: 4.0/10 (su un totale di 1 voto)
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La figlia oscura, la recensione

Cara Maggie Gyllenhaal, sei un’attrice adorabile e ti abbiamo apprezzato in molti film. Perché hai scelto un testo così impegnativo per la tua prima opera da regista? The Lost Daughter (La figlia oscura) è un romanzo di Elena Ferrante e non si presta facilmente ad una trasposizione cinematografica che gli sappia rendere il giusto merito. Probabilmente ti ha coinvolto perchè anche tu hai due figlie, come Leda del romanzo, e ti sei facilmente identificata con i suoi problemi ma non hai intuito la complessità della visualizzazione sul grande schermo di tali turbamenti.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Illusioni perdute, la recensione

L’adattamento del classico della letteratura scritto da Honoré de Balzac racconta la storia di un poeta di campagna, innamorato della letteratura e animato da alti ideali, che si scontra con la realtà parigina e borghese dell’epoca, uscendone profondamente cambiato e disilluso.

Al centro di Illusions Perdues – Illusioni perdute si trova infatti l’ascesa e la caduta di Lucien (Benjamin Voisin), de Rubembrè da parte di madre e Chardon da parte di padre, a metà tra popolo e nobiltà, con questi ultimi che non lo riconoscono come tale date le origini popolane del padre. Nella Francia della restaurazione e del ritorno alla normalità dopo l’esperienza della Rivoluzione Francese, il giovane poeta di campagna viene supportato da Louise, nobile mecenate del luogo, che lo mette sotto la sua ala protettiva, per poi intraprendere una relazione con lui.

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Ultima notte a Soho, la recensione

La giovane Eloise sta finalmente per coronare il suo sogno: andare a Londra a studiare in una prestigiosa scuola di moda per diventare una stilista. La ragazza segue tutte le raccomandazioni dell’amata nonna, rendendosi presto conto che la vita da matricola universitaria è ben più complicata di quello che si sarebbe potuta aspettare. Eloise decide, così, di lasciare l’alloggio per studenti e prende in affitto una stanza da sola in una vecchia abitazione nel quartiere di Soho. Da questo momento, ogni notte, Eloise compie magicamente un viaggio temporale e si ritrova nella Londra anni ’60 impersonando Sandy, una bellissima aspirante cantante. Inizialmente questo strano evento fornisce alla ragazza la carica e l’ispirazione per i suoi studi, ma ben presto scopre che Sandy è al centro di un’avventura d’orrore davvero terrificante!

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Il bambino nascosto, la recensione

Gabriele Santoro (Silvio Orlando) vive in un quartiere popolare di Napoli ed è titolare della cattedra di pianoforte al Conservatorio San Pietro a Majella. Una mattina, mentre sta radendosi la barba, il postino suona al citofono per avvertirlo che c’è un pacco, lui apre la porta e, prima di accoglierlo, corre a lavarsi la faccia. In quel breve lasso di tempo, un bambino di dieci anni si insinua nel suo appartamento e vi si nasconde. “Il maestro” – così lo chiamano nel quartiere Sanità – se ne accorgerà solo a tarda sera. L’intruso è Ciro (Giuseppe Pirozzi), un bambino che abita con i genitori e con i fratelli al piano di sopra del suo stesso palazzo.

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La scelta di Anne – L’Événement, la recensione

L’Événement, diretto da Audrey Diwan, è un adattamento dell’omonimo romanzo del 2000 scritto da Annie Ernaux che racconta la storia di una giovane ragazza che si ritrova incinta senza volerlo nella Francia degli anni ’60.

Anne (Anamaria Vartolomei) studia al liceo, è una studentessa modello e conduce una regolare vita sociale, tra amicizie e la scoperta della propria sessualità. A rompere la normalità iniziale è la scoperta di essere rimasta incinta. Anne, infatti, non vuole rinunciare ai suoi sogni e agli studi e per questo non vuole portare a termine la gravidanza.

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Valutazione: 7.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Freaks Out, la recensione

Dopo il successo di Lo Chiamavano Jeeg Robot nel 2015, Gabriele Mainetti torna al cinema con Freaks Out, presentato in concorso alla 78ª Mostra del Cinema di Venezia; un vero e proprio blockbuster italiano che racconta la storia di quattro fenomeni da baraccone con dei poteri speciali durante l’occupazione nazista in Italia e le lotte partigiane per la liberazione.

I nostri “fantastici 4” sono Cencio (Pietro Castellitto), che ha il potere di controllare gli insetti (tranne le api con cui ha un brutto rapporto); Fulvio (Claudio Santamaria), fortissimo e totalmente ricoperto da peli che ricorda un po’ Chewbacca esteticamente e il marveliano La Cosa come caratterizzazione del personaggio; Mario (Giancarlo Martini) che ha il potere di attrarre oggetti di metallo; Matilde (Aurora Giovinazzo), che non può neanche toccare gli altri a causa delle scosse elettriche che scorrono nel suo corpo e che sembra nascondere un ancor più grande potere.

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L’Événement: al cinema a ottobre intitolato 12 settimane. Una clip in anteprima

L'Événement

L’événement ha vinto il Leone d’Oro come miglior film alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 78 (qui il nostro articolo con tutti i premiati). Il film diretto da Audrey Diwan, tratto dal romanzo autobiografico di Annie Ernaux e con Anamaria Vartolomei e Pio Marmai ha già una data d’uscita italiana, Europictures ci informa infatti che distribuirà il film al cinema nel mese di ottobre con il titolo 12 settimane.

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