Hardcore!, la recensione

È stato salutato come film generazionale, come cinema del futuro “che cambierà tutto per sempre”. Esagerazioni da marketing, ovviamente, ma Hardcore! è davvero un’esperienza su grande schermo, una di quelle opere che durante e dopo la visione si percepiscono come novità, tale la sua immersività e sense of wonder da lasciare a bocca aperta lo spettatore.

Una volta c’era il mockumentary o il found footage per giustificare il POV (point of view), ovvero quel tipo di ripresa in soggettiva che serve ad abbattere i costi produttivi e far immedesimare il più possibile lo spettatore nella vicenda. La tecnica, portata al successo soprattutto da The Blair Witch Project nel 1999, è stata sfruttata all’inverosimile, in particolare nell’ambito del cinema horror, finché Franck Khalfoun, nel 2012, ha deciso di utilizzarla in maniera autoriale nel bellissimo remake di Maniac, dove la soggettiva era il punto di vista dell’assassino, senza fronzoli tecnici e giustificazioni di sorta: un’esperienza immersiva e stilisticamente elegantissima che faceva provare allo spettatore il brezzo di essere un sanguinario psicopatico. Oggi questo concetto viene rielaborato e adattato al genere action dal russo Ilya Naishuller, che scrive e dirige Hardcore! (in originale Hardcore Henry) rifacendosi al videoclip Biting Elbows: Bad Motherfucker, che aveva realizzato nel 2013.

HARDCORE HENRY

Hardcore! è come una corsa sulle montagne russe, le più spericolate che possiate immaginare, 90 minuti di vorticosi combattimenti, corse da parkour, sparatorie, splatter a profusione e follie varie che può tanto far venire il mal di testa quanto farsi amare alla follia.

La trama non ha nulla di realmente innovativo ed è tanto semplice e al servizio dell’azione quanto efficace nella coerenza con cui è stata scelta per giustificare uno spettacolo di tale caratura.

Henry si risveglia in un laboratorio mentre sua moglie, scienziata, gli sta innestando degli arti meccanici. Irrompono dei soldati, guidati dal malvagio Akan, che ha dei letali poteri telecinetici, Henry fugge e la sua donna viene fatta prigioniera. Da questo momento comincia una vorticosa corsa in cui l’uomo, potenziato nella forza, nella resistenza e nell’agilità, deve sfuggire agli scagnozzi di Arkan, grazie agli aiuti del misterioso Jimmy, e salvare la moglie rinchiusa in un laboratorio segreto.

HARDCORE HENRY

Nell’ora e mezza che compone il film succede davvero di tutto e non ci si ferma nemmeno un attimo, tenendo alto tanto il tasso di adrenalina quanto l’ironia. Non può che venire alla mente il dittico action Crank e Crank: Hight Voltage, diretti entrambi da Neveldine e Taylor e con Jason Statham protagonista, ma in Hardcore! il punto di riferimento primario è l’universo dei videogiochi FPS. Infatti, oltre che richiamare la categoria videoludica dalla prospettiva attraverso cui tutto è filmato, Hardcore! rispetta con una certa accuratezza le fasi di cui gli FPS sono solitamente composti: sessioni di sparatorie, sporadici combattimenti corpo a corpo, inseguimenti con veicoli armati, modalità cecchino per coprire la fuga degli alleati, boss di “fine livello” e scontro finale… tutto in difficoltà crescente. Trovare riferimenti alla nota saga Far Cry sicuramente non è un caso!

HARDCORE HENRY

Tecnicamente parlando, il film è di una complessità senza precedenti, girato con lunghe sessioni di piano sequenza, con delle semplici go-pro piazzate su un caschetto che indossa l’attore/stunt protagonista. Ma malgrado il fracasso, l’azione forsennata e il caos che si muove tutto intorno al punto di vista, l’azione mantiene sempre un ordine e una chiarezza impressionante, facendo in modo che lo spettatore non si perda neanche un dettaglio dell’inferno che si scatena attorno ad Henry. Il tutto scandito da una colonna sonora elettrizzante che alterna il metal ai Queen!

Poi gli amanti dello splatter saranno contenti di trovare un festino di sangue niente male, con teste che esplodono, mutilazioni e corpi deflagrati che neanche in un film horror.

Nel cast riconosciamo un simpatico Sharlto Copley (Elysium, District 9) nel ruolo di Jimmy, l’immortale aiutante del protagonista che aggiunge anche una massiccia dose di ironia al film, lo affiancano Danila Kozlovsky (Vampire Academy), che è il malvagio Akan, un cattivo da fumetto caricatissimo e quindi perfetto per questo tipo di film, e poi la bella Haley Bennett (Kristy, The Equalizer), che è la moglie/scienziata del protagonista. In un cammeo anche Tim Roth.

HARDCORE HENRY

Sicuramente Hardcore! non è un film per tutti, così visivamente estremo e dallo stile anarchico che probabilmente farà scappare qualche spettatore dalla sala; ma è così ricco, innovativo e complesso da diventare un nuovo punto zero per il cinema d’azione. Se il successo lo premierà, avremo un prima e un dopo Hardcore! un po’ come è accaduto lo scorso anno con Mad Max: Fury Road… e Ilya Naishuller farà sicuramente parlare di sé.

Eccezionale!

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Visivamente incredibile nella sua complessità e ordine generale dell’azione.
  • Un ritmo indiavolato che non annoia neanche un secondo.
  • Realmente innovativo per la tecnica utilizzata.
  • Una violenza da fumetto e situazioni estreme che strappano l’applauso.
  • Una colonna sonora che accompagna perfettamente le immagini.
  • In alcuni punti si prova la frustrazione per non avere tra le mani un joypad.
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Valutazione: 9.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Valutazione: +1 (da 1 voto)
Hardcore!, la recensione, 9.0 out of 10 based on 1 rating

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