Cannibal Holocaust: il cult di Ruggero Deodato in una edizione home video definitiva firmata Midnight Factory

È un autunno pazzesco quello di Midnight Factory, che grazie all’etichetta Midnight Classics dedicata ai classici del cinema horror, ha messo in fila un paio di prodotti davvero imperdibili. Il brand distribuito da Plaion Pictures, infatti, questo mese ha portato in home video PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA il capolavoro del folk-horror The Wicker Man di Robin Hardy (di cui vi abbiamo parlato qui) e una nuova fantastica edizione di Cannibal Holocaust, il Re di tutti i cannibal movie diretto da mai troppo celebrato Ruggero Deodato.

In questa sede vi parliamo della limited edition di Cannibal Holocaust.

L’olocausto cannibale di Ruggero Deodato.

Cannibal Holocaust arrivava nei cinema nel febbraio del 1980 dopo un percorso produttivo decisamente complesso, soprattutto in fase di riprese, dal momento che il film è stato girato davvero nella giungla (in una zona della Colombia, nota come Leticia) con tutte le difficoltà del caso. Non si trattava di certo del primo esponente del cannibal movie, filone in voga già quasi da dieci anni e del quale lo stesso Deodato aveva firmato l’ottimo Ultimo mondo cannibale (1977), ma col tempo Cannibal Holocaust ne è diventato l’esponente di spicco, il più famoso nel mondo, anche e soprattutto per quell’alone da film proibito che poi ha fatto scuola anche per i titoli a venire (soprattutto Cannibal Ferox e Mangiati vivi! di Umberto Lenzi, che in un certo senso era stato nel 1972 il precursore del filone con Il paese del sesso selvaggio)..

La forza dirompente di Cannibal Holocaust, oltre che nelle immagini shoccanti e nel messaggio di dura critica sia al mondo dei mass media che al bieco arrivismo di certe persone del settore audiovisivo, stava nella tecnica.

Il film è idealmente diviso in due parti: i primi quaranta minuti mostrano il professor Monroe (Robert Kerman) e il suo team alla ricerca del documentarista Alan Yates (Gabriel Yorke) e della sua troupe (Francesca CiardiPerry PirkanenLuca Barbareschi) dispersi nella giungla amazzonica, partiti per documentare le tribù della zona. La seconda parte del film, invece, è un primissimo esempio di film found footage con la tecnica del mockumentary. Monroe trova le bobine di pellicola del girato di Yates e le visiona insieme ai tecnici e ai responsabili dell’emittente televisiva che avevano commissionato la spedizione di ricerca. Da quel momento, quello che lo spettatore vede è il girato di Yates e i suoi collaboratori, con una grana d’immagine differente, sporcature, audio mancante in alcuni punti. In pratica quello che nel 1999 avrebbero fatto Eduardo Sánchez e Daniel Myrick con The Blair Witch Project aprendo la strada al linguaggio del mockumentary nel cinema horror mainstream, lo aveva già fatto Ruggero Deodato vent’anni prima con Cannibal Holocaust.

Deodato aveva realizzato un film che non solo era pionieristico ma addirittura in fin troppo anticipo sui tempi, tanto da non essere capito o demonizzato da qualcuno.

Oggi, oltre all’indignazione che comprensibilmente suscita ancora in qualcuno per determinati motivi, Cannibal Holocaust è riuscito a passare quella linea di demarcazione che lo ha trasformato in un cult e nella quale missione si stava già impegnando trent’anni fa.

Nel 2004 la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia l’ha proiettato, alla presenza del regista, nella rassegna Italian Kings of the B’s, lo stesso Ruggero Deodato – che ci ha lasciati lo scorso dicembre – è diventato uno dei volti italiani del cinema horror più celebrati all’estero: in Francia era conosciuto come Monsieur Cannibal ed Eli Roth l’ha voluto omaggiare prima in Hostel: Part II affidandogli un ruolo (del cannibale, ovviamente), poi realizzando una sorta di tributo/remake di Cannibal Holocaust nel 2013 con il suo The Green Inferno. Non sono mancati, negli anni, anche cloni e remake non ufficiali, dei quali ricordiamo nel 2004 Mondo Cannibale di Bruno Mattei, di cui Deodato non ebbe gran piacere.

