Archivio tag: film d’animazione per adulti

Il ragazzo e l’airone, la recensione dell’ultimo film di Hayao Miyazaki

A dieci anni da quella chi si prefigurava come la sua ultima opera, è tornato in sala – dall’1 gennaio grazie a Lucky Red – Hayao Miyazaki con il suo nuovo film Il ragazzo e l’airone, già campione d’incassi nel Sol Levante e inaspettato successo anche in Italia, dove è al primo posto al botteghino.

Il ritorno di Miyazaki sul grande schermo avviene questa volta con una storia di formazione che segue la vita del giovane Mahito, dodicenne orfano di madre che fatica ad ambientarsi nella nuova città. L’incontro mistico con un airone porterà il ragazzo a scoprire che la madre è ancora in vita, trascinando così il ragazzo in un mondo fantastico e immaginifico.

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Valutazione: 10.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Valutazione: +4 (da 4 voti)

Gatta Cenerentola, la recensione

La Megaride è un’immensa nave ormeggiata nel porto di Napoli. Ma forse definirla semplice nave è troppo riduttivo. Sì, perché la Megaride è il colossale progetto di Vittorio Basile, armatore e scienziato, che vuole risollevare la sua amata città portandola nel futuro proprio con la nave, mastodontica struttura iper tecnologica, dotata di un sofisticato sistema di memoria orografica che permetterà di concentrare tutta la conoscenza, tutto ciò che si può vedere al mondo, proprio sulla nave. È un uomo che ha tutto, compresa una bellissima fidanzata che si appresta a sposare: Angelica, voluttuosa e ammirata cantante, sarà una buona madre per la piccola figlia di Basile, Mia, e anche le sette figlie di lei potranno finalmente avere di nuovo una famiglia.

Ma la tragedia è, ovviamente, dietro l’angolo. Basile viene brutalmente assassinato poche ore dopo il matrimonio e con lui muoiono i grandiosi progetti per Napoli.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Valutazione: +1 (da 1 voto)

East End, la recensione

Benvenuti ad East End, nuovissimo ed immaginario quartiere situato nella periferia est di Roma.

A East End vive Leo, un bambino intellettuale e saggio, il suo migliore amico Lex, attaccabrighe e romanista sfegato, e Vittorio, il raffinato del gruppo con il sogno nel cassetto di fare l’attore. I tre bambini, compagni di scuola, passano le giornate insieme condividendo sogni e la passione sfrenata per il calcio; ma la loro routine quotidiana sta per essere scossa sia dall’arrivo di Ugo, nuovo compagno di classe con il dono di riuscire a parlare con i morti, che dall’avvicinarsi dell’evento dell’anno, il derby Roma-Lazio che si svolgerà nello stadio Olimpico. Impossibilitati ad andare allo stadio, Leo e Lex, grazie all’aiuto di due singolari gemellini geek, riescono a dirottare il segnale di un satellite militare americano supersegreto per vedere a “scrocco” la partita. Nel frattempo, mentre i servizi segreti americani vanno in confusione durante la caccia al terrorista Al Zabir Muffat a causa del satellite, il fantasma della piccola Domitilla tormenta Ugo nella speranza d’essere aiutata ad ottenere vendetta.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia, la recensione

Il cinema d’animazione sembra ormai essersi specializzato nel mostrarci cosa fanno determinate categorie quando non sono osservate dagli esseri umani. Dall’apripista Toy Story, in cui osservavamo la vita dei giocattoli, al recentissimo Pets – Vita da animali, dove i protagonisti sono gli animali domestici, giungiamo a Sausage Party – Vita segreta di una salsiccia e ad agire all’insaputa degli umani sono i prodotti alimentari di un supermarket. Ma se gli iconici personaggi di Toy Story e gli adorabili animaletti di Pets erano protagonisti di avventure adatte a tutta la famiglia, Sausage Party è un film per adulti, malgrado la tecnica dell’animazione in CGI, l’aspetto pacioso dei personaggi e i vivacissimi colori.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Boxtrolls – Le scatole magiche, la recensione

Non è nota come la Disney/Pixar ne come la DreamWorks Animation, eppure la Laika Entertainment sta, pian pianino, costruendosi un nome e una credibilità in quanto realtà legata all’universo del cinema d’animazione. Fondata negli anni ’90 e con due soli lungometraggi all’attivo, Coraline e la porta magica (2009) e ParaNorman (2012), la Laika ora ci riprova con Boxtrolls – Le scatole magiche, confermando così la firma autoriale che riesce a imprimere sui suoi lavori.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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