The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro. Abbiamo visto in anteprima alcune scene!
Tra i film più attesi di questa primavera cinematografica, gli amanti di cinecomix sicuramente stanno scalpitando per The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro, sequel del fortunato reboot sul celebre Uomo Ragno marveliano avvenuto appena due anni fa ad opera di Marc Webb. Questo sequel, che porta ancora una volta la firma di Webb alla regia e quella di Alex Kurtzman, Roberto Orci e Jeff Pinkner alla sceneggiatura, uscirà nei cinema italiani il 23 Aprile distribuito da Sony Pictures/Warner Bros. e noi abbiamo avuto l’occasione, proprio grazie alla divisione italiana della Warner, di vedere in anteprima una mezz’ora circa di scene di The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro.
La proiezione si è svolta in una ghermita sala Kodak della Casa del Cinema di Roma, per l’occasione addobbata con immagini di Spider-Man ed Electro. A darci il benvenuto è stata la delegata in Italia del settore marketing della Warner Bros. International, che ha spiegato brevemente quello che avremmo visto di li a poco. Ad introdurre i quasi trenta minuti di film c’era in video il regista Marc Webb, che ha spiegato in che modo lui e i suoi collaboratori abbiano agito nel riportare in scena l’Uomo Ragno e, in breve, ha anticipato le tre macro-scene che stavamo per vedere.
1° Sequenza. Il footage comincia proprio con l’inizio del film, con il logo della produzione e distribuzione e un prologo ambientato nel passato che, in sintonia con l’inizio del film precedente, ci mostra dei retroscena sulle misteriose attività dei genitori di Peter Parker. In questo caso seguiamo Richard e Mary Parker (interpretati da Campbell Scott e Embeth Davidtz) nel momento in cui lasciano il piccolo Peter in compagnia degli zii e si dirigono all’aeroporto per prendere un volo privato che li avrebbe condotti non si sa dove. I due stanno fuggendo da qualcuno e, durante il volo, i due sono visibilmente preoccupati, con Richard impegnato nel caricare online dei dati che sembrano di vitale importanza e, probabilmente, rappresentano il motivo della loro fuga. Ma dalla cabina di comando esce il co-pilota e, con fare amichevole, comincia a conversare con Richard. L’uomo si accorge che qualche cosa non va dalle mani del co-pilota sporche di sangue e quando chiede di poter parlare con il comandante, viene aggredito. Il co-pilota cerca di impadronirsi dei dati sul computer, Mary Parker viene colpita a morte con un colpo di pistola e il malintenzionato è tramortito da Richard. Mentre il sig. Parker tenta di salvare la situazione, accudendo la moglie morente e ultimando l’upload dei dati, l’aggressore si riprende e, dopo un’ulteriore colluttazione, viene scaraventato fuori dall’aereo, ma ormai il velivolo è compromesso e i coniugi Parker stanno andando incontro alla morte.
Salto temporale ai giorni nostri, dove dall’inconfondibile simbolo ragnesco che Spider-Man ha sulla schiena veniamo introdotti alle mirabolanti acrobazie dell’Uomo Ragno tra le strade di New York, che ci mostrano un 3D davvero spettacolare e utilizzato con intelligente senso dello spettacolo. Troviamo Spidey alle prese con una situazione critica, perché un camion blindato guidato dal criminale Aleksei Sytsevich (Paul Giamatti) sta creando il caos per le strade della città, inseguito da una moltitudine di volanti della polizia, mentre un gruppo armato – legato ad Aleksei – ha appena rubato delle provette contenenti un liquido arancione e recanti il marchio Oscorp. In un susseguirsi di azione, distruzione e battute che ci ridonano finalmente lo Spider-Man ironico dei fumetti (e dei film di Raimi), facciamo la conoscenza dell’impacciato Max Dillon (Jamie Foxx, il futuro Electro), salvato da Spider-Man dagli incidenti a catena causati dalla corsa di Aleksei. Nel frattempo Spider-Man si sente al telefono con Gwen Stacy (Emma Stone), toga e cappellino blu, che gli ricorda che mancano pochi minuti alla consegna del loro diploma. Spidey riesce in tutto: recupera i flaconi Oscorp, intrappola Aleksei, salva la città e si presenta in tempo alla cerimonia dei diplomi con tanto di bacio spavaldo a Gwen!
2° Sequenza. Peter Parker (Andrew Garfield) e Gwen Stacy parlano in modo romantico all’angolo della strada nei pressi di Time Square. Gwen rivela a Peter che si vede costretta a partire per l’Inghilterra per una borsa di studio vinta, quando l’attenzione dei due è catturata da un uomo vestito come un senzatetto che sta assorbendo energia da delle tubature elettriche nel bel mezzo di Time Square. È Electro! Blu fosforescente e con la voce metallica, che sta prendendo coscienza dei suoi immensi poteri dati dall’elettricità! All’inizio non sembra avere brutte intenzioni, ma quando la polizia lo attacca, Electro comincia a scatenare tutto il suo potenziale distruttivo. Arriverà Spider-Man a salvare la situazione in quella che probabilmente è una delle scene madri del film, di grandissimo impatto spettacolare e con un accompagnamento musicale elettro-metal particolarmente azzeccato.
3° Sequenza. Electro è intrappolato nei laboratori della Oscorp, arriva Harry Osborn (Dane DeHaan) e comincia a parlargli, esponendogli la sua voglia di collaborare contro il nemico comune Spider-Man e spiegando che è di recente stato allontanato dalla Oscorp, quindi sarebbe sua intenzione anche prendere il controllo dell’Azienda insieme a lui. Qualche titubanza ed Electro accetta, ma arrivano gli scienziati e le guardie di sorveglianza, così Harry da una scarica a Electro con un taser e questo riesce a liberarsi dalla sua prigionia, smaterializzandosi e rimaterializzandosi altrove in una scena che ricorda molto da vicino (e a sentire il brusio in sala, non credo di essere stato l’unico a notarlo) il Dottor Manhattan del capolavoro di Zack Snyder Watchmen.
A chiudere il materiale video mostrato, una carrellata veloce di immagini sparse, tra le quali vediamo anche Harry Osborn tramutato in Hobgolin e Aleksei Sytsevich che si scatena nella sua armatura (molto hi-tech) da Rhino.
L’impressione generale è estremamente positiva e fa presupporre che con The Amazing Spider-Man 2 abbiano fatto qualche cosa di decisamente migliore del reboot del 2012. Colpisce soprattutto la gestione adrenalinica delle scene d’azione, spettacolari e ben coreografate come raramente si è visto in questi ultimi tempi, e fa un immenso piacere trovare quello spirito fumettistico scanzonato e ironico caratteristico dell’universo classico Spider-Man, che era andato del tutto perso nel primo The Amazing Spider-Man. Stando solo a questi minuti visti in anteprima, The Amanzing Spider-Man 2: Il potere di Electro potrebbe finire direttamente tra le cose più belle e divertenti dell’annata 2014 su grande schermo.
Roberto Giacomelli
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