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Zoolander 2, Good Kill e Anomalisa in Blu-ray Disc

L’inizio dell’estate ha segnato un aumento delle proposte home video della prestigiosa etichetta Universal Pictures, di cui oggi vi proponiamo un tris di titoli molto diversi tra loro ma accomunati da una visione autoriale del genere: il demenziale visto da Ben Stiller nel lungamente atteso Zoolander 2, il bellico visto da Andrew Niccol con l’esistenziale Good Kill, il cinema d’animazione visto dall’occhio perennemente depresso di Charlie Kaufman con Anomalisa.

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Zoolander 2, la recensione

Se siete fan di Zoolander e vi aspettate che il sequel sia anch’esso bello bello in modo assurdo e che regga il confronto con il primo film, forse rimarrete delusi. Con questo non vogliamo dire che Zoolander 2 sia brutto, anzi è molto molto divertente, ma che abbia perso la vera essenza della prima epocale pellicola è indubbio.

Zoolander, datato 2001, è ormai diventato un cult e, nonostante fosse demenziale e a tratti trash, di sicuro si può anche definire un film “intelligente” e acuto. La stessa cosa non si può dire per Zoolander 2 che torna sui nostri schermi a distanza di quindici anni.

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Zoolander 2: Will Ferrell sarà di nuovo Mugatu!

Chi, meglio del cattivissimo Mugatu, sa bene che essere ‘belli belli in modo assurdo’ non è tutto nella vita? Ebbene il folle stilista, mente creativa della linea Derelikt, si prepara a tornare a far danni nel sequel della commedia cult Zoolander! A interpretare uno dei villain più esilaranti di sempre fu, nel 2001, un Will Ferrell in stato di grazia. Ed è stato proprio il vulcanico attore a confessare a JoBlo che: “A breve dovremmo vederci [con il resto del cast, ndr] per leggere la sceneggiatura del sequel. E Mugatu ne fa parte.”

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MUGATU (ZOOLANDER)

MUGATU

L’ambiguo Mugatu è uno stilista famoso ed eccentrico. Il suo look è inconfondibile: capelli boccolosi e pizzetto mefistofelico biondi platino, maglia grigia col suo nome cucito sopra a grandi lettere, bustino e pantaloni attillati neri.
Beve solo latte schiumato, crea costantemente linee di abbigliamento innovative (di gusto discutibile) e si considera un genio. Va molto fiero, a tal proposito, di avere inventato la cravatta a tastiera.
Il subdolo stilista non si separa mai dal suo odioso barboncino e si accompagna spesso, inoltre, all’algida assistente Katinka Ingabogovinanana. Diventa subito irascibile e incline alla violenza verbale se qualcosa non viene fatto esattamente come lui desidera.
Poiché è segretamente in combutta con la mafia della moda, egli viene incaricato di trovare qualcuno a cui far uccidere il Primo Ministro della Malesia, reo di voler abolire lo sfruttamento minorile nel suo paese eliminando, quindi, una consistente fonte di risparmio per l’industria tessile.