Aspettando Black Mirror: distopie antologiche da non perdere!

[*Una serie antologica è una serie di fiction radiofonica o televisiva caratterizzata da episodi o stagioni che presentano trame e personaggi diversi]

Sebbene nei primi anni della sua uscita Black Mirror non avesse attirato una così grande fetta di pubblico, un po’ alla volta, grazie anche al passaparola, si è lentamente intrufolato nella vita di qualunque amante delle serie tv. Ha visto poi la sua esplosione quando nel 2016 è stato comprato da Netflix. E ora siamo tutti in questa specie di febbre da Black Mirror aspettando freneticamente la quinta stagione (di cui non conosciamo ancora la data di uscita). Ma non disperate! La vostra astinenza da contenuti angoscianti e scioccanti può essere sconfitta: qui per voi cinque serie antologiche che vi terranno sulle spine in vero stile Black Mirror.

The Twilight Zone: se siete dei veri appassionati del genere e non vi spaventano le serie più datate, nulla è più simile a Black Mirror di questa serie del 1959, che ha visto poi negli anni due ulteriori revival e un altro che uscirà proprio quest’anno. The Twilight Zone, in Italia noto come Ai confini della realtà, è una serie antologica che spazia fra generi di fantascienza, horror, fantasy e thriller psicologico. È la vera progenitrice di molte altre serie che l’hanno tratta da ispirazione, e sicuramente è il più grande riferimento per Black Mirror. Questo classico della serialità non vi deluderà.

Inside n°9: questa serie antologica inglese creata da Reece Shearsmith e Steve Pemberton, vede il suo inizio nel 2014 e da allora è riuscita a raccogliere sempre più appassionati intorno a delle storie ricche di black humor o di vero orrore. Ogni episodio si svolge all’interno di uno stabile che per qualche motivo è contrassegnato dal numero 9 (numero civico, numero di una stanza di albergo, numero di un set cinematografico…ecc) e vede dei personaggi giostrarsi in situazioni che quasi sempre portano ad un finale incredibilmente scioccante. Non è presente la tematica fantascientifica di Black Mirror ma a livello di impatto emotivo è sicuramente la serie che più si avvicina alla creazione di Charlie Brooker.

Elecric Dreams (o Philip K. Dick’s Electric Dreams): questa serie uscita nel 2017 trae ispirazione dai lavori dello stimato autore di fantascienza Philip K. Dick, e già questo è tutto dire. La serie inoltre vanta la presenza di Brian Cranston (Breaking Bad, Malcolm in the middle, Trumbo) a svolgere il ruolo di protagonista in uno dei suoi episodi. Anche Electric Dreams è una serie antologica e più di tutte racchiude lo spirito fantascientifico e distopico di Black Mirror, lasciando grande spazio alla critica sociale. Il tutto in ambienti futuristici sempre diversi e dipinti attraverso una fotografia psichedelica e coloratissima. Purtroppo, non è ancora stata annunciata una seconda stagione e dobbiamo accontentarci dei primi dieci episodi.

Dimension 404: serie antologica fantascientifica del 2017, ha molto in comune con la visione di Philip Dick ma con un tono molto più leggero. Non c’è mai una vera critica o riflessione sulle tematiche analizzate, restando però molto divertente e sfociando anche nel grottesco ogni tanto. Finita la sua prima stagione non si hanno avuto notizie di un possibile seguito, ed è possibile considerarla conclusa con i suoi sei episodi.

Room 104: questa serie antologica creata dai fratelli Duplass, racchiude in sè molti generi. Riesce ad andare dal semplice dramma fino all’horror, passa dal surreale alla commedia. Ogni puntata è una vera e propria sorpresa, e non abbiamo nemmeno la sicurezza di sapere che ci sarà una svolta alla fine dell’episodio. L’unica cosa che tutte le puntate hanno in comune è che sono ambientate tutte nella stessa stanza d’albergo. È da poco uscita la seconda stagione e speriamo vivamente che venga ripresa una terza. Se avete voglia di lasciarvi sorprendere questa è la serie che fa per voi.

Altre due ulteriori serie antologiche che potrebbero interessarvi sono Urban Myths (dove in ogni puntata si rappresenta una leggenda metropolitana legata ad un personaggio famoso), e The Romanoffs (dove presunti discendenti della famosa famiglia reale russa si giostrano in svariate situazioni, spaziando dalla commedia, al dramma, al thriller), entrambe serie di qualità, ma che non riportano né l’aspetto fantascientifico, né lo schema del twist alla fine di ogni episodio.

Speriamo che questi consigli possano esservi utili e placare la vostra sete da Black Mirror, buona visione!

Silvia Biagini

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