Con Koch Media la paura fa ancora 9.99! [prima parte]
A distanza di un anno torniamo a parlarvi di questa interessantissima iniziativa promossa da Koch Media in collaborazione con la loro etichetta dedicata Midnight Factory e dedicata ai cultori del cinema horror. L’iniziativa consiste nella distribuzione direct-to-video di un nutrito numero di pellicole dell’orrore, sia in DVD che in alta definizione Blu-ray disc, al prezzo economico di 9.99€. Lo scorso anno, questa interessante manovra Koch Media ha portato nel nostro Paese piccole chicche come l’italiano The Blind King o lo (s)cult Seed 2. Adesso è la volta di altri sei titoli, che per praticità divideremo in due articoli, indubbiamente più appetitosi rispetto a quelli avuti la scorsa annata.
In questa prima parte dedicata al progetto La paura fa 9.99 (qui la seconda parte) vi parliamo di tre pellicole che sapranno solleticare il palato di tutti coloro che stravedono per i film a base di sangue e zombie. Tre film, infatti, intenti a rielaborare il filone “zombesco” talvolta in chiave innovativa e autoriale, talvolta in maniera più ludica e scanzonata. Veniamo ai casi specifici.
DON’T GROW UP
Direttamente dalla Francia arriva Don’t Grow Up, interessantissima variazione sul tema “infetto” (ancor più che “zombie”) e che, a conti fatti, si rivela senza dubbio il titolo più appetitoso della tripletta. A dirigere è il talentuoso Thierry Poiraud, già regista di bizzarre pellicole di genere come Atomik Circus e Goal of the Dead, che approccia la tematica in modo molto serioso e originale puntando il focus su uno strano virus che colpisce solamente le persone adulte (intesi non come maggiorenni ma come coloro che hanno già avuto determinate esperienze) lasciando indenni i bambini.
Su un’isola sperduta, un gruppetto di adolescenti problematici trascorre le proprie giornate in un fatiscente centro di recupero giovanile situato nel bel mezzo del bosco. Lentamente i giovani si accorgono che nel centro non c’è più nessuno che vigila su di loro e così decidono di prendersi alcune libertà scappando dall’istituto per fare un giro nella civiltà. Arrivati in paese, i ragazzi scoprono che una strana malattia sta contagiando tutte le persone adulte portandole alla pazzia e a gesti violenti e aggressivi. Sopravvivere non sarà semplice perché tra le strade c’è una doppia minaccia: gli adulti feroci e incontrollabili da una parte e i bambini, dall’altra, indenni nei confronti del contagio ma pronti a tutto pur di difendersi dai “grandi”.
Poiraud costruisce un horror anomalo, pieno di metafore e doppi significati, che riflette sulla purezza dell’individuo destinata a perdersi già in età adolescenziale. Anche se profondamente differenti, Don’t Grow Up ricorda il bellissimo Ma come si può uccidere un bambino? di Serrador e, per alcuni aspetti, potrebbe essere letto come un bizzarro prequel del film spagnolo.
Siamo sicuramente lontani dal film “perfetto” e i più grandi limiti del film di Poiraud arrivano dalla sceneggiatura a causa di una serie di buchi che chiedono allo spettatore una grande sospensione dell’incredulità. Ma superati i primi minuti, davvero poco credibili, lo spettacolo si fa sempre più avvincente e lancia una serie di spunti veramente interessanti capaci di fare la differenza all’interno del filone e, più in generale, del cinema apocalittico.
Vi parliamo dell’edizione Blu-ray che di economico, purtroppo, non ha solamente il prezzo. L’edizione è molto minimale – come un po’ tutte quelle appartenenti a questa “collana” – per ciò che riguarda i contenuti, dunque nient’altro oltre al film. Il che, in modo più preciso, si traduce in una totale assenza di contenuti extra. A suo favore, però, abbiamo una buona cura sotto il reparto tecnico e questo significa un quadro video davvero molto limpido, contrastato benissimo (cosa importante, vista la fotografia cupa e livida) e attento al dettaglio. Audio di qualità grazie ad un 5.1 DTS-HD Master Audio sia per l’edizione inglese che per quella italiana.
DON’T GROW UP di Thierry Poiraud
Label: Koch Media
Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD)
Video: 2.35:1 (16:9)
Audio: Italiano 5.1 DTS-HD Master Audio, Inglese 5.1 DTS-HD Master Audio
Sottotitoli: Italiano
Extra: Non presenti
Rimaniamo sul tema “infetto” e passiamo al secondo titolo della tripletta. È la volta di Dead Within, un minimale horror post-atomico che racconta la fine della razza umana per via di un misterioso virus e sposa il punto di vista di una coppia che è riuscita a sopravvivere barricandosi dentro casa.
Kim e Mike, assieme al loro figlio di pochi mesi e l’inseparabile cane, si sono recati in uno chalet di montagna per trascorrere il weekend con una coppia di amici. Improvvisamente però, uno strano virus che rende particolarmente aggressivi e che trasforma il sangue da rosso a nero si abbatte sulla popolazione mondiale decimando l’umanità. Kim e Mike sono tra i pochi sopravvissuti e adesso vivono barricati dentro lo chalet facendo molta attenzione a non compiere mosse false che potrebbero attirare gli infetti in quel posto sicuro. Ma una “prigionia” prolungata è capace di compromettere seriamente la sanità mentale della coppia.
