Gli anni più belli e Radioactive: le proposte blu-ray Eagle Pictures di ottobre

L’home video di ottobre 2020 è all’insegna dei film-vittima del covid-19, infatti tra le proposte del mese di Eagle Pictures abbiamo due titoli che, in un modo o nell’altro, si sono scontrati con la terribile pandemia che sta disintegrando il settore della distribuzione cinematografica. Da una parte abbiamo un film che, fortunatamente, ha minimizzato i danni uscendo al cinema il 13 febbraio, a quasi un mese dal lockdown che ha chiuso le sale, anche se non è riuscito a sfruttare in pieno la finestra che aveva in programma, parliamo de Gli anni più belli di Gabriele Muccino. L’altro ha avuto una sorte più avversa, è Radioactive di Marjane Satrapi, biopic su Marie Curie che ha saltato la sala per trovare accoglienza in VOD a fine primavera.

Gli anni più belli, che in sala è uscito a marchio 01 Distribution, è l’ultimo discusso film di Gabriele Muccino. Discusso perché ogni film di Muccino, stranamente, finisce al centro di discussioni che spesso svincolano dalla qualità vera e propria per approdare su altri lidi. Stavolta si è parlato del presunto plagio, ma che in realtà è un affettuoso omaggio dichiarato dal regista stesso, a C’eravamo tanto amati di Ettore Scola, un film che – tra l’atro – è stato già abbondantemente saccheggiato dalla cinematografia italiana recente o meno, come, ed esempio, L’ultima ruota del carro di Giovanni Veronesi a cui, se vogliamo, Gli anni più belli forse somiglia anche più che al film di Scola.

gli anni più belli

Muccino, anche sceneggiatore insieme al fidato Paolo Costella, racconta 40 anni di Storia d’Italia inquadrando la vita di quattro amici romani: Giulio, Paolo, Riccardo detto Sopravvissuto, e Gemma. Seguiamo le loro vite fin dai primi anni ’80, costantemente scandite da piccole o grandi tragedie che mettono a dura prova la loro amicizia, fino ai giorni nostri, quando ognuno di loro ha messo su famiglia e ha dovuto rivedere – a volte drasticamente – le priorità di un tempo. Sullo sfondo vediamo alternarsi fasi della Storia del nostro paese, dalle manifestazioni in piazza allo scandalo di Tangentopoli, mentre i protagonisti sono testimoni di un mondo che cambia insieme a loro.

Lo stile di Muccino è altamente riconoscibile, nel bene e nel male, conferendo alla storia di questi quattro amici un afflato drammatico a tratti un po’ forzato ed esasperato, con una frenesia nella recitazione, una ricerca del conflitto, un’esaltazione dell’amicizia virile un po’ a discapito dei personaggi femminili. Però, allo stesso tempo, Gli anni più belli ha quell’ampiezza di respiro che riesce a far sentire allo spettatore tutta l’importanza del tempo che passa, degli eventi che si susseguono, risultando sempre estremamente curato e credibile tanto nella messa in scena quanto nel racconto di un’epoca. Poi il film ha ritmo al punto tale che le oltre due ore di durata volano letteralmente e si riesce a godere anche dell’ottima performance di tutti gli attori, sia coloro di cui non si avevano dubbi, Pierfrancesco Favino, Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria (che ricostruiscono il terzetto di Romanzo Criminale) e Micaela Ramazzotti, sia le loro controparti da adolescenti (soprattutto Alma Noce) e una credibilissima Emma Marrone al suo esordio cinematografico.

gli anni più belli

Eagle Pictures distribuisce in home video il film su licenza di 01 Distribution, sia in blu-ray che in DVD, curando in maniera eccellente l’aspetto tecnico del supporto. Parliamo, nello specifico, dell’edizione in alta definizione, che presenza un comparto video davvero ottimo: l’immagine è sempre nitida, capace di esaltare la fotografia calda che contraddistingue il film, attenta tanto al croma quanto alla gestione dei contrasti nelle scene più buie, senza la minima perdita di dettaglio. Anche l’audio si difende benissimo e la traccia in DTS-HD 5.1 si mostra potente e limpida, tanto nel parlato che nella gestione degli effetti sonori e delle musiche, importantissime per scandire le fasi storiche della narrazione.

Extra un po’ minimal che si riducono a una carrellata di scene eliminate per un totale di 12 e circa sette minuti di durata, e un breve backstage di circa 6 minuti in cui Gabriele Muccino illustra il set disquisendo sulle peculiarità della lavorazione.

Cambiamo genere e nazionalità con Radioactive, validissimo e singolare biopic su Marie Curie diretto dalla fumettista e illustratrice iraniana Marjane Satrapi e interpretato da Rosamund Pike.

