Natale non è sempre Natale. 10 film natalizi per tutti i gusti!

Con l’avvio della stagione natalizia anche la nostra redazione non poteva esimersi dal proporre una lista di film a tema natalizio. Se è vero che spesso quando si affronta in Italia l’accoppiata cinema e Natale si finisce spesso nell’universo dei cinepanettoni, in questa top 10 tutto ciò non succederà (o quasi). Nello stilare questa lista abbiamo cercato il più possibile di unire assieme vari tipi di film: dai più canonici e natalizi ai meno convenzionali e alternativi, anche per i meno appassionati al genere.

 

NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS (TIM BURTON’S NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS, 1993)

Dibattito che dura da quasi 30 anni, Nightmare Before Christmas è un film di Halloween o un film di Natale? La verità è che poco importa, Nightmare Before Christmas è un film semplicemente sensazionale; nato dal folle genio di Burton mentre osservava un commerciante cambiare gli addobbi di halloween da una vetrina per allestire direttamente quelli natalizi, il capolavoro in stop motion diretto Henry Selick unisce perfettamente la maestria assoluta di quest’ultimo nell’animare i pupazzi di plastilina in passo uno e il visionario impressionismo burtoniano che si allontana dai toni calligaristi del suo passato e, per una volta, li mischia ai dolci toni natalizi. Che sia Halloween o Natale, non ha veramente importanza perché Selick e Burton sono riusciti a creare un film che rimane, a decenni di distanza, un punto saldo di tutto il settore dell’animazione e non solo di queste due festività. Senza dubbio una tappa obbligata per tutti gli amanti di Burton e per chi, con l’uscita di Mercoledì su Netflix, si è da poco avvicinato all’immaginario macabro ragazzone di Burbank.

TRAPPOLA DI CRISTALLO (DIE HARD, 1988)

“Nessuno va a vedere lo stesso film giorno dopo giorno in continuazione, a meno che non sia un film come Die Hard; ma se fosse L’uomo dei sogni una volta basta e avanza”. Diceva così Robin in How I Meet Your Mother; fortuna vuole che un film come Die Hard è il classico esempio di come non tutte le pellicole a tema natalizio debbano per forza avere a che fare con Babbo Natale, i regali e il significato di questa festa. Ogni tanto, e in questo Die Hard ne è senza ombra di dubbio il migliore degli esempi, certi film possono avere il Natale come sfondo alle proprie vicende per poi prendere una direzione completamente differente in termini di genere mantenendo grosso modo l’atmosfera delle feste. Die Hard rimane ad oggi uno dei migliori film d’azione mai girati: humor perfetto e brillante, tensione, brividi e una delle sceneggiature migliori mai scritte. Bruce Willis al suo meglio è circondato da fiamme, proiettili, esplosioni e la giusta dose di addobbi natalizi da strizzare l’occhio a tutti coloro che diffidano dal film natalizio classico.

S.O.S.FANTASMI (SCROOGED, 1988)

Che il panorama cinematografico sia pieno zeppo di adattamenti cinematografici fedeli, poco fedeli, rivisitazioni e demenze senili in motion capture del Canto di Natale di Dickens è cosa certa. Esistono fantastici esempi che è bene ricordare come Mickey’s Christmas Carol (Il canto di Natale di Topolino) o altri meno noti ma comunque interessanti come il nostrano Non è mai troppo tardi con Marcello Mastroianni. Il gran numero di prodotti parassitari del romanzo inglese potrebbe generare una lista di film tutta sua, ma ci soffermeremo su uno degli adattamenti forse meno noti e di successo ma più vicini all’attualità: Scrooged (S.O.S Fantasmi, 1988). Bill Murray veste i panni di un moderno Scrooge a capo della IBC, una mega corporazione televisiva. Il setting è contemporaneo, il messaggio di Dickens si adatta perfettamente e Bill Murray è incredibile, in un ruolo quasi da proto-Bezos riesce a restituire allo spettatore un film natalizio pieno di risate e riflessioni.

UN NATALE ROSSO SANGUE (BLACK CHRISTMAS, 1974)

La piccola gemma del 74’ di Bob Clark non è solo un’interessantissima alternativa al tipico film natalizio per famiglie, ma è anche il capostipite del moderno slasher movie. Inaugurando questo filone dell’horror, Black Christmas mette sul piatto una serie di elementi e temi ben differenti da quello che sarà da lì in poi lo slasher a tutti noto: ambientato nel periodo natalizio, infatti, si discosta dal classico film alla Venerdì 13. Riesce inoltre a incapsulare, come i migliori film popolari, lo spirito del tempo portando sullo schermo una forte componente femminista figlia della lotta di quegli anni. Raccontando le vicende di una confraternita universitaria inseguita e tormentata da un killer psicotico, il tutto con il Natale a fare da contorno, Black Christmas porta sullo schermo 1 ora e 40 minuti di Natale a base di sangue e sbudellamenti.

VACANZE DI NATALE (1983)

Nonostante le promesse iniziali, riguardanti la volontà di non voler includere alcun cinepanettone, è impossibile in Italia parlare di film natalizi senza dover affrontare l’elefante nella stanza. Vacanze di Natale è il primo di una lunga serie di film che volenti o nolenti hanno scolpito un intero immaginario cinematografico dell’Italia; per oltre 30 anni la formula è rimasta sempre la medesima: vacanze di lusso della media-alta borghesia; top model; l’accoppiata Boldi-De Sica e personaggi ricorrenti come Enzo Salvi. Queste formule, salvo Boldi e Salvi assenti, sono già presenti in questa prima pellicola che fa da apripista a quasi 4 decenni di opere dal valore cinematografiche altamente discutibile. Un film da recuperare anche solo per un po’ di sano gusto trash e per godersi la memorabile battuta di Riccardo Garrone: “Anche questo Natale… ce lo siamo levato dalle palle”.

