La Danza della Realtà, la recensione

Nel Cile degli anni 40, il piccolo Alejandro Jodorowsky passa le sue giornate nel negozio del padre violento e Stalinista. Unico angolo di conforto è sua madre Sara, perennemente improntata all’enunciare ogni parola liricamente, ma amorevole e colma di bontà. Mentre la figura di Ibanez si erge minacciosa sul paese, il piccolo Alejandro comincia a crescere e a conoscere per la prima volta la paura, la felicità, la morte e l’importanza della famiglia. Assistito e confortato dalla versione anziana di se stesso, il bambino inizia lentamente ad assistere alla meravigliosa Danza della Realtà, quel magico e unico momento in cui realtà e sogno si combinano per continuare il percorso verso la vita di chi la attende.

Psicomagia: atto esoterico-terapeutico di matrice psicologica.
Trattasi di effettuare azioni, prescritte dallo Psicomago, apparentemente insensate, con lo scopo di influenzare il nostro inconscio ed estirpare qualsiasi trauma psicologico o fisico.
Alcuni atti raccontati nei tanti libri di Alejandro Jodorowsky, che ha sviluppato la pratica attraverso l’osservazione della taumaturgia sviluppatasi in ogni genere di cultura e religione, lasciano senza fiato. Gli atti cominciano spesso con una veloce lettura dei tarocchi; arcani maggiori e minori. Con un salto di fede e di coscienza, il problema di cui il paziente è vittima viene rivelato, trovando spesso la sua radice nella sessualità, in un amore mancato, in un qualche dramma famigliare o perfino nei desideri inconsci della madre mentre lo teneva in grembo. L’atto viene poi prescritto, senza spiegazione.
Può essere di vario genere; curioso, come regalare un elettrodomestico di 9 chili alla madre per ridarle indietro un peso che ha gettato sulla nostra coscienza, o intenso, come distruggere la tomba di una parente che ci ha umiliato e abusato per ricostruirla e ridonare una forma catartica a ciò che inizialmente appariva come un atto distruttivo.
Parlando la lingua dei sogni, dei rebus notturni, degli eventi onirici assurdi, l’inconscio apprende, trapassando la barriera della ragione e risolvendo ogni genere di angoscia che si nasconde nel nostro passato. Lo psicomago conosce la lingua dei sogni e ci formula una richiesta a seconda del nostro bisogno.

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La Danza Della Realtà è esattamente questo. Un atto di amore e di psicomagia.
Il film tratteggia inizialmente le proprie sequenze basandosi sul libro autobiografico omonimo di Jodorowsky, ricalcandone la prima parte senza badarsi troppo di distruggerne la cronologia, per poi viaggiare senza ritorno nel compimento di desideri e sogni irrealizzati del regista e, specialmente, dei propri genitori.
Si inizia dal mondo circense e la potenza del denaro.
Jaime Jodorowsky, interpretato dal figlio del regista, si rivela particolarmente legato alla forza del guadagno e a mantenere il simbolo della propria virilità. Rifiuta tutto ciò che può metterlo in ridicolo, qualsiasi forma di umiltà che non accetti la soddisfazione del proprio ego, tutto ciò che per lui potrebbe essere considerato strano o innaturale. Educa il figlio col dolore, sottoponendolo a sedute dal dentista senza anestesia e facendogli partire i denti come razzi azionati da schiaffi violenti.
La madre di Jodorowsky, invece, sognava di essere una cantante lirica, nella realtà.
Ed ecco che la Madre Artificiale del film si esprime solo in canti sinuosi e rimbombanti di allegria. Non solo; è lei che nella finzione filmica guarisce i mali della famiglia tramite la potenza psicomagica.

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E quando poi la prima metà, tra ricordi e amarcord, termina silenziosamente, inizia il vero atto, la vera magia del Clown Mistico. Tutto ciò che vedremo sarà finzione, pura goliardia d’amore e innocente desiderio di salvezza verso un passato troncato malamente.
Personaggi dimenticati e insultati nel passato ritornano come per magia, richiamati dal bisogno di perdono e di felicità; vagabondi respinti, Guru teologici che, nel libro, vengono derisi, in questa versione diventano giustificazioni di sviluppi narrativi e regalano sublimi momenti di illuminazione.
Jodorowsky appare nella sua versione futura e parla con se stesso da piccolo, improvvisa sotto schemi da trance e apre il suo cuore mentre lucida la nostra mentre.
Il solito siparietto di nani e deformi è sempre presente, così come la volgarità, la nudità, la violenza e l’umorismo macabro di Santa Sangre,  ma tutto ciò si dispiega con una qualità quasi cerimoniale, come se si assistesse a una fantastica parata di ricordi e luci che prende vita davanti ai nostri occhi.
Quando poi Jaime ritorna dal cammino e la famiglia si ritrova unita e felice, si assiste alla proiezione ultima dell’Imbroglio Magico, come un guaritore che finge di estirpare organi malati da un corpo intaccato per convincere tramite effetto placebo; l’iniziazione a un cambiamento che il vero Jaime non ha mai conosciuto.

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La realtà del passato di Jodorowsky è in realtà molto diversa da quella presentata dal film, ma è anche questa sua decisione di voler cambiare le cose e renderle esperienze di vita così proiettate verso una volta celestiale di felicità che rende il film un vero e proprio infuso di positività.
L’esperienza si rivela bizzarra e rivelatoria, ma è impossibile rimanerne indifferenti.
Non c’è un vero senso di poesia, l’armonia non viene ricercata strenuamente ma semplicemente confidando nella sincerità delle emozioni del regista.
Perfino gli effetti speciali imperfetti, di cui il film fa un uso massiccio, non riescono a portare La Danza Della Realtà verso un reame di mediocrità. E’ tutto una bugia, uno scherzo di cui siamo tutti partecipi, ma nessuna vittima al suo centro, solo il desiderio di mostrare i limiti inesistenti della realtà e del passato.
La realtà termina; Jodorowsky ci ha regalato una danza magica dal sapore universale.

Luca Malini

PRO CONTRO
  • Jodorowsky al massimo della sua forma.
  • Un amarcord iconico e geniale.
  • Colmo di sfumature e riflessioni sull’esistenza. Un inno alla vita e alla felicità.
  • CG un po’ scadente.
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Valutazione: 9.0/10 (su un totale di 1 voto)
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La Danza della Realtà, la recensione, 9.0 out of 10 based on 1 rating

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