Ben Wagner, che dirige e co-sceneggia il film, ha le idee molto chiare: realizzare un horror post-apocalittico con gli infetti senza grandi mezzi a disposizione e senza nemmeno gli infetti. Ne viene fuori un horror claustrofobico molto ambizioso che mette da parte il semplice intrattenimento per rifugiarsi nella tematica psicologica. A Wagner non interessa l’orrore rappresentato dalla minaccia tangibile, ossia gli infetti, l’elemento pauroso nel suo film è del tutto astratto e incontrollabile perché il vero pericolo è rappresentato dalla mente umana, capace di “generare” autentici mostri quando messa sotto pressione. E quindi il regista si diverte a sviluppare le psicologie dei due protagonisti – più lei che lui – facendo ricorso all’ossessione e la paranoia.
Pur se con tante cartucce nel proprio fucile, Dead Within risulta un film più interessante sulla carta che non nella realizzazione. L’eccessiva povertà narrativa, infatti, partorisce un film piuttosto monotono e noioso nonostante il minutaggio davvero contenuto.
Anche il Blu-ray di Dead Within si presenta in un’edizione davvero minimale e, di conseguenza, poco esaltante. Tecnicamente parlando ci sono dei pro e dei contro. Il quadro video appare un po’ troppo piatto e spento ma, molto probabilmente, la cosa è da imputare alla fotografia del film esageratamente grigiastra dal primo all’ultimo frame. Il reparto audio lascia perplessi perché comprende una sola traccia audio (potente) in italiano 5.1 DTS-HD Master Audio. Nessuna possibilità, dunque, di visionare il film in lingua originale. Una scelta davvero tanto discutibile. Nessuna presenza di sottotitoli, inoltre. Il reparto extra non salva la situazione e comprende il solo trailer.
DEAD WITHIN di Ben Wagner
Label: Koch Media
Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD)
Video: 1.85:1 (16:9)
Audio: Italiano 5.1 DTS-HD Master Audio
Sottotitoli: Non presenti
Extra: Trailer
Concludiamo questa prima parte dedicata all’iniziativa di Koch Media La paura fa 9.99 con Bunker of the Dead, un goliardico zombie-movie che si fa testimonianza dell’irrefrenabile avanzata nel cinema di genere della cinematografia russa.
Markus e Thomas sono due amici appassionati di Storia e misteri. Reperiscono un diario segreto sul quale sono racchiuse delle preziose informazioni top-secret che sembrano svelare le coordinate di una base sotterranea utilizzata dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale per condurre esperimenti di ricerca genetica. Convinti di trovare all’interno di questo laboratorio sotterraneo l’oro perduto del Terzo Reich, i due amici si avventurano in questo viaggio e subito raggiungono il sistema di gallerie nascoste che dovrebbe condurre all’oro. Ma lì sotto, ad attenderli, non c’è nessun tesoro nascosto bensì un plotone di nazisti-zombie ancora assetati di sangue.
Dopo i due divertenti Dead Snow, tornano gli zombi-nazisti in Bunker of the Dead diretto dal giovane Matthias Olof Eich che sceglie il linguaggio del mokumentary per raccontare quest’improbabile caccia al tesoro dove c’è spazio per tutto, persino gli alieni.
L’approccio del regista al linguaggio del found footage è interessante e, seppur piuttosto classico all’interno del filone, si lascia apprezzare questa volontà di avvicinare il film al videogame in prima persona, con tanto di pistola in primo piano e la voce dell’amico via radiotrasmittente che fornisce le coordinate su come muoversi nelle buie gallerie sotterranee. Il problema principale di Bunker of the Dead è che, ad eccezione degli ultimi venti minuti in cui si sfocia bellamente nel delirio-Storico, tutto il film ruota vergognosamente su se stesso e non fa altro che mostrare lunghe passeggiate in location tutte uguali con, ogni tanto, uno zombetto in divisa che corre in lontananza. Per essere un horror goliardico ci si diverte poco e si sbadiglia tanto.
Tra tutti e sei i film facenti parte di questa iniziativa, Bunker of the Dead è sicuramente il Blu-ray meglio strutturato e completo. Nulla da lamentare sotto il reparto tecnico, grazie ad un buon quadro video (in rapporto alla tipologia di film che comprende immagini sgranate e volutamente di bassa qualità) unito a tracce sonore molto squillanti in 5.1 DTS-HD Master Audio, sia nell’edizione italiana che in quella inglese. Questa volta, inoltre, c’è spazio anche per il reparto dedicato ai contributi speciali che sfoggia un corposo backstage di 28 minuti, una clip musicale, il trailer e il teaser trailer.
BUNKER OF THE DEAD di Matthias Olof Eich
Label: Koch Media
Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD)
Video: 2.39:1 (16:9)
Audio: Italiano 5.1 DTS-HD Master Audio, Inglese 5.1 DTS-HD Master Audio
Sottotitoli: Italiano
Extra: Backstage, Clip musicale, Teaser, Trailer
Giuliano Giacomelli
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