100 serie Tv in pillole – Stagione 2. Manuale per malati seriali recidivi

In seguito al buon successo di vendite di 100 Serie TV in pillole – Manuale per malati seriali, la redazione di Movieplayer.it torna sul “luogo del delitto” per espandere, ma – attenzione – non completare, il discorso lasciato per forza di cose in sospeso. E così, con formula invariata in confronto all’utilissimo manualetto pubblicato nel 2018, arriva nelle librerie fisiche e negli store on-line il secondo volume di questa opera, anzi, la Stagione 2.  

Mai come stavolta, quella messa in cantiere dalla redazione di Multiplayer.it e scritta a sei mani da Luca Liguori, Antonio Cuomo e Giuseppe Grossi, è un’impresa in continuo divenire, dal momento che si è scelto di render noto e analizzare un settore fertile come quello della serialità televisiva, costantemente in crescita, con serie su serie, stagioni su stagioni, che mensilmente, anzi settimanalmente, riempiono i cataloghi delle piattaforme di intrattenimento. Un linguaggio che non ha mai avuto un successo e i numeri che sta avendo in questo momento storico, che alimenta una fetta ormai maggioritaria del business dell’intrattenimento per immagini, con serie che riescono a creare proseliti in ogni parte del mondo, generano trend e dettano le regole per i linguaggi futuri.

Un settore, dunque, consapevolmente impossibile da imbrigliare in 100 titoli, per questo, a distanza di due soli anni, si è avuta la necessità di espandere l’opera ad altri 100 titoli, non solo tra quelli prodotti nel mentre, ma andando anche a ripescare alcune serie dal passato che erano rimaste fuori dalla selezione del precedente volume.

 

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Dunque, in 100 serie TV in pillole – Stagione 2. Manuele per malati seriali recidivi troviamo analizzati sia i fenomeni televisivi più rilevanti del momento, come The BoysThe Mandalorian, Watchmen, Succession e The Witcher, sia cult intramontabili del passato come Willy, il Principe di Bel-AirDawson’s Creek, Beverly Hills 90210 e Xena – Principessa guerriera.

Il volume, di circa 210 pagine, dedica due pagine ad ogni serie. Sulla pagina di sinistra c’è un assaggio di trama e una breve critica dell’opera; sulla pagina di destra c’è quella che potremmo definire la scheda informativa con il numero di stagioni, la durata degli episodi e le ore totali necessarie per un binge watching fino all’ultima puntata, il consiglio sulla compagnia adatta ad ogni serie, gli effetti collaterali nei quali anche i malati seriali più recidivi rischiano di incappare e l’immancabile episodio memorabile per ogni serie. Il tutto racchiuso da una grafica colorata e accattivante che strizza l’occhio all’aspetto terapeutico che la visione delle serie può avere nello spettatore.

Inoltre, in coda al volume, è posizionato un comodo glossario che viene in aiuto di chi, nonostante l’amore incondizionato per le serie televisive, non ne mastica (ancora) lo slang. Cos’è un plot twist? Che vuol dire binge-watching? Cos’è un cliffhanger e perché a volte gli appassionati di serie tv parlano di shipping? Troverete una risposta a tutto questo e molto altro.

Se è vero che la dipendenza da serie TV può essere considerata da alcuni una vera e propria patologia, noi, battute a parte, l’abbiamo sempre vista come una delle migliori cure possibili alla noia e alla tristezza”.

Spiega Luca Liguori, co-autore del libro e Direttore Editoriale di Movieplayer.it.

“Di questo abbiamo avuto conferma in uno dei periodi più bui e noiosi che le nostre generazioni possano ricordare, il recente lockdown, durante il quale abbiamo tutti rivolto lo sguardo verso il televisore. Abbiamo anche capito che le 100 serie che avevamo scelto due anni fa non erano sembrate “poche” solo a noi, e che di “malati seriali” insaziabili e incontentabili ne esistono tantissimi.”

 Il concetto espresso dall’autore del volume è un po’ il senso ultimo del dare un proseguo a 100 serie Tv in pillole, un’opera che non potrà mai essere esaustiva proprio per la mole di prodotto generata periodicamente e che necessiterà – qui incociamo le dita – di una Stagione 3.

In fin dei conti, come fare a muoversi in sicurezza in un settore così dispersivo e ampio che ci richiede di impegnare ore e ore della nostra vita? Basta affidarsi ai consigli del “cugino esperto” o ai commenti sgrammaticati sui gruppi di facebook? O meglio valutare con la propria testa attingendo informazioni da un chiarissimo e dettagliato manuale? Domande retoriche.

Roberto Giacomelli

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