Snake Eyes – G.I. Joe le origini: in bluray il prequel della saga ispirata ai giocattoli Hasbro
Lo scorso luglio, mentre la pandemia da covid-19 sembrava rallentare e le sale cinematografiche riaprivano cercando di riacquistare una parvenza di normalità, si preparava a fare la sua comparsa sul grande schermo Snake Eyes – G.I. Joe le origini. Un anomalo prodotto difficile da inquadrare con chiarezza, una sorta di prequel/spin-off ma, al tempo stesso, anche completo reboot della poco fortunata saga ispirata ai giocattoli della Hasbro (i G.I. Joe, per l’appunto) e avviata al cinema nel 2009 con il discutibile blockbuster firmato sa Stephen Sommers (G.I. Joe – La nascita dei Cobra). Approdato nelle nostre sale il 21 luglio scorso, passando decisamente in sordina, Snake Eyes – G.I. Joe le origini è disponibile da qualche settimana in bluray disc grazie a MGM, Paramount Pictures e ai canali distributivi di Koch Media.
Quando nel 2007 Michael Bay sbancava ai botteghini di tutto il mondo con il fortunatissimo Transformers, era inevitabile che la Hasbro – casa editrice statunitense specializzata in giocattoli e giochi da tavola – continuasse a pescare dalle sue proprietà per tentare di replicare al cinema il successo ottenuto con i robotoni spaziali che si trasformano in automobili.
L’idea è perciò immediata e così dopo Transformers la scelta ricade su G.I. Joe, fortunatissima linea di giocattoli nata negli anni ’60 e ispirata ad una celebre striscia a fumetti creata nel 1942 e destinata alle riviste dell’esercito americano durante la Seconda Guerra Mondiale. Da questo fumetto, nel 1945 nacque un primo film prodotto dalla United Artist e con protagonista Robert Mitchum (The Story of G.I. Joe, in Italia conosciuto come I forzati della gloria), film nato con lo scopo di raccontare e celebrare le fatiche americane durante l’ultimo conflitto mondiale. Da qui il passo è (quasi) breve perché, tornando agli anni ’60, quando l’industria dei giocattoli per bambine impazzava grazie alla bambola Barbie, era necessario mettere sul mercato un equivalente per maschietti. E così la Hasbro pensò di commercializzare il bambolotto G.I Joe, un soldato delle forze americane portatore di patriottismo e grandi valori. La Hasbro centrò il bersaglio e quell’unico bambolotto nato come concorrente di Barbie si trasformò presto in una linea di giocattoli, un vero e proprio esercito dalle qualità speciali.
Un successo commerciale nel mondo del giocattolo che però, a differenza di Transformers, non ha saputo tradursi anche in un successo nella filiera cinematografica. Dopo l’insuccesso del primo film portato sul grande schermo da Stephen Sommers, nel 2013 si cerca di riaddrizzare il tiro con un sequel, G.I. Joe – La vendetta, un prodotto più ambizioso del precedente in cui si tenta la carta del re-casting e si tira a bordo un nome d’enorme richiamo, quello di Dwayne Johnson. Ma l’ex lottatore di wrestling non riesce a fungere da specchietto per le allodole e il film bissa l’insuccesso del primo capitolo. Paramount decide così di allentare la presa e nel 2017 cancella la lavorazione del terzo capitolo della saga (che era già stata annunciata). Poco tempo dopo viene annunciato che un terzo film dedicato al franchise si sarebbe comunque fatto ma non si sarebbe trattato di un vero e proprio terzo film bensì un prequel/spin-off dedicato ad uno dei personaggi più amati dei film precedenti: il ninja nero Snake Eyes.
Un’operazione quasi analoga a quella messa in piedi dalla 20th Century Fox con la saga cinematografica X-Men e così questo Snake Eyes – G.I. Joe le orgini sembra fare tanto il verso a quel maldestro X-Men le origini – Wolverine diretto da Gavin Hood nel 2009: tornare alle origini della storia sposando il solo punto di vista di uno dei personaggi più iconici. Uno stand alone a tutti gli effetti che ha anche il compito, all’occorrenza, di traghettare l’interesse dello spettatore verso qualcosa di più grande.
