Archivio tag: cannes 2016

Il tuo ultimo sguardo, la recensione

Una star cinematografica di fronte ai drammi della guerra rimane pur sempre una diva. A dieci anni di distanza da Into The Wild, Sean Penn ritorna dietro la macchina da presa con Il Tuo Ultimo Sguardo e sceglie l’ex moglie Charlize Theron come protagonista assoluta della pellicola (i due si sono separati dopo la fine delle riprese).

Sullo sfondo di una Liberia distrutta dalla guerra, Miguel, un medico impegnato in una missione d’aiuto sanitario, e Wren, direttrice di un’organizzazione umanitaria, si incontrano e si innamorano. Nell’arco degli anni, cercheranno di far sopravvivere il loro sentimento nato in condizioni di grande sofferenza.

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Valutazione: 4.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Captain Fantastic: in Blu-ray il film con Viggo Mortensen

La sfida più grande per un giovane è saper affrontare la vita reale.

Ed è proprio questa la difficoltà con cui devono scontrarsi i sei figli di Ben in Captain Fantastic, il folgorante secondo lungometraggio di Matt Ross, presentato alla scorsa edizione della Festa del Cinema di Roma, dove ha vinto il premio del pubblico, e vincitore anche del premio alla regia per la sezione Un certain regard al Festival di Cannes 2016. Ora Captain Fantastic arriva in home video, DVD e Blu-ray Disc, con CG Entertainment, dopo essere stato distribuito nei cinema lo scorso inverno da Good Films.

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Personal Shopper, la recensione

Una carriera ricca e variegata quella di Olivier Assayas, che comincia come critico cinematografico per  Cahiers du cinéma e si trasforma presto in una corposa attività da sceneggiatore e regista di corti, lunghi e documentari. Dal successo di Irma Vep (1996) a quello recente di Sils Maria (2014), con il quale la protagonista Kristen Stewart ha vinto un César. La collaborazione con la stessa attrice si ripete per Personal Shopper, che stavolta fa guadagnare allo stesso Assayas il premio alla regia al Festival di Cannes 2016.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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La ragazza senza nome, la recensione

Doverosa precisazione con annessa ammissione di umiltà. Non è un’impresa facile recensire il nuovo film dei fratelli Dardenne, La Ragazza Senza Nome. E questo fondamentalmente per due motivi. Mi spiego meglio: pensiamo prima di tutto alla tormentata vicenda distributiva del film. Presentato come da inveterata abitudine al Festival di Cannes 2016, il film viene accolto dalla stampa con una freddezza davvero inusuale, se consideriamo lo standard fissato nel corso di una pluripremiata (soprattutto sulla Croisette) carriera come quella dei due cineasti belgi. Da qui l’azzardata e allo stesso tempo coraggiosa decisione di rimontare il film, tagliandone tra l’altro sette minuti netti. La versione qui recensita è ovviamente la copia revisionata del dopo Cannes.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Parola di Dio, la recensione

Una brutta parola come fondamentalismo può aiutarci a capire meglio alcune nefaste tendenze del mondo di oggi. Dal Bataclan a Boko Haram, la perversione di un’idea, la sua interpretazione ottusa e assolutista, la sua disonesta deformazione avvelenano il panorama della contemporaneità e colorano il futuro di tinte fosche. Una brutta parola come fondamentalismo si adatta bene all’universo inquietante e tristemente credibile di Parola di Dio.

Lo sfondo del film è la Russia contemporanea, e cristiano (ortodosso) è il pensiero religioso sottoposto in questo caso al pericoloso trattamento estremista.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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RomaFF11: Train to Busan

Tra i tanti filoni del genere horror lo zombie movie è quello che più di tutti ha saputo stare al passo con i tempi e adeguarsi ai nuovi gusti del pubblico. Ne sono una testimonianza le numerose serie tv con protagonisti i morti viventi, The Walking Dead e Z Nation su tutti, e i tanti titoli provenienti da ogni parte d’Europa che hanno contribuito a rendere questo genere un fenomeno su scala universale a anche molto vario in quanto a tematiche ed approccio sia narrativo che stilistico: dal mockumentary spagnolo [Rec] passando per l’action francese La Horde fino ad arrivare all’esilarante commedia britannica London Zombies.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Io, Daniel Blake, la recensione

Io, Daniel Blake, film con il quale il maestro Ken Loach ha conquistato la sua seconda Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes, è la storia di un maturo carpentiere vedovo di Newcastle (Dave Johns) che, ancora lontano dalla pensione, si ritrova per la prima volta ad aver bisogno dell’aiuto dello Stato in seguito a un infarto. I medici gli sconsigliamo di continuare a lavorare eppure, per potere ottenere questo diritto, deve essere dichiarato ufficialmente “inabile al lavoro” dal Dipartimento del lavoro e delle pensioni. Nell’attesa del riconoscimento, incontra Katie (Hayley Squires), giovane madre single appena arrivata a Newcastle. Daniel troverà nella famigliola una ragione in più per intraprendere una battaglia contro lo Stato per affermare i propri diritti di uomo e cittadino.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Julieta, la recensione

“Madri sull’orlo di una crisi di nervi”, sono loro le donne di una parte della filmografia di Pedro Almodóvar che inizia con Tutto su mia madre, culmina con Volver e ritorna in Julieta. Nell’ultimo decennio, il regista spagnolo ha compiuto un viaggio di ricerca e introspezione nel suo cinema: con La pelle che abito ha sperimentato delle atmosfere nuove, non propriamente nelle sue corde, e con Gli amanti passeggeri sembra solo aver voluto prendere tempo per qualcosa di più grande. E questo qualcosa è Julieta, 20esimo film del regista in concorso al Festival di Cannes di quest’anno.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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I trailer e i poster italiani di The Nice Guys

Russell Crowe, Ryan Gosling, Shane Blak e Joel Silver, rispettivamente protagonisti, regista/sceneggiatore e produttore dell’adrenalinico buddy-movie The Nice Guys, dopo aver partecipato alla premiére a Cannes, dove era fuori concorso, hanno presentato il film a Roma nella giornata di ieri, 20 maggio, in occasione dell’anteprima italiana e oggi, 21 maggio, hanno intrattenuto la stampa per un vivace botta e risposta. Prima di potervi raccontare cosa ci è parso di questo film e di documentarvi con foto e video la conferenza stampa, facciamo un piccolo recap di tutto il materiale promozionale che la Lucky Red ha diffuso per l’uscita italiana di The Nice Guys, che avverrà il 1° giugno

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Nicolas Winding Refn: l’inquadratura dell’uomo debole

Non sono il miglior regista del mondo, sono solo il migliore nel fare il tipo di film che faccio“.

Nel corso degli anni, Nicolas Winding Refn ha saputo regalarci pellicole di un certo spessore. Lo shock prende il sopravvento e scuote letteralmente lo spettatore. Un regista feticista che realizza delle storie basandosi sui propri desideri, su ciò che riesce ad accenderlo emotivamente. Nato a Copenaghen nel 1970 si trasferisce a New York quando ancora era un bambino. In quegli anni coltiva il suo amore per il cinema, guardando pellicole di ogni tipo, trovando anche la sua preferita: Non aprite quella porta.

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