Quello della Satrapi, però, non è un biopic convenzionale e racchiude in se quella visionarietà e quella voglia di sperimentazione pop che hanno contraddistinto fino ad oggi l’interessante percorso registico dell’autrice di PersepolisPollo alle prugne e The Voices. Partendo dagli ultimi istanti di vita di Marie Curie nel 1934, Radioactive percorre un viaggio a ritroso nella vita della donna che è riuscita a imporsi in un mondo fondamentalmente maschilista. Se escludiamo la breve parentesi in cui conosciamo Marie, anzi Marya, bambina alle prese con un evento traumatico che condizionerà tutta la sua vita, la protagonista è inquadrata a partire dal 1893, studentessa di origini polacche poco più che ventenne che all’anagrafe risponde al nome di Marya Sklodowska, alla ricerca di un laboratorio parigino dove condurre le sue ricerche universitarie. Come è facile aspettarsi, non viene presa in considerazione finché conosce casualmente Pierre Curie, professore di chimica alla Sorbona che rimane immediatamente folgorato dalla sua personalità. Dopo pochi giorni, i due convolano a nozze e cominciano a lavorare insieme fino alla scoperta del radio e del polonio, elementi chimici alla base della radioattività.

Ispirandosi alla graphic novel di Lauren Redniss Radioactive. Marie & Pierre Curie: A Tale of Love and Fallout, Marjane Satrapi punta molto sulla figura di Marie come guerriera in un mondo fatto di pregiudizi senza mai scadere nella facile retorica femminista. Scopriamo come la commissione che assegna il primo Nobel ai coniugi Curie abbia invitato a Stoccolma solo Pierre, come fosse impensabile per una donna sul finire dell’800 ricevere una carica ufficiale nel mondo dell’insegnamento e scopriamo, poi, come il contributo di Marie Curie sia riuscito proprio in quegli anni a riformulare questi preconcetti. Un secondo Nobel e Marie invitata a ritirarlo e fare un discorso pubblico, l’assegnazione di una cattedra di fisica alla Sorbona nel 1908 che ne fece la prima donna a insegnare nell’università parigina. Un precursore di tante battaglie per l’emancipazione femminile che arrivò al successo grazie al merito, al talento e alla caparbia.

Marjane Satrapi infonde un particolare ritmo narrativo al film, lo condisce di scelte estetiche accattivanti che giocano tantissimo con la fotografia molto luminosa, con elementi fluorescenti (come la barretta di radio che Marie custodisce sul comodino) che spesso contaminano le immagini e con una suggestiva colonna sonora curata da Evgueni Galperine e Sacha Galperine che, pian piano, si fa sempre più ossessiva.

Tutte scelte estetiche che si riflettono alla perfezione nell’edizione ad alta definizione di Radioactive distribuita da Eagle Pictures. Tecnicamente parlando siamo dinnanzi a un prodotto impeccabile che riesce ad esaltare perfettamente la particolarissima fotografia di cui sopra. Le immagini sono sempre limpidissime nonostante il filtro luminoso che le avvolge, attente ai dettagli eppure sfumate, con una particolare attenzione per la gestione dei contrasti che tendono a porre accento a determinati elementi nella composizione scenica. Un lavoro ottimo si rispecchia anche nella gestione sonora, con traccia in DTS-HD 5.1 che pone molta enfasi sulla colonna sonora ma sa gestire egregiamente anche il parlato (e quando si tratta di doppiaggio italiano non è sempre una cosa scontata).

Tra i contenuti extra troviamo una bella intervista a Marjane Satrapi e Rosamund Pike costruita come una conversazione tra le due, circa 25 minuti nei quali la regista e l’attrice parlano delle dinamiche che le hanno portate a lavorare a questo film e alla figura di Marie Curie. C’è poi una featurette, Impatti e conseguenze, che racconta in appena 2 minuti, attraverso le voci della regista e dei produttori, la storia della radioattività e gli impatti che ha avuto sulla Storia e sulla società; a questa si aggiunge una seconda featurette di 2 minuti, Una ribelle nel suo elemento, che approfondisce invece la figura di Marie Curie come scienziata. Infine ci sono 12 minuti di scene eliminate e il trailer.

Roberto Giacomelli

GLI ANNI PIU’ BELLI di Gabriele Muccino

Formato: Blu-ray (disponibile anche in DVD)

Label: Eagle Pictures

Video: 2.35:1 1080p HD

Audio: Italiano DTS-HD Master Audio 5.1

Sottotitoli: Italiano non udenti

Extra: Backstage, Scene eliminate

RADIOACTIVE di Marjane Satrapi

Formato: Blu-ray (disponibile anche in DVD)

Label: Eagle Pictures

Video: 2.35:1 1080p HD

Audio: Italiano e Inglese DTS-HD Master Audio 5.1

Sottotitoli: Italiano

Extra: Scene eliminate, Conversazione con Marjane Satrapi e Rosamund Pike, Featurette Impatti e conseguenze, Featurette Una ribelle nel suo elemento.

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