Archivio tag: marco giallini

La città proibita, la recensione

Con l’uscita al cinema del film La città proibita di Gabriele Mainetti, riecheggia nell’aria un titolo che ha segnato in maniera indelebile il cinema di arti marziali: L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente (1972). Il film scritto, diretto e interpretato da Bruce Lee e uscito in Italia nel 1974 è sicuramente la prima reference del regista romano, considerando sia la sua particolare ambientazione capitolina che la presenza di un ristorante bramato dalla mafia come luogo centrale nel racconto.

Ma il terzo film della saga di Chen non era di certo l’unico che portava all’incontro delle culture italiana e cinese, infatti, sull’onda del successo nel nostro Paese dei film di kung-fu prodotti in Cina, nascevano opere che volevano richiamare questa moda, parodizzandola – come accadeva in Ku-Fu? Dalla Sicilia con furore con Franco Franchi – o contaminandola con altri generi – si pensi a Il mio nome è Shangai Joe di Mario Caiano, vero e proprio western di arti marziali. Ma guardando La città proibita e come si inserisce a gamba tesa anche nel genere comedy smaccatamente romanesco con ambientazione a est del centro storico della Capitale, non può che tornare alla memoria anche il cultissimo Delitto al ristorante cinese di Bruno Corbucci, ottavo film della saga di Nico Giraldi che vedeva Tomas Milian alle prese con un intricato caso di spionaggio, ristoranti asiatici, arti marziali e criminalità cinese.  

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Follemente, la recensione della nuova commedia surreale di Paolo Genovese

Eros, Romeo, Valium e Professore. Costantemente arrapato il primo, tenero e sognante il secondo, cinico e paranoico il terzo ed estremamente razionale l’ultimo. Ma ci sono anche la sensuale e istintiva Trilli, la dolce Giulietta, la determinata Alfa e la ribelle e imprevedibile Scheggia. Non sono otto persone reali, bensì le personalità che vivono nella mente di Piero e di Lara, entrambi single, reduci da brutte esperienze relazionali ma ora decisi a rimettersi in gioco sentimentalmente. Quando Piero accetta l’inaspettato invito a cena a casa di Lara, tutto lascia immaginare una notte di sesso e divertimento. Ma quando i due si ritrovano faccia a faccia si scoprono impacciati e goffi, si incartano di continuo. Si piacciono da morire ma non riescono a trovare le parole giuste, anzi i pensieri giusti, per confessarsi a vicenda. Anzi, non riescono a confessarlo nemmeno a loro stessi. Si, perché come in ogni primo appuntamento, nella loro testa regna il caos, generato proprio da tutte quelle personalità che non smettono mai di parlare nelle rispettive teste, dando consigli giusti o sbagliati. Piero e Lara, nel corso della sera, dovranno trovare il modo di mettere a tacere tutti quei pensieri discordanti e trovare un punto d’incontro per trasformare quell’improbabile cena in un vero primo appuntamento. Il loro primo appuntamento.

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Valutazione: 7.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Valutazione: -1 (da 1 voto)

Il Cinema italiano tra romanità e linguaggio internazionale: disponibili in blu-ray Il Principe di Roma e Forever Young

Da qualche settimana sono disponibili sul mercato home video due titoli che affondano le radici nel mercato italiano, ovvero Il Principe di Roma di Edoardo Falcone e Forever Young – Les Amandiers di Valeria Bruni Tedeschi. Due film che non potevano essere più diversi fra loro e che riflettono due tendenze opposte del nostro cinema. Il primo, infatti, servendosi delle doti istrioniche di Marco Giallini, si fa portatore di tutta la romanità nelle sue più svariate forme; il secondo, al contrario, adoperando il linguaggio del biopic (il film racconta in modo abbastanza esplicito la formazione attoriale parigina dell’artista torinese) si rifugia in un look – tanto artistico quanto produttivo – determinato a guardare solamente in direzione di certo cinema internazionale. Usciti entrambi al cinema a fine 2022 sotto il marchio Lucky Red, sia Il Principe di Roma che Forever Young – Les Amandiers sono da poco disponibili in blu-ray grazie ai canali distributivi di Plaion Pictures.

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La mia ombra è tua, la recensione

Emiliano De Vito è un venticinquenne che si è appena laureato con il massimo dei voti in lettere antiche. È un ragazzo non particolarmente attraente, timido e impacciato con le donne ma incredibilmente volenteroso e smanioso di far carriera. Afflitto dal pensiero che in un Paese come l’Italia la sua laurea sia decisamente inutile, Emiliano accetta di buon gusto un incarico molto delicato: al ragazzo viene chiesto di fare da assistente/controllore a Vittorio Vezzosi, uno scrittore sessantenne che si è ritirato in una vita da eremita dopo aver pubblicato I lupi dentro, il suo primo e unico romanzo divenuto anni prima un successo editoriale planetario. Dopo un silenzio durato decenni, Vezzosi ha annunciato la volontà di voler dare un seguito al suo capolavoro letterario. Lo scrittore accetta così l’invito alla “Fiera-Mercato degli anni ottanta e novanta” di Milano proprio per parlare del suo attesissimo sequel. Il ritorno sulle scene di Vezzosi, atteso per tutto questo tempo, non può far altro che smuovere l’euforia di orde impazzite di fans e influencer del web affamati di contenuti. Dopo aver conosciuto il burbero scrittore nella sua villa immersa nella campagna, Emiliano si ritrova in breve tempo “intrappolato” con Vezzosi in una jeep rosso fuoco degli anni ’70, un veicolo senza sportelli, senza tettino e senza parabrezza. Un viaggio on the road tra le strade d’Italia che ha come ultima mèta Milano e che cambierà entrambi in modo irreversibile.