Henry Golding è solo un bambino quando assiste impotente all’assassinio di suo padre per mano di un crudele boss criminale. Crescendo Henry ha accumulato rabbia e frustrazione per non essere riuscito a salvare il suo genitore e così, quella rabbia, ha deciso di sfogarla all’interno di arene in cui si praticano combattimenti clandestini. Qui Henry viene avvicinato dalla Yakuza Kenta che gli chiede di lavorare per lui, promettendogli una ricompensa molto importante. Henry accetta e subito viene messo a lavorare nel traffico illegale di armi. Quando Kenta alza la posta in gioco e gli chiede di giustiziare Tommy Arashikage, cugino di Kenta accusato di disonore, Henry non se la sente e anziché uccidere l’uomo decide di salvarlo mettendosi contro Kenta e il suo clan. Tommy, riconoscendo il buon cuore di Henry, decide così di ricompensarlo introducendolo nella casata Arashikage e avviandolo all’arte del ninja. Ma l’ingresso di Henry Golding, ribattezzato Snake Eyes, all’interno della casata Arashikage si rivelerà fatale per la stabilità di tutto il clan.
Diretto dal tedesco Robert Schwentke (Fightplan – mistero in volo, RED, R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà), Snake Eyes – G.I. Joe le origini è un discreto tentativo di riportare il franchise su una linea cinematografica sicuramente più gestibile e meno rischiosa rispetto a quanto fatto con i due blockbuster precedenti. Dunque quello che ci viene propinato è un film molto più piccolo, quasi intimista, in cui lo stupore da esplosioni ed effetti speciali viene rimpiazzato da una storia di crescita, onore e redenzione che richiama tantissimo certo cinema orientale d’arti marziali.
Un cinema orientale che, ovviamente, è pur sempre filtrato dalla lente del cinema hollywoodiano. Ma il risultato non è così male e il film, nella sua estrema semplicità, riesce a trovare più di un elemento d’interesse, soprattutto nel modo in cui elementi realistici si fondono gradualmente con una trama dai toni decisamente fantasy ed esoterici. Paradossalmente, l’inciampo maggiore si avverte ogni qual volta il film cerca di abbandonare la sua natura da stand alone per cercare un dialogo con la saga madre (in altre parole, tutte le volte che si finisce a parlare di G.I. Joe e di Cobra).
Si guarda. Intrattiene. Si dimentica.
Snake Eyes – G.I. Joe le origini arriva in home video con MGM, Paramount e Koch Media che distribuiscono il film in diverse soluzioni utili ad accontentare più palati possibili: dunque l’edizione standard bluray, l’edizione standard 4K UHD + bluray, un’edizione speciale steelbook contenente sia il 4K UHD che il bluray e, infine, l’immancabile edizione basic DVD. Noi vi parliamo dell’edizione standard bluray che si rivela molto soddisfacente un po’ sotto tutti i punti di vista.
Tecnicamente parlando, infatti, il supporto svolge bene il proprio lavoro così da riuscire a sfruttare al massimo le potenzialità dell’alta definizione. Questo si traduce in un quadro video particolarmente nitido, luminoso quanto basta e sempre ben attento al dettaglio visivo. Ad una buona qualità video si unisce un’importante restituzione sonora che prevede uno squillantissimo ed avvolgente Dolby Atmos per l’ascolto in lingua originale e un potente e soddisfacente Dolby Digital 5.1 per l’ascolto in italiano.
Soddisfano anche i contenuti extra, abbastanza abbondanti, che prevedono la presenza di quattro featurette ricche di intersviste al cast tecnico ed artistico e utili ad approfondire la lavorazione del film così come a spiegare questo nuovo approccio al franchise. Tra le featurette troviamo Luce del mattino: un’arma con storie da raccontare (3 minuti), Entra in Snake Eyes (10 minuti), Un ensemble mortale (6 minuti) e Arashikage (7 minuti). Per concludere, una reel comprendente 5 scene tagliate dal cut finale del film.
Giuliano Giacomelli
SNAKE EYES – G.I JOE LE ORIGINI di Robert Schwentke
Label: MGM, Paramount e Koch Media
Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in standard 4K UHD + bluray, steelbook 4K UHD + bluray e DVD)
Video: 2.39 Letterbox
Audio: Inglese Dolby Atmos; Inglese Descrizione Audio, Italiano, Spagnolo, Francese, Portoghese, Turco 5.1 Dolby Digital
Sottotitoli: Italiano, Inglese, Inglese per non udenti, Spagnolo, Francese, Danese, Olandese, Svedese, Finlandese, Norvegese, Turco, Portoghese
Extra: Luce del mattino: un’arma con storie da raccontare, Entra in Snake Eyes, Un ensemble mortale, Arashikage, Scene eliminate
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