Archivio tag: Barbara Ronchi

Santocielo, la recensione del film con Ficarra e Picone

Se facciamo mente locale, tra i team comici emersi negli anni ’90 in televisione, ad eccezione di Aldo, Giovanni e Giacomo, gli unici che hanno saputo gestire l’incursione al cinema e alzare l’asticella qualitativa di film in film sono stati Ficarra e Picone. Il duo siciliano, infatti, è riuscito a trovare una personale cifra tematica nell’esplorazione di tematiche di rilevanza sociale, spaziando dalla denuncia alla criminalità organizzata al malcostume dilagante periodicamente in Italia. Una scelta consapevole e vincente che ha fatto sì che quella di Ficarra e Picone fosse una commedia sicuramente adatta a divertirsi, ma anche utile, una satira di costume e un cinema di denuncia. Questa cifra ha fatto la differenza e il cinema di Ficarra e Picone si è contraddistinto nel tempo come uno degli spaccati più intelligenti e interessanti sulla commedia italiana contemporanea.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Rapito, la recensione del film di Marco Bellocchio

Shema’ Ysrael, Ado-nai Eloheinu, Ado-nai ehad.

Ascolta, Israele, il Signore è il nostro Dio, il Signore è Uno.

Questa frase è la premessa dello Shemà, forse la più importante preghiera ebraica, e si recita mattino e sera coprendosi il volto con la mano.

Così il piccolo Edgardo Mortara è stato educato fin dalla sua nascita, in una famiglia ebraica della Bologna di metà 1800.

Una Bologna che si trova sotto lo stato pontificio e sotto le regole e le leggi del Papa Re Pio IX.

Una di queste leggi prevede che i bambini battezzati, e dunque cristiani, non possano essere cresciuti nelle famiglie ebree. Questo è proprio quello che accade alla famiglia Edgardo, strappato con forza alla propria famiglia da parte del tribunale ecclesiastico a causa del battesimo ricevuto a sei anni, di nascosto dalla famiglia da parte della domestica, e spedito a Roma.

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Valutazione: 8.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Settembre, la recensione

La normalità è un sistema davvero complesso.

E la felicità lo è ancora di più.

In un microcosmo qualunque, si muovono le vite infelici di Francesca, Debora, Sergio, Guglielmo e Ana. Anime insofferenti alla ricerca di un riscatto emotivo che non riescono nemmeno ad identificare.

Da troppo tempo Francesca non sta più bene con suo marito Alberto. Si sente trascurata, non amata e pian piano si sta convincendo che dietro quelle continue partite a carte, tutte le notti in casa di amici, ci sia in realtà una relazione clandestina. Un giorno si arma di coraggio e confida a Debora, la sua migliore amica, tutta la sua infelicità e le sue paure. A sua volta, però, scopre che la stessa Debora è in crisi con il marito per motivi decisamente analoghi ai suoi. Poi c’è Sergio, il figlio adolescente di Francesca, un ragazzo sveglio intento a dare lezioni di sesso alla compagna di classe Maria, prossima ad avere il suo primo rapporto con il migliore amico di Sergio. Guglielmo invece, ginecologo di Francesca nonché uomo maturo con un triste divorzio alle spalle, non fa altro che colmare la sua solitudine notturna con Ana, una giovanissima prostituta croata. Tutto cambia quando Ana confessa a Guglielmo di essersi innamorata di Matteo, il panettiere del minimarket in cui lei va a fare la spesa ogni giorno.

Le vite di Francesca, Debora, Sergio, Maria, Guglielmo, Ana e Matteo sono destinate ad incrociarsi per uscirne cambiate, stravolte, all’insegna di una quotidiana felicità che in fin dei conti è la rivoluzione più grande.

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Valutazione: 9.0/10 (su un totale di 1 voto)
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