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Valutazione: 4.0/10 (su un totale di 1 voto)
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C’era una volta il crimine, la recensione

La banda di criminali più pazza del mondo è tornata. Anzi, non è mai andata via. Dopo Non ci resta che il crimine e Ritorno al crimine, entrambi diretti da Massimiliano Bruno, arriva nelle sale italiane dal 10 marzo, C’era una volta il crimine, il terzo capitolo che chiude la saga iniziata nel 2019. L’opera, prodotta da Italian International Film e Rai Cinema, vede nuovamente protagonisti Marco Giallini, Gianmarco Tognazzi, Massimiliano Bruno, a cui si aggiungono Carolina Crescentini e Giampaolo Morelli.

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Valutazione: 6.5/10 (su un totale di 2 voti)
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C’era una volta il crimine, il trailer dell’ultimo capitolo della trilogia di Massimiliano Bruno

La banda di criminali più improbabile del grande schermo sta per tornare con una nuova missione: rubare ai francesi la Gioconda. Come? Viaggiando indietro nel tempo! Il 10 marzo arriva nei cinema C’era una volta il crimine, terzo capitolo della saga di successo diretta da Massimiliano Bruno, che fa seguito a Non ci resta che il crimine (2019) e Ritorno al crimine (2021). Ad affiancare i veterani del cast Marco Giallini, Gian Marco Tognazzi, Massimiliano Bruno, Giulia Bevilacqua, Ilenia Pastorelli e Edoardo Leo, due new entry, Carolina Crescentini e Giampaolo Morelli

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Io sono Babbo Natale, la recensione

Quando era piccolo Ettore Magni, figlio di due criminali, aveva un solo desiderio: sentirsi come tutti i suoi coetanei e trovare dei regali sotto l’albero la mattina di Natale. Un desiderio che, anno dopo anno, non si è mai avverato così che il piccolo ha iniziato a coltivare dentro di sé un profondo rancore verso Babbo Natale. Da adulto, Ettore ha seguito le orme dei genitori ed è diventato anche lui un piccolo criminale da strada. Uscito di prigione pochi giorni prima di Natale, dopo aver scontato sei anni di carcere per una rapina andata male, Ettore realizza subito d’essere rimasto veramente solo: la sua banda criminale lo ha ripudiato e la sua ex fidanzata, Laura, non vuole più saperne di lui perché si è rifatta una vita e deve adempiere al suo ruolo di mamma. Non sapendo da dove ricominciare, Ettore continua a fare ciò che meglio gli riesce e quindi continua a prestarsi a piccoli furtarelli per sbarcare il lunario. Una notte, per puro caso, incontra Nicola Natalizi, un anziano gentile che ha l’aria d’essere particolarmente benestante. Ettore decide così di irrompere in casa dell’anziano per rapinarlo ma tutto prende una bizzarra piega quando Nicola rivela ad Ettore di essere proprio Babbo Natale.

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Valutazione: 7.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Villetta con ospiti, la recensione

Ventiquattro ore nella vita di una famiglia borghese che vive una vita agiata in una ricca cittadina del nord Italia. Gente normale impegnata a condurre una vita altrettanto normale, tra effimere chiacchiere seduti ai tavolini dei caffè e l’organizzazione di piccole feste patronali. Tutto normale sotto il sole, finché non cala la notte e quella stessa famiglia si trova accidentalmente coinvolta nel peggiore dei peccati: l’omicidio di un ragazzo entrato furtivamente in casa. Giorgio e sua moglie Diletta, la figlia Beatrice, il commissario di polizia, il parroco del paese e l’ortopedico amico di famiglia. Tutti coinvolti, tutti a loro modo macchiati da un peccato, tutti d’accordo nel far sparire il corpo per uscirne puliti.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Il grande salto: l’opera prima di Giorgio Tirabassi in DVD

Dopo quasi quarant’anni di fortunata carriera, il sempre bravo (e simpatico) Giorgio Tirabassi decide di accrescere il suo percorso nello spettacolo passando anche dietro la macchina da presa. Ecco dunque che Il grande salto, la sua prima opera da regista, non è solo il titolo del film ma, metaforicamente parlando, assume anche la valenza di una sincera dichiarazione d’intenti nonché un’ottimistica previsione sulla sua attività presente e futura. Uscito in sala ad inizio giugno riscontrando un generale apprezzamento da parte della critica, Il grande salto arriva adesso in DVD (purtroppo niente supporto in alta definizione) con Medusa e Warner Bros Entertainment.

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Non ci resta che il crimine di Massimiliano Bruno disponibile in DVD

Per il nostro cinema, il 2019 si è aperto all’insegna di una commedia molto sopra le righe: Non ci resta che il crimine, co-scritto e diretto da Massimiliano Bruno ed interpretato da una serie di volti vincenti come Marco Giallini, Alessandro Gassmann, Gianmarco Tognazzi, Edoardo Leo e Ilenia Pastorelli. Una commedia sopra le righe, quella di Bruno, determinata a creare un’interessante (e riuscita) contaminazione fra generi. Se di base, appunto, Non ci resta che il crimine è una classica pochade, si notano fondamentali elementi fantascientifici per dare innesco all’intreccio (il viaggio nel tempo) e un impianto crime che, per quanto farsesco, attinge a fatti e persone realmente esistite. Non ultimo, il tentativo di cavalcare quest’onda della fascinazione vintage per gli anni ’80 che continua a coinvolgere tutto e tutti. Non ci resta che il crimine è disponibile da qualche settimana sia in DVD che in alta definizione blu-ray grazie ai canali di 01 Distribution.

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