QUARTO POTERE (CITIZEN KANE, 1941)

Che il film del ‘41 sia uno dei più grandi capolavori della Storia del cinema, se non addirittura il miglior film mai realizzato, si disquisisce da tempo, ma Quarto Potere rimane anche uno dei film natalizi più sottovalutati di sempre. Nella folle ricerca della verità nascosta dietro all’ultima parola “Rosabella”, Quarto Potere è un intenso inno all’infanzia e a profondi significati radicati nelle cose. Sin dalle prime inquadrature con la palla di neve che si infrange al morire di Charles Foster Kane fino a quando, da bambino, è costretto ad abbandonare la propria famiglia, Welles dirige un film natalizio estremamente tragico che pone il proprio focus sull’innocenza dell’infanzia. Quarto Potere trasmette agli spettatori un messaggio intenso per il Natale: non si tratta di ciò che possiedi, ma a chi lo dai e al loro significato.

L’APPARTAMENTO (THE APARTMENT, 1960)

Uno dei lavori più distintivi e iconici della Hollywood classica e uno dei migliori lavori di Billy Wilder, The Apartment segue le vicende di C.C Baxter, interpretato da Jack Lemmon, un uomo che vive da solo senza una famiglia da cui andare per le festività di Natale. Un uomo diviso a metà tra il soddisfare le assurde richieste dei suoi superiori senza ottenere mai nulla in cambio e il costruire una relazione con la donna dei suoi sogni. Billy Wilder al massimo della sua complessità e profondità realizza un film che riesce a miscelare perfettamente i toni di una commedia cupa e il ritratto della disperazione e il fallimento. Il film di Natale perfetto quando quello che si sta passando in quel momento non è assolutamente il più bianco dei natali.

TOKYO GODFATHERS (2003)

Ennesimo capolavoro del maestro Satoshi Kon, Tokyo Godfathers segue un bizzarro trio di outsider della metropoli nipponica: Hana, una okama; Miyuki una ragazzina scappata di casa e Gin, un senzatetto alcolizzato. Le vite dei tre verranno sconvolte nel momento in cui troveranno un neonato abbandonato nella spazzatura intraprendendo un personale viaggio dell’eroe alla ricerca dei genitori della bambina. Un personalissimo e contrario adattamento di Kon a metà tra il Vangelo e In nome di Dio di John Ford; il bambin Gesù koniano viene riportato alla stalla dai tre re magi. Visivamente splendido, esistenziale nei temi e scritto in maniera eccelsa, Tokyo Godfathers si inserisce nel canone cinematografico natalizio aggiungendo un qualcosa di non convenzionale e comunque estremamente profondo nelle tematiche e nei messaggi che vuole trasmettere.

UNA POLTRONA PER DUE (TRADING PLACES, 1983)

Film che ha ottenuto uno status di cult assoluto nel nostro Paese. La commedia di Landis non nasce affatto come film natalizio in realtà, visto che è stato distribuito nelle sale americane nell’estate del 1983. Questo adattamento estremamente libero del romanzo di Mark Twain Il principe e il povero vede uno scambio di posizioni sociali tra Dan Aykroyd, ricco uomo di borsa, e Eddie Murphy, povero senza tetto, per via di un esperimento perpetrato dai superiori di Dan Aykroyd, i fratelli Duke. Il film è perfetto, unendo discorsi di lotta di classe, razzismo e sessismo, Landis dirige non solo uno dei migliori film di Natale ma, probabilmente, una delle più grandi commedie americane mai realizzate. Trasmesso ininterrottamente su Italia 1 la sera della Viglia di Natale dal ’97, Una poltrona per due è un film perfetto, d’altronde, come lo stesso spot di Mediaset ci ricorda “Che Natale sarebbe senza Una poltrona per due?”.

MENZIONI ONOREVOLI

Prima di chiudere con il capolavoro natalizio per eccellenza è bene citare altri 3 film che vale la pena vedere a Natale ma a cui non è stata dedicata una posizione nella lista: due capolavori dell’animazione natalizia da recuperare, o rivedere, assolutamente: Il canto di Natale di Topolino (Mickey’s Christmas Carol) e Buon Natale Charlie Brown! (A Charlie Brown Christmas!), due special natalizi sensazionali; Gremlins, il capolavoro di Joe Dante che è diventato subito cult e che ha caratterizzato tutto l’immaginario anni 80’.

IT’S A WONDERFUL LIFE (LA VITA È MERAVIGLIOSA, 1946)

L’incredibile racconto di redenzione natalizia di Frank Capra, una sorta di adattamento positivo del Canto di Natale dickensiano, un classico hollywoodiano di altissimo livello. Originariamente un quasi flop all’uscita in sala nel ‘46, La vita è meravigliosa venne addirittura accusato dall’FBI negli anni 40’ perché considerato un film comunista. Per via di un errore procedurale, nel 1974 il film perse il proprio diritto al copyright e diventò di dominio pubblico, permettendo a tutte le emittenti televisive di trasmetterlo gratuitamente. Una fiaba natalizia edificante e piena di gioia: una commedia classica, una dramma intenso e un’incredibile storia d’amore condensati in una sola pellicola. Jimmy Stewart interpreta George Bailey, un uomo che sul punto di suicidarsi viene visitato da un angelo che gli mostra quanto prezioso e importante sia il dono della vita. It’s a Wonderful Life non invecchia mai, il racconto di redenzione di Capra rimane il capostipite del film natalizio, il padre assoluto del genere.

Emanuele Colombo

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