Archivio tag: Melissa Barrera
Abigail, la recensione
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In una quindicina di anni, parte dei quali passati a fare la gavetta con cortometraggi, Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, conosciuti anche con il nome del collettivo Radio Silence, si sono imposti all’attenzione dei fan del cinema horror come tra i più originali e talentuosi della loro generazione. Chiaramente cresciuti a pane e horror, il duo ha realizzato nell’arco di tre anni tre titoli underground molto apprezzati come gli antologici Southbound – Autostrada per l’inferno e V/H/S (dei quali hanno curato rispettivamente due e un segmento) e il mockumentary La stirpe del male, prima di passare a un progetto più mainstream come Ready or Not – Finché morte non ci separi nel 2019 che ha aperto loro le porte di Hollywood. Dopo il grande successo del delizioso survival-movie con Samara Weaving, infatti, i due hanno resuscitato il franchise di Scream con gli ottimi capitoli 5 e 6 e ora hanno nuovamente dato prova del loro talento con un altro film horror pienamente riuscito, Abigail.
Abigail, dal 16 maggio al cinema il vampire-movie degli autori di Scream e Finché morte non ci separi
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Arriverà nelle sale italiane dal 16 maggio, distribuito da Universal Pictures International Italy, Abigail, il nuovo horror firmato Radio Silence, il team di registi formato da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett che ha realizzato alcuni dei maggiori successi dell’horror moderno, tra cui Ready or Not – Finché morte non ci separi, Scream V e Scream VI.
Protagonista è la giovanissima attrice e cantante irlandese Alisha Weir, nota soprattutto per Matilda The Musical, qui nei panni di Abigail, una ragazzina dodicenne con la passione della danza e figlia di un misterioso e pericoloso personaggio della malavita, che verrà rapita da un gruppo di criminali per ottenere un ingente riscatto e rinchiusa in una villa isolata: ma il gruppo si renderà presto conto con crescente orrore che la ragazza è un terrificante vampiro.
Scream VI, la recensione
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Con 140 milioni di incasso, a fronte di un budget di 24 milioni, Scream 5 è stato l’unico film capace di detronizzare dal podio del botteghino dell’inverno 2022 Spider-Man: No Way Home, che capeggiava gli incassi da diverse settimane, un risultato che ha immediatamente spinto Paramount Pictures a dare semaforo verde alla produzione di un nuovo capitolo. E così arriviamo a Scream VI, un numero dietro il titolo che comincia a diventare impegnativo per una saga da major, a maggior ragione se siamo nei territori del genere horror, felicemente e facilmente serializzabile ma spesso schiavo di una pigra flessione della curva della qualità all’avanzare dei capitoli. E invece, colpo di scena, quella di Scream è una saga che regge il peso degli anni e della meccanica narrativa che ne sta alla base e dopo l’enorme scoglio del passaggio di testimone dal compianto Wes Craven al duo Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett avvenuto nel quinto film, anche il sesto mostra una freschezza e una verve che non ci saremmo aspettati.
Scream, la recensione del quinto film
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In un’epoca in cui la nostalgia per il passato, nell’immaginario popolare cine-televisivo, è l’unica strada che premia le grandi produzioni hollywoodiane, un ritorno di Scream è pressoché inevitabile. Nessuna saga come quella con Ghostface è riuscita, infatti, a catturare e riflettere sugli umori del pubblico a cui si rivolge creando dei piccoli gioielli di brivido e ironia che hanno avuto origine con quel capolavoro diretto da Wes Craven nel 1996. Ora, all’alba del 2022, mentre quegli umori ci dicono che lo spettatore è pronto ad accettare di buon grado un ritorno alle origini per alcune iconiche saghe degli anni 80 (Ghostbusters), 90 (Matrix) e perfino 2000 (Spider-Man), si profila puntuale l’inquietante e dissacrante ombra di Ghostface per un quinto divertentissimo, intelligente e spaventoso capitolo della saga di Scream.