Vedere Cannibal Holocaust con gli occhi del 2023 sicuramente non è come vederlo con quelli del 1980, ma risulta ancora oggi incredibilmente moderno, conservando intatta tutta la sua potenza: il contatto reale e verace con la Natura, la ferocia e lo shock visivo, la critica senza inibizioni al Sistema. Cannibal Holocaust fa riflettere, fa arrabbiare, disgusta, diverte perfino ma ancora oggi, dopo 43 anni, non lascia indifferenti.

La Limited Edition 4K + Blu-ray + CD di Cannibal Holocaust

Dopo essere stato ridistribuito al cinema il 22-23-24 luglio da Cat People Distribuzione in versione restaurata 4K, Cannibal Holocaust approda in home video in un’edizione curata da Midnight Factory, e inserita nella collana Midnight Classics, davvero eccezionale. Si tratta di una limited edition (1000 copie) acquistabile esclusivamente sull’e-shop FanFactory che comprende in un box slipcase con un booklet, 3 cartoline da collezione e 4 dischi: il 4K Ultra HD, il blu-ray, un bonus disc blu-ray con i contenuti extra e il CD con la colonna sonora firmata da Riz Ortolani.

C’è da dire che, nel tempo, Cannibal Holocaust ha potuto usufruire di ottime edizioni home video italiane, a cominciare dal DVD distribuito da Alan Young molti anni fa (e ormai introvabile!) e il buon blu-ray Cinekult di CG Entertainment. Ma il box di Midnight Factory è la classica edizione definitiva, con alcuni contenuti extra inediti e, ovviamente, per la prima volta la versione del film in 4K Ultra HD.

Una visione, quella in 4K che viene valorizzata soprattutto dai colori più vividi, della vegetazione, per esempio, e del sangue rosso acceso che caratterizza il film. Per il resto, essendo un film che simula per una buona metà la tecnica del found footage, non c’è stato modo (e senso) di enfatizzare dettagli e quant’altro esaltabile dalla visione in Ultra HD per una precisa visione artistica dell’opera. Quindi, in questo caso, la differenza tra blu-ray e 4K si riduce a pochi elementi, sicuramente apprezzabili ma non fondamentali per un upgrade di formato.

Traccia audio – sia italiano che inglese – in DTS-HD 2.0 che valorizza tantissimo la leggendaria colonna sonora di Ortolani, avvolgente il giusto e con una calibrazione dei dialoghi adeguata alla tecnica da film ritrovato che Deodato ha voluto utilizzare.

Contenuti extra davvero esaustivi e quasi tutti collocati sul disco blu-ray bonus per quasi 6 ore di materiale totale. Trovate un elenco completo degli extra nel box riassuntivo in calce all’articolo.

Roberto Giacomelli

CANNIBAL HOLOCAUST LIMITED EDITION 4K UHD + BLU-RAY + CD

Label: Midnight Factory

Video: 4K UHD: Dolby Vision 2160p @24fps 1.78 • BLU-RAY: HD 1080p @24fps 1.78

Audio: Italiano 2.0 DTS-HD Master Audio, Inglese 2.0 DTS-HD Master Audio

Sottotitoli: Italiano

Extra: Blu-ray: Commento audio di Ruggero Deodato moderato da Giona Nazzaro e Antonio Tentori • “The Last Road To Hell” Scena alternativa • Trailer USA • Trailer Italiano • International Trailer

Blu-ray Bonus: THE CANNIBAL FILES: Intervista a Ruggero Deodato • INFERNO VERDE: Eli Roth e i cannibali italiani • KILLING PEOPLE: Intervista a Ruggero Deodato e Eli Roth • Backstage Cannibal Holocaust • DA CARAVAGGIO AI CANNIBALI: Intervista all’operatore Roberto Forges Davanzati • IL MIO HOLOCAUST: Intervista allo scenografo Massimo Antonello Geleng • NELLA GIUNGLA: Documentario sulla realizzazione di Cannibal Holocaust (con Luca Barbareschi, Sergio D’Ofizzi, Ruggero Deodato, Roberto Forges Davanzati, Riz Ortolani) • THE LOST REEL: con Ruggero Deodato, Antonello Geleng, Manlio Gomarasca, Umberto Lenzi • WILD JUNGLE: il Cannibal Holocaust mai visto (scene tagliate) • LA VERSIONE DI ALAN: Intervista all’attore Carl Gabriel Yorke

Puoi acquistare la limited edition di Cannibal Holocaust cliccando su questo link.

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