Archivio tag: olivier assayas

Wasp Network, la recensione

Olivier Assayas torna in gara a Venezia con un film delicato: Wasp Network è il nome assunto dal sistema antiterroristico cubano sul finire della guerra fredda, giunto agli onori della cronaca nel 1998 all’arresto dei cosiddetti Cuban Five. Cinque agenti cubani (in realtà gli arresti furono una decina) operanti senza permesso su territorio statunitense. Eroi per qualcuno, terroristi per qualcun’altro. E per Assayas?

Il film non prende le mosse né da un eroe né da un terrorista, ma da un traditore. Il pilota René Gonzales (Édgar Ramírez) saluta moglie e figlia come tutte le mattine, sale sul suo aereo e vola in America. Non esattamente la mossa più apprezzata dal regime castrista. A motivare la sua fuga le ristrettezze dovute all’embargo statunitense. Olga Gonzales (Penélope Cruz) si troverà così a dover portare avanti la famiglia da sola, convivendo con lo stigma d’essere la moglie di un traditore.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Valutazione: +3 (da 7 voti)

Il gioco delle coppie (Non-Fiction), la recensione

Olivier Assayas è un regista notoriamente poliedrico e ambizioso. Dopo averlo visto giocare con la ghost-story per raccontare lo sbriciolamento dell’identità nell’odierna società crossmediale (Personal Shopper), forse potrà stupire vederlo cimentarsi in una commedia poco sorprendente ma frizzante e godibilissima.

In effetti a prima vista potremmo persino pensare di essere di fronte ad una tappa non troppo rilevante nel suo variegato percorso cienematografico. Eppure Non-Fiction (Doubles vies) conquista con quella sua strizzata d’occhio al cinema più recente di Woody Allen (e fa venire in mente soprattutto Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni), sebbene le situazioni che mette sul grande schermo sembrino forse più figlie di una certa Nouvelle Vague.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Personal Shopper, la recensione

Una carriera ricca e variegata quella di Olivier Assayas, che comincia come critico cinematografico per  Cahiers du cinéma e si trasforma presto in una corposa attività da sceneggiatore e regista di corti, lunghi e documentari. Dal successo di Irma Vep (1996) a quello recente di Sils Maria (2014), con il quale la protagonista Kristen Stewart ha vinto un César. La collaborazione con la stessa attrice si ripete per Personal Shopper, che stavolta fa guadagnare allo stesso Assayas il premio alla regia al Festival di Cannes 2016.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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