Archivio tag: adattamento cinematografico di un romanzo
La Spia – A Most Wanted Man, la recensione
La spia – A Most Wanted Man è stato presentato durante l’ultimo giorno di proiezioni al Festival Internazionale del film di Roma, nella sezione Gala. Figlio di un certo cinema che predilige la struttura narrativa all’azione vera e propria, l’ultimo lavoro di Anton Corbijn si è da subito fatto notare per la grande produzione alle spalle e per il cast da capogiro che vi ha preso parte. Ma ciò che conta e, allo stesso tempo, rammarica di più, è che questo sia l’ultimo lavoro completato dal premio Oscar Philip Seymour Hoffman, prematuramente scomparso lo scorso febbraio.
Una folle passione, la recensione
Sul finire dei ruggenti Anni Venti, George Pemberton (Bradley Cooper) e Serena Shaw (Jennifer Lawrence) si incontrano per caso, nel selvaggio scenario del North Carolina. Lei è misteriosa, sensuale e indomita; lui solido, risoluto e virile. Tra i due è amore a prima vista, coronato dalle nozze e da una vita coniugale che procede a gonfie vele, andando di pari passo con l’affermazione del loro impero del legname. Tuttavia, i segreti di un ingombrante passato sono destinati a turbare per sempre il loro idillio e generare tragiche conseguenze per la coppia e per chiunque incroci il loro cammino…
Ritorno a L’Avana, la recensione
Ritorno a L’Avana è il nuovo film del francese Laurent Cantet, regista vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes del 2008 per La Classe. Retour à Ithaque, titolo non casuale, è nato dalla scrittura a quattro mani con il romanziere cubano Leonardo Padura. Il protagonista, ispirato al personaggio del suo romanzo Le Palmiere et L’étoile, ritorna a L’Avana dopo sedici anni di esilio a Madrid. I suoi vecchi amici festeggiano il suo rientro su una terrazza che domina i tetti di uno dei quartieri più poveri della città. I cinque, ballando e bevendo, ricordano con nostalgia la gioventù trascorsa insieme, gli anni in cui era proibito ascoltare musica rock e in cui “credevamo di poter cambiare il mondo”. Ma la festa diviene, in poco tempo, un pretesto per riversare l’uno sull’altro colpe e rabbia represse, rimorsi per sogni mai realizzati, frustrazione per un presente fatto di speranze fallite e di disillusioni.
Amore, cucina e curry, la recensione
Non lasciatevi ingannare dall’adattamento italiano del titolo, spolverato di zucchero e impregnato di promesse di banalità. The Hundred-Foot Journey, questo è il titolo originale, saporita commedia diretta dal celebre cineasta svedese Lasse Hallström, prodotta dalla Amblin di Steven Spielberg e da Oprah Winfrey e ispirata al bestseller Madame Mallory e il piccolo chef indiano, di Richard C. Morais, è un vero e proprio gioiello nel panorama cinematografico attuale.
Si Alza il Vento, la recensione
A un anno di distanza dalla presentazione alla 70° Mostra Internazionale d’arte Cinematografica di Venezia, arriva nelle nostre sale Si Alza il Vento: l’ultima impresa del grande regista di animazione giapponese Hayao Miyazaki, già autore di capolavori come il film premio Oscar La città incantata, Il castello errante di Howl e Porco rosso. Dopo l’annuncio del suo ritiro dalle scene, durante la proiezione della pellicola al lido, il maestro fondatore dello Studio Ghibli ci consegna un’opera che sa quasi di lascito testamentario, un piccolo gioiello offerto in dono alle prossime generazioni, che racchiude la summa della sua arte e del suo genio.
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La Madre, la recensione
La Madre, liberamente ispirato all’omonimo romanzo del premio Nobel Grazia Deledda, è l’opera prima di Angelo Maresca. La storia raccontata è quella di un sacerdote (Stefano Dionisi) combattuto tra la fede e l’amore per Agnese (l’esordiente Laura Baldi), algida e bellissima. La donna rappresenta una continua tentazione maligna agli occhi di Maddalena, madre di Paolo. Ella, morbosamente possessiva nei confronti del figlio, tenta costantemente di controllare la sua vita e di distoglierlo da ciò che lei considera il Male. L’intensa interpretazione dell’attrice almodovariana Carmen Maura ha contribuito fortemente a rendere realistico questo triangolo dalle complesse e ambigue sfaccettature.
Quel che sapeva Maisie, la recensione
Quel che sapeva Maisie, trasposizione del romanzo di Henry James pubblicato a fine Ottocento, appena due anni fa si distingueva al Toronto International Film Festival. Oggi, arriva finalmente anche nei cinema italiani, pronto a commuovere e colpire il pubblico in virtù della sua drammatica eleganza e della sua incisiva narrazione. La pellicola indipendente, diretta da Scott McGehee e David Siegel, è ambientata ai giorni nostri e racconta la difficile vicenda di una adorabile bimba, ottimamente interpretata dalla giovanissima esordiente Onata Aprile, contesa dai genitori più per dispetto che per amore.
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Devil’s Knot – Fino a Prova Contraria, la recensione
La sera del 5 maggio 1993, John Byers, patrigno di Christopher Byers, denunciò alla polizia di West Memphis la scomparsa del figlio e degli amichetti Stevie Branch e Michael Moore, tutti di otto anni. Le ricerche condurranno al raccapricciante ritrovamento, nel torrente presso Robin Hood Park, dei loro corpicini straziati, legati con i lacci delle scarpe. Questo triplice assassinio è all’origine della vicenda giudiziaria e mediatica nota come il caso de i Tre di West Memphis; etichetta che allude ai tre presunti assassini: Damien Echols (James Hamrick), Jessie Misskelley (Kristopher Higgins) e Jason Baldwin (Seth Meriwether), accusati di praticare riti satanici e condannati alla pena capitale.